Elezioni comunali di Seregno - 16 Aprile 2000

Vivere a Seregno

Programma del PRC presentato dalla candidata sindaco Giuseppina Minotti

PRC
PREMESSA, BISOGNI, OBBIETTIVI E VALORI, PARTECIPAZIONE, AMBIENTE, TERRITORIO, NUOVA QUALITÀ DELLA VITA, VERDE PUBBLICO, STRUTTURE SPORTIVE, PIANO REGOLATORE, VIABILITÀ, INQUINAMENTO, RIFIUTI, ELETTROSMOG, TUTELA DEGLI ANIMALI, BILANCIO ANNUALE DEL TERRITORIO,PER UNA CULTURA DELLA SOLIDARIETÀ, IMMIGRAZIONE, PORTATORI DI HANDICAP, TOSSICODIPENDENZE, DIRITTO ALLA SALUTE, POLITICHE FAMIGLIARI, DIRITTI INDIVIDUALI, UNIONI CIVILI, BUON ANDAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, AZIENDA MUNICIPALE, AUTONOMIA LOCALE, CASA: LEGGI INIQUE, SFRATTI, SPECULAZIONE,...DIRITTO ALLA VITA, DIRITTO AL LAVORO, MIGLIORARE E POTENZIARE LA SCUOLA PUBBLICA, CULTURA, BIBLIOTECA, CITTADINI BAMBINI, CITTADINI GIOVANI, CITTADINI ANZIANI, RISORSE

PREMESSAGo home

La città sta rinnovando la sua amministrazione in un momento di grandi incertezze, politiche, economiche, istituzionali, culturali.

Molte voci denunciano la crisi della civiltà che abbiamo conosciuto negli ultimi 50 anni, Rifondazione Comunista vuole dimostrare che questi cambiamenti possono essere governati, che le leggi del mercato devono rispondere agli uomini, che le guerre non sono né inevitabili, né "giuste ", che tra i popoli possono esistere solidarietà e mutuo aiuto.

Tutto questo si può ottenere solo se la Politica si assumerà i compiti che gli sono propri, quelli di governare, di progettare, di immaginare il futuro.

La crisi della Politica è crisi della quotidianità, distacco dai problemi concreti della popolazione, degrado dei comportamenti delle forze politiche.

In contrapposizione a questo distacco, a questo degrado, partendo dai luoghi delle decisioni più vicine ai cittadini come le amministrazioni comunali e le circoscrizioni, Rifondazione Comunista intende invertire questa tendenza, vuole richiamare i cittadini alla partecipazione, alla progettazione della città e del suo futuro.

L'attuale legge sui sindaci ha squilibrato il rapporto tra sindaco e Consiglio comunale, concedendo al sindaco e alla giunta molta, troppa indipendenza dal Consiglio indebolendo così le opportunità dei rappresentanti eletti di intervenire nelle decisioni, dando alla sola maggioranza il compito di rappresentare tutta la città.

  1. Questo è il nostro primo punto programmatico.
  1. Più democrazia nel governo della città.
  2. Più trasparenza nei processi decisionali.
  3. Più importanza alle forme d'auto organizzazione nei quartieri ed alla costituzione dei Comitati di Quartiere.
  4. Più informazioni ai cittadini.
  1. Governare con i cittadini e non per i cittadini.
  2. Arrestare la tendenza alla delega e al disinteresse, rafforzare la partecipazione per costruire una Comunità consapevole e protagonista che al bisogno possa e sappia disturbare "il manovratore".
  3. Affrontare la complessità del governo di una città con uno strumento così potente come la partecipazione dei cittadini cambia la prospettiva di lavoro, non più conflitti tra interessi corporativi, ma percorsi partecipati di programmazione e progetto.

Il punto d'osservazione della realtà non più collocato all'interno di super agenzie pubbliche o private si sposta nel quotidiano svolgersi della vita della gente, nella trama delle esistenze d'uomini, donne, e bambini, la cui vita è influenzata dalle scelte amministrative.

Questo programma amministrativo non si differenzia sostanzialmente da quello che ho presentato quale candidata sindaco nel 1995. Ci sono le stesse motivazioni di principio, le stesse considerazioni relative ai problemi sul tappeto e le stesse ipotesi di soluzione.

Potevo usare parole diverse ma ho deciso di non farlo per affermare da un lato un'analisi già sufficiente e dall'altro la coerenza delle proposte di Rifondazione Comunista che non sono un insieme di buoni propositi e di demagogia ma partono dalle necessità di tutti i giorni della gente comune.

In effetti, in cinque anni di amministrazione di Centro Sinistra, si sono spese decine di miliardi per la viabilità ma poco, in proporzione, per affrontare i problemi sociali.

Bisogna dunque, nei prossimi cinque anni, riequilibrare la spesa ed intervenire soprattutto nei settori meno "di immagine" ma più necessari per la vita dei seregnesi.

BISOGNIGo home

I cittadini di Seregno hanno innanzitutto bisogno di acqua e di aria pulite e di un ambiente sano nel quale vivere.

Hanno bisogno di un ambiente vivibile, con un po' di verde e un po' di alberi, con qualche piazza degna di questo nome, con il traffico ordinato e controllato.

Hanno bisogno di una città stimolante sia per le opportunità di vita sociale che per l'offerta di servizi alla persona, come quelli relativi all'istruzione, alla cultura, allo sport, al tempo libero.

Hanno bisogno di buoni servizi sia pubblici sia privati, dotati di qualità, accessibili ai bambini e agli anziani, ai ricchi e ai poveri, ai ragazzi e agli adulti, alle donne e agli uomini.

Hanno bisogno di difendere lo stato sociale e le conquiste sociali ottenute anche a livello locale dagli attacchi di chi li vuole svendere e cancellare.

Hanno bisogno di trasparenza, di vedere tutto quello che gli amministratori stanno facendo, di essere informati di quello che essi decidono e soprattutto di verificare i risultati dell'attività comunale.

Hanno bisogno di essere rassicurati che tangentopoli sia stata un brutto sogno, che nessuno possa usare il Comune per fini personali, che l'onestà prevalga nei pubblici amministratori e che i diritti dei cittadini non siano calpestati.

