ARTICOLO PER SEREGNO NEWS (NUMERO 18 - OTTOBRE 1999)

Due proposte

Una proposta per le prossime elezioni comunali.

In vista delle prossime elezioni comunali (forse il 26 marzo 2000) abbiamo rivolto alle forze politiche del Centro Sinistra una proposta per giungere ad una aggregazione di liste, con un unico candidato sindaco, in grado di esprimere un programma amministrativo che parta dagli interessi popolari: il lavoro, i servizi sociali, sanitari e culturali, la tutela dell'ambiente, la trasparenza, il coinvolgimento della popolazione nelle scelte amministrative.
Punti della nostra proposta sono ad esempio: no alla privatizzazione dell'Azienda municipale, costituzione dei Comitati di Quartiere, potenziamento della scuola pubblica a partire dalla materna, viabilità che privilegi il trasporto pubblico e ciclo pedonale, ecc.
Non abbiamo posto pregiudiziali sulle persone che dovranno ricoprire i posti di responsabilità.
Si tratta cioè della stessa proposta che abbiamo fatto nel 1995 e che non ottenne seguito. Nel 1995 al ballottaggio demmo indicazione di voto per Gigi Perego che infatti venne eletto proprio grazie ai 1700 voti dell'elettorato comunista.
Nei quattro anni succedutesi la maggioranza non ci consultò su nessuna delle decisioni importanti che nel frattempo si andavano, malauguratamente, a prendere. Citiamo ad esempio il Piano Regolatore (un favore alle imprese edili), le decisione di dissanguare le casse comunali (oltre 30 miliardi !) per abbellire il centro, la mancanza di un piano per l'edilizia economica e popolare, il progetto di nuova sede dell'AMSP e del Comune, ecc.
Attualmente la maggioranza di Seregno Democratica pare propensa a ripetere lo stesso gioco del 1995: cioè escludere alleanze col PRC salvo poi cercare di incamerare i voti comunisti, gratis, al ballottaggio.
Negli incontri che si sono tenuti abbiamo precisato che senza un accordo politico esplicito col PRC non esisterebbero altre possibilità di intesa e, anche se fino ad ora non abbiamo ottenuto risultati concreti, faremo il possibile per raggiungere un risultato positivo.

Una proposta per il lavoro ed il salario.

Nel nostro paese sono poveri i disoccupati (col 12,4% della popolazione ed il 30,2% fino ai 34 anni l'Italia ha il primato d'Europa), ma anche tutti quei lavoratori che percepiscono per le loro famiglie un solo reddito o che, per le caratteristiche del loro lavoro - atipico, flessibile, stagionale, precario, sotto pagato - non hanno un salario decente.
È scandalosa inoltre la forbice tra chi lavora e chi comanda:

Proponiamo ai cittadini ed alle forze politiche e sociali di riaprire un discorso sui salari, sulle pensioni, sui servizi (scuola, sanità, assistenza, .), sull'occupazione (35 ore a parità di salario).

Giuseppina Minotti
Capogruppo del PRC al Comune di Seregno
Seregno, 10 ottobre 1999
da «Seregno News»