ARTICOLO PER SEREGNO NEWS (NUMERO 44 - MARZO 2003)

Contro la guerra, per i diritti.

Gli italiani sono contro la guerra, il governo appoggia l'aggressione USA.

Il 15 febbraio cento milioni di manifestanti in tutto il mondo hanno gridato nelle piazze la loro voglia di pace, non c'è una nazione in cui la maggioranza della popolazione sia favorevole alla guerra contro l'Iraq senza per questo essere a favore del regime iracheno, questa opposizione unisce credenti di ogni fede ed atei e va dai comunisti ai liberali (come il direttore del Corriere della Sera).

È la prima volta nella storia che una guerra viene scatenata senza il consenso, nemmeno estorto, delle popolazioni. Ecco perché Bush  parte sconfitto malgrado l'impiego di enormi mezzi militari e perché alla lunga il movimento pacifista invece trionferà. Nel frattempo questa guerra lascerà lutti e distruzioni, sarà foriera di rancori e vendette future, costituirà una fonte di guadagni per le multinazionali e di miseria per le popolazioni irachene. Una storia già vista ma non per questo meno tragica.

Onde elettromagnetiche.

Il decreto Gasparri (AN), che liberalizza l'installazione di impianti di trasmissione, comincia ad essere applicato anche nella nostra città e si vedono tralicci ed antenne a pochi metri dalle abitazioni ed in pieno centro ed altri sono in progetto. Un elementare principio di precauzione vorrebbe invece che l'installazione di questi impianti venga fatta il più lontano possibile dalle abitazioni. La popolazione che giustamente si ribella per rivendicare il proprio diritto alla salute viene accusata di essere contro il progresso. Rispondiamo così: se fosse permesso alle automobili di circolare a qualsiasi velocità  ed ovunque, anche sui marciapiedi, sarebbe giusto essere contrari o forse si verrebbe accusati di ostacolare il progresso?

Referendum sull'art.18.

Il 15 giugno si voterà per l'allargamento dell'art.18 (licenziamento senza giusta causa) alle realtà produttive con meno di 15 dipendenti.

Si tratta di un referendum importante che riguarda i diritti dei lavoratori già ampiamente manomessi in questi anni e che ha il consenso, secondo i sondaggi, della maggioranza della popolazione italiana ma che bisogna sostenere per evitare il pericolo del non raggiungimento del quorum poiché la data prescelta è successiva, e non contemporanea, alle elezioni amministrative che si terranno in numerose città e province.

Tuttavia siamo convinti che, come sulla questione della pace, la popolazione italiana sappia quale sia la cosa da fare e si comporti di conseguenza.

Giuseppina Minotti
Capogruppo del PRC al Comune di Seregno
Seregno, 25 marzo 2003
da «Seregno News»