OBIETTIVI E VALORIGo home

I valori fondamentali del nostro progetto amministrativo sono: partecipazione e solidarietà, difesa dell'ambiente, buon andamento dell’amministrazione comunale, autonomia locale, la casa come problema sociale, il lavoro, la scuola, la cultura.

PARTECIPAZIONEGo home

Il tema della partecipazione dei cittadini alle scelte politiche è tra quelli che riteniamo prioritari ed è anche quello che dovrebbe differenziare una forza politica di "sinistra" dalle altre.

Per partecipazione intendiamo che i cittadini interagiscano con l'Amministrazione Comunale non una volta ogni cinque anni eleggendo il Sindaco ed i Consiglieri Comunali, ma esprimendo le loro opinioni e le loro proposte ogni volta che deve essere assunta una decisione importante per la comunità. Occorre anche trovare gli strumenti per decidere insieme e per controllare, insieme, l'operato degli amministratori.

In concreto per Seregno proponiamo:

AMBIENTE, TERRITORIO, NUOVA QUALITÀ DELLA VITAGo home

La questione ambientale è centrale per una scelta di sviluppo sostenibile.

"la soluzione dei problemi della vita a Seregno deve essere ricercata nella trasformazione del modo di vivere e della struttura sociale, produttiva e urbanistica della nostra città".

Sui problemi collegati all'ambiente, alla qualità della vita, al territorio c'è una grande sensibilità popolare che proviene dalla consapevolezza dei guasti prodotti da un sistema economico che considera il solo profitto e non anche l'impatto ambientale e la salute della gente.

Si tratta di una situazione di vera e propria emergenza che richiede l'attenzione e l'impegno di tutti.

Per difesa dell'ambiente intendiamo una politica di controllo del territorio tesa a evitare insediamenti eccessivi e incontrollati, speculazioni edilizie e la sparizione delle residue aree verdi. Gli amministratori comunali e i responsabili tecnici dovranno cioè difendere il territorio dalla speculazione immobiliare, anziché svenderlo ai più forti.

Occorre nel caso di realizzazioni di un certo impegno predisporre valutazioni di impatto ambientale.

A tale proposito è opportuno far funzionare la Consulta dell'Ambiente istituita negli anni passati ma che l'attuale amministrazione non ha mai voluto far funzionare (come le altre consulte comunali, perché prive di poteri reali).

Occorre comprendere che le condizioni di vita e di lavoro vanno migliorate laddove si vive e lavora e che quindi il problema dell'uso del territorio riguarda tutti i cittadini.

VERDE PUBBLICO, STRUTTURE SPORTIVEGo home

PIANO REGOLATORE, VIABILITÀGo home

Il Piano Regolatore, strumento principale per la programmazione del territorio, è stato di recente approvato. Come è noto Rifondazione Comunista ha avuto un atteggiamento molto critico in generale e di opposizione su parecchie soluzioni adottate.

La variante generale del PRG, di recente approvata, non contiene alcuna delle nostre proposte sulla gestione del territorio, ha gli stessi difetti della variante parziale dello scorso anno e dunque non può avere il nostro consenso.

In sintesi:

A questo punto siamo nelle condizioni di avere un PRG in vigore e di non essere contenti relativamente ai suoi contenuti.

Pensiamo pertanto che si possa realisticamente intervenire almeno nei comparti di ristrutturazione (CRU) di cui non è stata ancora approvata la convenzione cercando di introdurre correttivi atti a orientarne in meglio l'effettiva realizzazione:

INQUINAMENTO, RIFIUTIGo home

L’informazione

I controlli

Migliorare il servizio

Migliorare la qualità dei rifiuti raccolti

Ridurre la quantità di rifiuti

La raccolta differenziata ha raggiunto ormai il 60% dei rifiuti raccolti a Seregno. Tale dato, pur ancora migliorabile, incoraggia a portare avanti una campagna per la riduzione a monte della quantità di rifiuti prodotti.

Le iniziative che l’amministrazione comunale può intraprendere in tale direzione sono molteplici e alcune di queste sembrano auspicate da buona parte delle famiglie seregnesi. Basti pensare all’alta percentuale di persone che dichiarano di praticare già il compostaggio e di quelle che sarebbero disposte a praticarlo se venisse ridotta la tassa rifiuti. L’avvio di un nuovo corso di compostaggio domestico, accompagnato da agevolazioni economiche per l’acquisto dei composter e dalla riduzione della tassa rifiuti, ci sembra un impegno che la nostra amministrazione non può mancare di prendere, anche sull’esempio di comuni vicini.

Contemporaneamente si possono attuare iniziative, anche in collaborazione con gli esercizi commerciali, per la riduzione degli imballaggi "a perdere" e l’uso di quelli riutilizzabili, a partire dalle bottiglie di vetro a rendere e dalle sporte in stoffa invece degli shoppers.

Sull’argomento "riduzione rifiuti" si possono promuovere campagne educative e concorsi nelle scuole.

Va proseguita la collaborazione con enti benefici che raccolgono indumenti e scarpe usate, mentre altre iniziative si possono intraprendere per la raccolta al fine di un riutilizzo di altri oggetti (giochi, libri, ecc.) sull’esempio di iniziative di successo già realizzate in Italia ed all’estero si potrebbe dotare la piattaforma ecologica di via Reggio di un piccolo magazzino dove depositare gli oggetti ancora realizzabili – eventualmente effettuando le piccole riparazioni-, rendendoli disponibili ai cittadini interessati a ritirarli per riutilizzarli, gratuitamente o dietro eventuale pagamento di piccole somme di denaro. La gestione di tale sito potrebbe avvenire a cura di un’associazione di volontariato che potrebbe utilizzare i proventi da essa derivanti per il proprio autosostentamento.

