Spett. Redazione de "Il Cittadino"

Spettabile redazione,
leggo su "Il Cittadino" del 24 maggio un paio di affermazioni che mi riguardano e che possono indurre il lettore ad interpretazioni dei fatti diverse da quanto avvenuto.
La prima riguarda l'ordine del giorno presentato "dalle minoranze tranne Rifondazione Comunista" che chiedeva il ritiro della delibera sull'impianto di selezione dei rifiuti del Fuin ed uno studio di impatto ambientale relativamente all'impianto medesimo. Dall'articolo sembrerebbe che Rifondazione Comunista non abbia firmato in quanto in disaccordo mentre invece è solo perché nemmeno è stato chiesto il suo parere. Pare evidente che alcune forze politiche (di destra) intendono usare la questione "Fuin" a fini diversi da quelli riguardanti la salute e l'ambiente e dunque vogliono ottenere una risultato spendibile sul piano politico ed elettorale. Come è noto rispetto all'impianto di selezione del Fuin abbiamo più volte espresso, anche attraverso interpellanze, la nostra posizione critica.
Pensiamo infatti che tale impianto viene ubicato in quel luogo con l'unica motivazione che il terreno è già di proprietà comunale, senza ulteriori specifiche di tipo tecnico e gestionale e con l'effetto, voluto o meno, di agitare spauracchi per aprire la strada agli inceneritori.
Un clima generale di incertezza e confusione che richiedeva un attimo di ripensamento.
La seconda riguarda le spese di manutenzione delle case comunali: il titolo sostiene che tutte le opposizioni hanno richiesto la vendita di tutto o parte del patrimonio immobiliare del comune.
La posizione di Rifondazione Comunista è stata quella di approvare la delibera di spesa con la motivazione dell'utilità sociale ma anche con la raccomandazione di non procedere sulla strada della vendita del patrimonio abitativo comunale ma di promuovere una politica complessiva (e non fatta di semplici rattoppi e di rincorse dell'emergenza) della gestione del patrimonio comunale.
Cosa che la maggioranza si è impegnata a fare.

Cordiali saluti

Giuseppina Minotti


Seregno, 24 maggio 1997