ARTICOLO PER SEREGNO NEWS (NUMERO 19 - DICEMBRE 1999)

Manifesto laico per il 2000

C'è in Italia un grave attacco alla funzione culturale della scuola in nome della concorrenza e del mercato. Purtroppo il governo di centro sinistra promette di regalare migliaia di miliardi alla scuola privata nel mentre non investe nelle strutture pubbliche. Nel frattempo solo il 25% di italiani raggiunge un diploma di scuola superiore o una laurea: cosa che ci rende buoni ultimi in Europa.
Ma c'è anche chi dice NO alle false riforme di Berlinguer e alla privatizzazione clericale e confindustriale della scuola pubblica.
Riportiamo dunque ampi brani del Manifesto Laico, redatto da Critica Liberale, e sottoscritto da migliaia di personalità del mondo della politica e della cultura.

  1. Sì all'autonomia e al pluralismo dello stato
  2. No alle ingerenze delle gerarchie ecclesiastiche
  3. Sì alla rigenerazione della scuola pubblica
  4. No al finanziamento statale diretto o indiretto delle scuole confessionali
  5. Sì alla libertà d'insegnamento
  6. No a trucchi per aggirare il dettato costituzionale: «senza oneri per lo Stato»
  7. Sì alla libertà di espressione di tutte le religioni
  8. No ai privilegi della chiesa cattolica
  9. Sì alla libertà delle scelte morali e culturali di ciascun individuo
  10. No a una legislazione che provoca disuguaglianza tra i cittadini

Esiste anche un'altra Italia (e un'altra Seregno!). E se ne deve tenere conto.
L'Italia laica di chi crede che la convivenza civile si fondi sullo spirito critico di ciascun cittadino. Di chi condanna ogni integralismo ideologico o religioso.
Di chi è determinato a rispettare e difendere le regole della tolleranza e del dialogo.
Di chi non fa confusione tra religione e ideologia politica, tra fede e posti di governo e di sottogoverno.
Di chi sa che la libertà dello stato si fonda sulla sua autonomia.
Di chi soprattutto trova ripugnante volere imporre agli altri, soprattutto alle nuove generazioni, valori univoci e verità rivelate. Il tutto con i soldi pubblici.

(.)Siamo molto preoccupati dalle ricorrenti e sfacciate rivendicazioni clericali, dalle aperte ingerenze sui pubblici poteri, ma ancor di più dall'acquiescenza e dai segnali di resa delle forze politiche e culturali che hanno, o dovrebbero avere, valori pluralistici contrapposti al fondamentalismo nostrano.

(.)Il principio dello stato moderno, quello che ha salvato l'Europa dalle guerre religiose e ha garantito la libertà di culto, è la distinzione fra diritto e morale.

La gerarchia ecclesiastica cattolica non si è ancora pacificata con questo principio. Essa interviene pesantemente sia sull'attività del governo e del parlamento (.) perché non accetta quello che per lo stato liberale e democratico è invece il fondamento indiscutibile: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali» (art. 3 della Costituzione). (.)

Il testo completo dell'appello si può reperire presso il PRC di Seregno o anche attraverso internet al seguente indirizzo:

www.mclink.it/assoc/criticaliberale/appello.htm

Giuseppina Minotti
Capogruppo del PRC al Comune di Seregno
Seregno, 22 novembre 1999
da «Seregno News»