ELETTROSMOGGo home

Ogni volta che c'è stata una rivoluzione industriale si sono "scoperti", presto o a distanza di anni, i danni sanitari ed ambientali che si producevano in forme spesso devastanti e drammatiche. Mai, o quasi, si è operato perché prima si considerassero i rischi e si agisse di conseguenza. Questo perché ha prevalso la logica del profitto, degli interessi, mascherata dietro l'idea dei progressi. È incredibile che alle soglie del duemila si continui ancora così. Lo sviluppo delle tecnologie nel mondo delle telecomunicazioni prevede, sempre più, l'utilizzo di campi elettromagnetici. Ebbene, invece di porre prima ed in modo vincolante l'esigenza di sapere le conseguenze per la salute e l'ambiente e di prevenirle si è proceduto secondo l'ideologia della liberalizzazione e della privatizzazione. Una moltiplicazione, dunque, di installazioni che producono uno sviluppo impressionante delle radiazioni nell'ambiente, nei luoghi di lavoro e nelle case senza che vi siano regole certe e rispettate.

Rifondazione Comunista ha da tempo presentato una propria proposta che contiene i seguenti punti qualificanti:

La proposta del PRC è stata solo in parte recepita dalla legge ed inoltre i comuni, compreso Seregno, non si sono ancora attivati per applicare e controllare le norme già in vigore.

TUTELA DEGLI ANIMALIGo home

Per molte persone la compagnia di un animale è irrinunciabile ed associata al proprio benessere psico - fisico. Anche gli animali dunque fanno parte della popolazione seregnese e devono godere anche loro di diritti primo fra i quali quello di non essere maltrattati.

È dunque necessaria una maggiore attenzione da parte dell'Amministrazione Comunale.

In questi anni abbiamo ottenuto l'emanazione di un'ordinanza di divieto di spettacoli con animali su tutto il territorio comunale

Volevamo inoltre riportare alcune considerazione dell'ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) e del WWF che mostrano come una corretta gestione dei rifiuti (di cui abbiamo parlato precedentemente) possa migliorare la vita dei nostri amici animali:

Un tremendo pericolo per molti animali, cui non si pensa, sono i lacci di plastica di forma rotonda che tengono le lattine delle bibite. Sono resistentissimi, se un animale ci resta impigliato, con il becco o una zampa, si può ferire gravemente o non riuscire più a liberarsi e morire di fame e di stenti.

Pure le lattine fanno la loro parte assassina: molti insetti e altri piccoli animali attratti dal residuo zuccherino, bibita o birra, ci entrano e restano intrappolati o affogano.

Corde, fili di nylon, fiammiferi, mozziconi di sigaretta, gomme da masticare, le cose che si buttano via insomma, nascondono molti rischi per la fauna. Anche perché durano anni, persino centinaia di anni. Se il danno a un generico ambiente può risultare astratto, la sofferenza e la morte di tanti esseri senzienti dovrebbero molto più facilmente suscitare un concreto senso di responsabilità.

Persino le corde del salame o dell'arrosto, saporite come sono, possono ingolosire degli animali e quindi soffocarli.

Sono proprio tanti i rifiuti che, anche se non classificati ufficialmente come nocivi, sono pericolosi per gli animali.

BILANCIO ANNUALE DEL TERRITORIOGo home

Infine il Comune dovrà dotarsi di uno strumento nuovo: un Bilancio Annuale del Territorio e dell’Ambiente. Si tratta di un documento che ogni anno sarà predisposto dalla Giunta comunale e portato in discussione in Consiglio Comunale, in cui si analizzano le caratteristiche del territorio e le sue modificazioni nel tempo, non soltanto in relazione agli aspetti topografici e naturalistici, ma anche ad attività che sul territorio si svolgono, quali consumo o risparmio di energia, produzione e smaltimento rifiuti, ... Questo Bilancio potrà risultare un potente strumento di analisi e programmazione a supporto degli strumenti tradizionali.

PER UNA CULTURA DELLA SOLIDARIETÀGo home

Per solidarietà intendiamo che tutti i cittadini devono dare alla comunità in rapporto alle proprie capacità e alle proprie risorse, senza egoismi e chiusure sociali o di gruppo.

La pratica della cultura della solidarietà rientra nella nostra identità ed è fondata non su un pietistico e caritatevole aiuto ai "poveretti" e diseredati, ma sul concetto fondamentale che ogni essere umano è uguale all'altro.

La nostra società è invece costruita attorno ad un archetipo che possiamo definire: maschio, adulto di razza bianca, sano, produttore, consumatore.

Tanto più ci allontaniamo da questo paradigma tanto più l'organizzazione della società è incapace di immaginare, di adattarsi, di ridefinirsi attorno ad una comunità che invece è ben più articolata, più multiforme, multisessuata, multigenerazionale, multirazziale, in sostanza ben più ricca.

Il modello che si basa su questo paradigma è fallito, non ha potuto e non può interpretare la geografia di una società complessa ormai articolata (ma non governata) sulle diversità e sulle esclusioni, sulle diverse modalità di sfruttamento, di integrazione-esclusione, di contraddizioni bianco/nero, uomo/donna, giovane/vecchio, sano/malato, etero/omosessuale, dipendente da alcol o nicotina piuttosto che da eroina o caffè.

IMMIGRAZIONEGo home

L’immigrazione è uno dei temi sociali che permettono alle forze di destra di prosperare mistificando e strumentalizzando un problema reale.

Seregno non è nelle condizioni di Milano o Torino, non ha estese periferie degradate ma il problema dell’immigrazione è in costante espansione e non c’è dubbio che anche la nostra città ne sarà toccata in modo crescente.

Non servono né prediche né generici richiami alla solidarietà: non si riuscirebbe in questo modo a fermare l’ondata xenofoba. L’immigrazione è, infatti, un problema economico-sociale connesso col mercato del lavoro.

Seregno è una città ricca ed è logico attendersi una crescita dell’immigrazione che avverrà comunque: sia in modo legale che clandestino.

La stragrande maggioranza degli immigrati cerca un lavoro e molti, in questa situazione, cadono nel circuito del lavoro nero o della delinquenza comune proprio a causa della situazione di clandestinità in cui sono costretti.

Inutile e controproducente predisporre legislazioni repressive ed è invece necessario programmare l’accoglienza.

Bisogna inoltre rendersi conto, a livello culturale, che la società futura sarà multietnica e multiculturale.

Alcune prime proposte operative per l'integrazione degli immigrati extracomunitari e non:

PORTATORI DI HANDICAPGo home

L’integrazione nella vita sociale e produttiva dei portatori di handicap non deve essere solo una questione di diritto costituzionale, ma deve diventare un problema di autodeterminazione e di civiltà.

TOSSICODIPENDENZEGo home

Figlia del nostro tempo, dove competizione ed isolamento sociale sono le basi dei comportamenti più comuni, è la droga, sia essa dipendenza da sostanze stupefacenti o da alcolici.

Una vita sociale attiva, uno scambio affettivo, culturale e solidale tra le persone sarebbe la prima medicina preventiva e la più efficace.

Inoltre dobbiamo essere portatori di un'ipotesi culturale diversa e realmente antagonista a quella della mafia, dello spaccio di stupefacenti e delle relative connivenze, poiché siamo convinti che le radici di questo problema affondano proprio in questo modello culturale e sociale.

Perciò chiediamo come punti fondamentali di un'azione locale:

DIRITTO ALLA SALUTEGo home

Per quanto riguarda le strutture ospedaliere si dovrà operare in modo che i poli di Giussano e Desio siano adeguatamente potenziati.

È necessario rafforzare il legame tra i Comuni dell'ASL al fine di coordinare i servizi sul territorio, perché, così come temevamo, la centralizzazione e concentrazione delle USL nella super azienda ASL ha di fatto allontanato allontanamento i centri decisionali. dalle reali problematiche del territorio La loro trasformazione in aziende economiche inserite nella logica del mercato e del profitto ha reso vana qualunque speranza di interventi nell’ambito della prevenzione.

La sanità pubblica va riformata, non smantellata, ma la "controriforma sanitaria regionale" di Formigoni ha distrutto la sanità pubblica e regalato le risorse.economiche dei cittadini ai privati. Nella gestione dei servizi sanitari è prevalsa una logica meramente economica rispetto ai reali bisogni di salute.

Per quanto riguarda il centro di riabilitazione di Seregno, di cui abbiamo visto con favore l'istituzione, bisognerà operare affinché funzioni al meglio delle sue possibilità e potenzialità.

Per tutte le strutture sanitarie infine è necessario un potenziamento in termini di personale ed attrezzature in modo da abbassare i tempi di attesa, espandere i servizi ed aumentare la qualità.

La residenza per anziani, Fondazione Ronzoni Villa, che sta per essere resa attiva sul territorio è sicuramente una struttura importante ma ancora una volta risponde solo alle esigenze degli anziani malati cronici non autosufficienti che, grazie ancora a Formigoni, si troveranno a pesare sulla famiglia con rette da tre a sei milioni al mese.

Due parole sul Consultorio Familiare: questo, che doveva essere uno strumento importante di educazione sanitaria, e quindi di prevenzione, nel campo della sessualità, della procreazione e della salute infantile, si limita all’aspetto medico del problema trascurando gli altri compiti istituzionali. Senza esagerare possiamo affermare che ha perso man mano il suo significato originario anche culturale per diventare uno dei tanti ambulatori sul territorio pur se efficiente.

Le cause sono da addebitare esclusivamente al potere politico che non ha mai attuato, anche per motivi ideologici, quanto previsto dalla legge. Si dovrà dunque operare una netta inversione di tendenza.

POLITICHE FAMILIARI, DEI DIRITTI INDIVIDUALI E DELLE UNIONI CIVILIGo home

La nostra società si ricorda della famiglia soltanto quando deve delegare ad essa compiti che non intende sostenere.

Così si inneggia alla donna casalinga che è costretta alla cura dei figli oppure dei parenti non autosufficienti piccoli (poiché mancano o sono troppo costose le strutture pubbliche).

Inoltre non esiste più da tempo la famiglia patriarcale nella quale era possibile una certa suddivisione di compiti. Il concetto stesso di famiglia è attualmente in crisi sia dal punto di vista dei compiti relativi all'educazione dei figli che è perlopiù affidata, consciamente o inconsciamente, alla società dei consumi e del libero mercato sia dal punto di vista delle forme con cui si fonda una famiglia.

Pertanto il nostro punto di vista è quello che le persone vanno trattate partendo dai loro diritti individuali siano esse facenti parte o meno di una famiglia nel senso tradizionale del termine.

In questo contesto sosterremo, nel prossimo Consiglio Comunale, la necessità della costituzione di un registro delle unioni civili.

L'unione civile è il rapporto fra due persone, di maggiore età, di sesso differente o dello stesso sesso, legate da vincoli affettivi, di solidarietà e di reciproca assistenza, morale e materiale, deve essere riconosciuta dalla legge ai fini della costituzione e della pubblica registrazione, dello scioglimento, della disciplina dei rapporti fra le parti, anche in materia di successione.

Il comune di Seregno, per il pieno sviluppo della persona umana e nell'ambito dei principi dell'ordinamento giuridico, dovrà istituire un registro (Elenco) delle unioni civili di persone, coabitanti da almeno un anno ed aventi dimora abituale nel comune di Seregno, presso apposito ufficio comunale.

BUON ANDAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALEGo home

Per buon andamento dell’amministrazione comunale intendiamo che il Comune deve funzionare, avere servizi pubblici efficienti e dimostrare una buona efficacia e qualità di prestazioni.

Occorre proporre alcune indicazioni organizzative, in quanto si è consapevoli del fatto che i buoni propositi non camminano da soli, ma vanno tradotti in pratica con molta concretezza. Lo statuto del Comune va ripreso potenziato ed attuato soprattutto per quanto riguarda l’autonomia gestionale e responsabilità dei risultati.

Per autonomia gestionale si intende non farsi dirigere meccanicamente dalle leggi e dai decreti o di aspettare questa o quella circolare; ma decidere e dirigersi da soli, e avviare una vera e autonoma gestione pubblica dell'azienda Comune. Per responsabilità dei risultati si intende la capacità di un'amministrazione di elaborare un programma di interventi e di realizzarlo veramente. Occorre finalmente puntare di più sui risultati da conseguire e un po' meno sulle formalità burocratiche e amministrative. Dunque la trasparenza dei risultati accanto alla trasparenza dei processi decisionali.

È necessario praticare una netta separazione delle competenze amministrative: da una parte quelle spettanti alla direzione politica ed elettiva (indirizzo e controllo), dall'altra quelle spettanti ai funzionari e ai tecnici comunali (gestione).

Occorre contenere i poteri della Giunta comunale, limitando le deleghe a poche aree omogenee di lavoro evitando la logica secondo la quale ogni assessorato è una sorta di piccolo ministero e privilegiando il lavoro collettivo e la cooperazione delle esperienze e delle competenze. L’eventuale mutare delle necessità dell’amministrazione potrà indurre l’istituzione di nuove deleghe o la scomparse di altre.

Occorre invece salvaguardare e privilegiare le competenze del Consiglio Comunale, dando sbocchi concreti alle competenze di indirizzo e controllo. Il Sindaco, pur restando il punto centrale dell'attività amministrativa, non deve diventare un nuovo podestà.

Anche la macchina comunale ha necessità di essere riorganizzata a fondo: occorre semplificare le procedure e puntare ai risultati, occorre flessibilità organizzativa e coinvolgimento dei dipendenti nell'erogazione dei servizi al pubblico.

Il personale comunale dovrà essere stimolato al lavoro d'équipe, alla formazione e riqualificazione tecnica e culturale e dovranno essere chiarite la competenza di ogni ufficio ed i carichi di lavoro e i relativi mansionari, per rendere effettiva la responsabilità di ciascun dipendente nel raggiungimento degli obiettivi.

Si deve puntare anche sull'innovazione tecnologica e sui processi di automazione delle pratiche d'ufficio per conseguire snellimento, sburocratizzazione e miglioramento complessivo della macchina comunale, troppo invecchiata rispetto ai bisogni e alle organizzazioni circostanti.

AZIENDA MUNICIPALEGo home

La storia dell'AMSP è una storia antica, risalente all'inizio del 1900, ed in questo periodo si è costituito un patrimonio pubblico rilevante di efficienza, efficacia ed economicità nell'erogazione e gestione dei servizi di pubblica utilità.

L'AMSP, come le altre imprese pubbliche brianzole che hanno avuto un ruolo rilevante nello sviluppo economico e sociale del territorio, hanno sostenuto ciò che l'imprenditoria privata non era in grado di svolgere o non voleva per lo scarso ritorno economico degli investimenti necessari (acqua; luce; gas ecc.,).

Sappiamo che oggi la competitività tra pubblico e privato avviene solo su un terreno quello dei costi e su tale terreno il pubblico è perdente non perché inefficace ma perché normalmente qui sono rispettati i contratti nazionali di lavoro, si fa contrattazione integrativa, si applicano le norme di sicurezza, si risponde in modo più sollecito alle necessità dell'utenza e dell'Ente, per ragioni che sono fin troppo ovvie, ma anche perché gli utili di gestione, nel pubblico, sono riutilizzati per qualificare e potenziare il servizio, non dovendo divenire margine di profitto da distribuire agli azionisti.

Il terreno di sfida deve e può essere quindi solo quello della risposta qualitativa ai bisogni dell'utenza!

In questo contesto si può prevedere anche la costituzione di consorzi gestionali con altri comuni al fine di aumentare il livello di efficienza e di efficacia dei servizi già erogati, come l'elettricità, il gas, le acque, e al fine di introdurne di nuovi come l'intero ciclo della gestione dei rifiuti, il cablaggio in previsione dell'enorme sviluppo che avranno le comunicazioni, il riscaldamento,…cercando per ognuno di tali settori la dimensione più idonea a garantire economicità, risparmio e qualità.

Il settore relativo all'informatizzazione del comune di Seregno potrebbe essere migliorato se ci si ponesse in un'ottica di integrazione con l'analogo settore dell'AMSP. Ciò per un evidente risparmio relativo all'attuale duplicazione di certe procedure e per motivi inerenti all'efficienza ed alle economie di scala. È infatti palese l'impossibilità di fornire un servizio all'altezza dei tempi e delle necessità se le strutture (tecniche e di personale) sono sotto dimensionate. Ovviamente si potrebbe anche ipotizzare un allargamento del servizio ai comuni vicini attraverso la costituzione di una apposita società o consorzio.

Siamo molto contrari e dunque ci opporremo con ogni mezzo a qualsiasi tentativo di privatizzazione dell’A.M.S.P. sia diretto sia conseguente alla trasformazione della sua ragione sociale.

In questi anni l'AMSP è stata trasformata in Azienda Speciale e tale, a nostro parere, potrebbe continuare ad essere. Tuttavia, anche un'eventuale trasformazione in S.p.A. non deve necessariamente comportare la sua privatizzazione.

Mantenimento al consiglio Comunale delle funzioni proprie di indirizzo e di controllo consentendo all'assemblea consiliare di deliberare preventivamente, con vincolo di mandato alla rappresentanza comunale in seno al C.d.A. della società, sugli atti fondamentali, sulle scelte di indirizzo politico e di intervento sul territorio, sulla determinazione delle tariffe, sulla programmazione e sull'attuazione dei piani di intervento, sull'acquisizione o la vendita di beni immobiliari.

Vincolo di maggioranza pubblica e di quote azionarie private non superiori al 5% con divieto assoluto di "patti sindacali" necessari ad acquisire il controllo politico della Società.

Questa nostra posizione non deriva da motivazioni ideologiche ma dal fatto che non è conforme agli interessi della popolazione seregnese anche se, evidentemente, è fortemente sponsorizzata dalla speculazione finanziaria.

Per quanto riguarda i servizi forniti è necessario ribadire il loro carattere sociale e dunque ci deve essere una particolare attenzione alla qualità, alla quantità ed alle tariffe degli stessi.

L’uso di certi servizi (es. piscine, spazi sportivi, trasporti,...) non deve essere, per il costo, precluso a larga parte della cittadinanza.

Sarà anche necessario una maggiore attenzione, da parte del Consiglio Comunale, ad evitare l'uso indiscriminato di appalti e subappalti ed a riprendere una politica delle assunzioni tale da rilanciare il ruolo "produttivo" dell'AMSP. Anche l'introduzione delle 35 ore ed un uso più accorto degli straordinari dovrebbe rientrare nella logica dell'AMSP.

AUTONOMIA LOCALEGo home

Per autonomia locale intendiamo la difesa del ruolo e dei poteri dei Comuni, da sempre limitati da una concezione centralistica e burocratica dello Stato. Ciò significa innanzi tutto autonomia impositiva per i Comuni, meno dipendenza dal centro, meno leggi amministrative, più aiuti e strumenti a disposizione delle comunità locali. In buona sostanza più libertà per i Comuni.

C’è infatti tra la popolazione una forte domanda di autonomia dallo stato centralistico visto come centro di corruzione e di dissipazione delle risorse.

A questa domanda si danno, da parte di molte forze politiche, risposte regressive e pericolosamente reazionarie riassunte nella proposta del "federalismo" che altro non significa se non il diritto alla secessione ed alla conseguente distruzione dello stato.

Perché vogliono distruggere lo stato unitario?

Per introdurre il liberismo selvaggio, distruggere lo stato sociale e con esso la possibilità di una politica ridistributiva delle risorse al fine di perseguire obbiettivi di uguaglianza (sulla scuola, la sanità, la previdenza,...).

Ecco perché il movimento operaio è sempre stato contrario al federalismo ma favorevole ad uno stato unitario ed alle autonomie locali.

Dove è la differenza?

Questa consiste nel fatto che all’interno di un quadro legislativo unitario, dove si stabiliscono le regole sulla cui base si amministra, si estenda al massimo la possibilità di autogoverno delle comunità locali.

Con più chiarezza intendiamo per Autonomia degli Enti locali far corrispondere quanto più possibile il livello decisionale (se di quartiere al quartiere, se comunale al Comune...) al livello degli interessi coinvolti. Ciò presuppone la capacità di distinguere il livello dell’interesse coinvolto e di far corrispondere a questo livello un analogo livello di autogoverno.

Deve essere inoltre chiaro che non è tollerabile sostituire al centralismo dello stato il centralismo della regione, che nega ai comuni le competenze loro dovute, e la burocrazia borbonica con l'aziendalismo antisociale.

Come è possibile pensare ad un effettivo rilancio delle autonomie senza un potenziamento delle risorse? Non è possibile senza una riforma del fisco che sia fatta finalmente con forti elementi di equità: si dovrà cioè rapportare l’imposizione al livello patrimoniale di ognuno ed al reddito e stabilire quali saranno le imposizioni di pertinenza locale.

CASA: LEGGI INIQUE, SFRATTI, SPECULAZIONE,...Go home

Il problema della casa, pur non comparendo quasi mai sulle pagine dei giornali, non può dirsi risolto poiché il 35% dei cittadini di Seregno non è proprietario della casa in cui abita e che molti sono stati costretti all'acquisto appunto dalla situazione del mercato edilizio.

Le condizioni in cui sono costretti a vivere molti abitanti di Seregno, ed in particolare i pensionati, non sono degne di un paese civile: gli appartamenti senza acqua, senza servizi, senza riscaldamento superano il 10% del patrimonio edilizio.

Contemporaneamente ciò che di nuovo è costruito è rivolto al mercato degli uffici, dei negozi e delle abitazioni in proprietà.

La causa di questa situazione va ricercata nel fatto che in Italia (a differenza del resto dell'Europa) il mercato edile è sempre stato completamente in mano ai privati, quindi rivolto non certo a soddisfare la domanda sociale di case, ma a realizzare il massimo profitto.

Ecco perché le amministrazioni sono piene di professionisti dell'edilizia...costoro non fanno altro che portare avanti i propri interessi.

Il problema della casa si configura dunque come problema essenzialmente politico, di fronte al quale c'è un'unica posizione possibile: salvaguardare gli interessi dei lavoratori e delle categorie più deboli. L’amministrazione comunale dovrà dunque, rispetto ai poteri dello Stato e della Regione:

A livello comunale nulla è stato fatto in questi ultimi anni di amministrazione di centro - sinistra ed è questa una delle principali ragioni di scontento da parte di Rifondazione Comunista. È dunque necessario riaffermare questi obiettivi:

DIRITTO ALLA VITA, DIRITTO AL LAVOROGo home

È cresciuta la ricchezza complessiva del paese e Seregno si conferma come una delle città più ricche d’Italia, ma sono aumentate contemporaneamente le ineguaglianze e la povertà relativa, sono peggiorate le condizioni di vita e di lavoro dentro e fuori i luoghi di lavoro, come testimonia il considerevole aumento degli infortuni sul lavoro negli ultimi anni, per effetto della caduta delle misure di sicurezza e per l'aumento dei ritmi di lavoro.

Anche nelle cosiddette "nuove professioni" è impressionante il numero di malattie professionali riscontrato.

La produttività è aumentata enormemente ma, mentre sono triplicati i profitti dei padroni, i salari reali sono invece cresciuti ad un tasso inferiore all'inflazione e ciò deriva anche dagli errori dei sindacati confederali.

Troppo si è subito in questi anni a causa della "crisi", della ristrutturazione delle aziende,...troppo poco si è riusciti a fare per evitare il prevalere delle logiche di impresa, del profitto e dello sfruttamento.

Tra i punti qualificanti che noi proponiamo ci sembra importante segnalare, vista la situazione di Seregno, la situazione dei lavoratori delle piccole aziende.

Si tratta di migliaia di persone cui sono negati i più elementari diritti sindacali e per i quali esiste ancora la possibilità del licenziamento senza giusta causa da parte del padrone.

Per quanto riguarda Seregno crediamo che un'amministrazione comunale attenta ai bisogni dei lavoratori possa fare molto.

In merito alla questione degli interventi a sostegno dei giovani e dei lavori socialmente utili di cui attualmente si sente poco parlare è necessario che l’Amministrazione Comunale ponga in essere ogni forma di pressione affinché la Regione istituisca forme di incentivazione per imprese ed enti locali relative a:

MIGLIORARE E POTENZIARE LA SCUOLA PUBBLICAGo home

L'ente comunale ha due impegni fondamentali sul terreno educativo:

Fino ad ora, tuttavia, ci si è limitati alla erogazione di fondi, badando soprattutto a non scontentare le scuole private. Com'è noto, l'istruzione a Seregno vede una massiccia presenza di enti privati a partire dalla scuola di base.

Su dieci scuole materne, otto sono private (e "generosamente" finanziate dal Comune), mentre due soltanto sono statali. Attualmente c'è anche una presenza di asili nido privati viste le carenze (ed i costi!) di quello pubblico.

In questi ultimi anni è cresciuta la domanda di iscrizioni alle scuole materne statali e si sono formate lunghissime liste d’attesa.

Pertanto si pone il problema di aprire alcune sezioni staccate di scuola materna pubblica recuperando lo stabile di proprietà comunale a S. Carlo (attualmente occupato dalla materna parrocchiale) nello stesso tempo registriamo con favore l'ampliamento della scuola materna Andersen del Ceredo.

È inoltre eresia pensare a possibili accordi coi comuni vicini?

L’Amministrazione Comunale dopo aver faticosamente portato a compimento la ristrutturazione della scuola elementare Cadorna non deve scordare le opere di manutenzione ed adeguamento degli altri edifici scolastici (in particolare le scuole Manzoni e Mercalli).

Il comune dovrebbe inoltre intervenire nella riorganizzazione dei servizi scolastici come le mense ed i trasporti anche coordinandosi con gli altri comuni del distretto.

A proposito delle mense va rilevato che l'utenza contribuisce per circa un miliardo all'anno ai costi di gestione: sarebbe dunque logico che abbia una parte nelle decisioni che la riguardano.

A Seregno mancano inoltre le strutture, all'interno delle scuole normali, che consenta un reale e pieno inserimento dei portatori di handicap.

Laboratori specialistici, palestre di fisioterapia, ecc., rimangono ancora "un sogno"...

Per quanto riguarda gli interventi di sostegno didattico a favore degli alunni portatori di handicap o in situazione di grave disagio si richiede la presenza di un numero di educatori comunali adeguato alle necessità ed alle richieste delle scuole. Tale servizio è opportuno che sia gestito non più dai servizi sociali ma dalla pubblica istruzione.

In questa situazione di carenza di interventi è evidente che poco o nulla sia stato fatto per la realizzazione di corsi riservati ai lavoratori o per l'istituzione di attività formative, come risposta ai bisogni di coloro che, conclusa la scuola dell'obbligo, aspirano a una realizzazione professionale, o di quelle donne che, escluse dall'attività extra domestica per molto tempo, tentano un rientro nel mondo del lavoro o anche per quanti intendono elevare il livello delle proprie conoscenze.

Considerando inoltre che i costi scolastici sono comunque assai elevati si ritiene opportuno che i finanziamenti per il diritto allo studio siano aumentati in maniera consistente in modo che le quote individuali per alcuni servizi di fatto obbligatori (mense, trasporti, libri, attività sportive e culturali, …) pesino di meno sulle spalle dei lavoratori. Considerato il fatto che la Regione finanzia dal 1999, con 130 milioni l'anno, le scuole materne private si potrebbero aumentare i fondi comunali per il diritto allo studio almeno in pari proporzione ed in modo indolore per il bilancio.

La riforma dei cicli e l'autonomia scolastica comporteranno nuove responsabilità per gli enti locali ed in particolare per i comuni che diventeranno soggetti attivi ed i referenti più prossimi (come conseguenza dell'abolizione dei provveditorati) delle istituzioni scolastiche. È dunque necessario che il comune si attrezzi per rispondere a questa esigenza in modo qualificato (personale, risorse, ecc.).

Inoltre l'aumento di famiglie di lavoratori immigrati pone con urgenza nuovi e gravi problemi relativi all'integrazione in ambito scolastico, sociale e culturale. Il problema non è certo affrontabile "appaltandolo" al volontariato ancorché benemerito.

CULTURA E BIBLIOTECAGo home

Per noi di Rifondazione Comunista la cultura non è un concetto astratto, privo di contenuti o un paravento dietro al quale nascondere interessi molto più venali.

Per noi la cultura è importante in quanto strettamente legata alla conoscenza dei fatti che concorrono a formare idee, consensi, visioni della società, possibilità di modificare lo stato di cose presente.

Sull'ignoranza si basa il qualunquismo, la delega, il decisionismo, la dittatura,...

Sull'ignoranza si basa il razzismo,...

Sull'ignoranza si basa l'indifferenza rispetto ai problemi del mondo: dalla distruzione dell'ambiente, alle questioni del sottosviluppo, dell'imperialismo, delle varie forme di dittatura,...

Per questi motivi abbiamo sempre ritenuto fondamentale il nostro lavoro in campo culturale ed abbiamo, da sempre, offerto il nostro sostegno alle iniziative che vanno nella direzione di un elevamento delle conoscenze generali dei cittadini e delle loro capacità critiche.

A Seregno molti ricordano ancora le nostre battaglie per una Biblioteca più democratica e centro di cultura ed i periodici tentativi, da parte delle varie amministrazioni, compresa quella leghista, di addomesticare questo ente pubblico.

In questi ultimi anni ed anche per merito di Rifondazione Comunista c'è stato un certo miglioramento della situazione con il trasferimento nella sede provvisoria nella Corte del Cotone.

Il trasferimento ha permesso inoltre di rendere visibile ai cittadini un assaggio di cosa potrebbe essere una "vera" biblioteca ed ha stabilito un punto di non ritorno, consolidando, nell'immaginario collettivo, lo "status" di servizio essenziale che è appunto il risultato che si voleva ottenere. Sarà d'ora in poi difficile continuare con le restrizioni di bilancio ed i continui ostacoli che le passate amministrazioni ponevano.

Ora c'è il tempo di progettare la nuova biblioteca sia come localizzazione, permangono infatti serie perplessità con quella proposta dall'Amministrazione, che come servizi. Infatti la nuova biblioteca dovrà essere progettata dopo averne deciso le funzioni e non viceversa.

Alcuni punti programmatici potrebbero essere:

In generale in campo culturale:

I CITTADINI BAMBINIGo home

È necessario ripensare l'infanzia, riconoscere, accettare e valorizzare la differenza fra condizione infantile e condizione adulta, comprendere che la scuola non può surrogare il compito più vasto che compete invece alla comunità .

Una comunità che progetti il proprio habitat, che lo voglia modificare o reinterpretare lo deve fare privilegiando i cittadini più piccoli, perché meno rappresentati nelle scelte di utilizzo del territorio .

Un territorio che si misuri con questa presenza deve progettare strade e percorsi sicuri, ampliare gi spazi verdi nella dimensione e nel numero .

Ma non basta: la comunità deve dare risposte al tempo extrascolastico dei bambini, altrimenti gestito quasi unicamente da iniziative private (discipline sportive, corsi a pagamento, oltretutto non accessibili a tutte le famiglie), con la conseguenza di una rigida strutturazione del tempo dei bambini (scuola - corsi - televisione) .

Esiste una carenza di opportunità comunicative, di esperienze informali che si basano sull'incontro spontaneo nei parchi e nei cortili, nelle biblioteche e nelle ludoteche per stare insieme, fare esperienze, esplorare il territorio, momenti fondamentali per un positivo percorso di crescita .

È necessario restituire spazi che gli adulti hanno tolto ai bambini, piazze, spazi privati attigui alle abitazioni, giardini, cinema e teatri per ragazzi .

In ogni quartiere devono essere presenti più luoghi individuabili e sicuri che permettano libere aggregazioni, un uso creativo dello spazio e l'incontro tra le generazioni .

Tutti i servizi del comune e delle circoscrizioni, da quelli sportivi a quelli alla persona, a quelli connessi all'informazione e alla cultura devono comprendere nicchie per i bambini e i giovani .

Per progettare interventi efficaci come risposta alle necessità di questo gruppo sociale è necessario coinvolgere profondamente i genitori, le istituzioni e le agenzie educative e gli stessi bambini a partire da un'accurata fase di indagine (essi possono progettare gli spazi che verranno da loro stessi vissuti) .

Le lunghe liste di attesa per accedere agli asili nido costituiscono da sole un punto programmatico .

Il Comune può distaccare inoltre propri operatori da affiancare al personale che opera presso quelle realtà scolastiche che intendono avviare progetti mirati (attività formative, di integrazione o di risposta a fenomeni di disagio) .

I CITTADINI GIOVANIGo home

Tutti parlano dei giovani ma nessuno fa parlare i giovani.

In realtà i giovani non hanno alcuno spazio in questo tipo di società.

Ecco perché i problemi dell'emarginazione non possono essere risolti in modo assistenziale ma solo innescando dei nuovi meccanismi per far ritrovare ai giovani il gusto della partecipazione alla vita sociale, alla politica, in attività in cui si sentano realmente partecipi.

In realtà gruppo sociale è stato completamente trascurato dall'amministrazione comunale.

È necessario avviare una seria riflessione e un'indagine sulla condizione giovanile in città, per progettare iniziative, servizi e strutture destinate a questa fascia di popolazione, assumendo come interlocutore e protagonista di tutte la fasi di itinerario il mondo giovanile tanto nelle sue forme organizzate quanto, con un lavoro di avvicinamento teso a fare emergere interesse e partecipazione anche nei confronti di chi non impegnato dell'associazionismo .

La condizione di scarso reddito dei giovani rende difficile l'accesso alle nuove tecnologie dell'informazione, dello studio e dell'intrattenimento .

Seregno non può rinunciare ad una larga parte dei suoi abitanti.

Cosa propone Rifondazione Comunista?

I CITTADINI ANZIANIGo home

La popolazione anziana arriva a circa 10.000 persone tra autosufficienti e non autosufficienti.

Questo fenomeno demografico che dovrebbe sollecitare riflessioni approfondite sul destino di una società senescente, con le implicazioni in termini di sanità, di assistenza, di previdenza, di barriere architettoniche (e quindi di riprogettazione dello spazio urbano), di organizzazione del tempo, è oggi affrontato esclusivamente in termini di bilanci, di spesa sociale, di debito pubblico .

Il cittadino anziano è considerato un peso per la società perché ormai fuori della logica della produttività e del consumo, perché si ammala di più e curarlo e assisterlo è costoso ed impegnativo, perché le famiglie mononucleari non hanno gli strumenti ed il reddito per occuparsene e quindi per sostituirsi all'ente pubblico nei suoi compiti istituzionali .

RISORSEGo home

Le risorse finanziarie del nostro Comune provengono per metà circa dallo Stato e dagli altri enti (Regione, Provincia) e per l'altra metà sono frutto di tasse dei cittadini. Occorre pertanto consolidare questa parziale autonomia finanziaria e al contempo finalizzare le risorse.

Dichiarare cioè a quali servizi ed a quali opere esse sono destinate e controllarne infine i risultati. occorre una gestione più snella delle risorse finanziarie e la fine di una contabilità pubblica burocratica, deviante e incontrollabile.

Occorre una gestione coordinata di tutte le risorse del Comune, cominciando da quelle finanziarie, per giungere a quelle del personale dipendente e a quelle patrimoniali, spesso abbandonate a se stesse.

Occorre contare sulle risorse del volontariato sociale, su quelle dell'associazionismo, su quelle dei gruppi di interesse comunque presenti sul territorio. Spesso, senza di esse, il Comune non è in grado di produrre un'attività qualitativamente apprezzabile.

Occorre contrastare comunque ogni tentativo di ridurre le risorse complessive a disposizione dei Comuni. Lo Stato deve sprecare di meno, i Comuni devono avere di più. Questo perché i Comuni sono più vicini ai cittadini, ne conoscono direttamente i bisogni e possono erogare servizi senza eccessiva burocrazia. Al contempo, i cittadini possono più da vicino controllare il Comune stesso.

Risorsa da non trascurare è la collaborazione con gli altri Comuni vicini e con gli altri livelli istituzionali (Provincia e Regione)

A proposito di risorse chiudo il mio programma rammentando che buona parte delle difficoltà degli enti locali derivano dall'enorme evasione fiscale (oltre 300.000 miliardi l'anno pari a sei milioni l'anno per abitante e a 240 miliardi l'anno per un comune come Seregno).

Da qui l'insistenza di Rifondazione Comunista relativamente al recupero dell'evasione fiscale anche a partire dal nostro comune.

Giuseppina Minotti in bicicletta

Giuseppina Minotti (Candidata sindaco collegata alla lista del PRC)
Seregno, 17 Marzo 2000