Dopo l'incontro dell'8 novembre tra il PRC ed i DS di Seregno
in vista delle elezioni amministrative del 2005

Il PRC di Seregno propone una coalizione di forze politiche e sociali ma dice di no ad un “listone”

Comunicato di Rifondazione Comunista di Seregno sulle prossime elezioni amministrative.

La scorsa settimana, a seguito di una richiesta della locale sezione dei DS, si è tenuto un incontro con Rifondazione Comunista. L’incontro avrebbe dovuto servire ad iniziare una discussione da estendere a tutto il centrosinistra Seregnese circa la presentazione unitaria alle prossime elezioni amministrative.

Ci è stata fatta la proposta, che è poi una pregiudiziale, di entrare a far parte di una lista unica con gli altri esponenti del centrosinistra. Questa lista si chiamerà ancora Per Seregno Democratica.

Rifondazione Comunista ha ribadito il proposito di essere disponibile ad appoggiare un candidato sindaco di tutto il centrosinistra compresa Rifondazione Comunista (ovvero la declinazione locale della Gad nazionale). La disponibilità del PRC potrà assumere la forma della presentazione di una propria lista in una coalizione di partiti e/o di liste civiche e dopo aver discusso del programma per trovare le convergenze atte a far sì che il candidato sindaco sia espressione di tutta la coalizione.

La proposta del PRC nasce dalla constatazione che una riedizione di Seregno Democratica, anche sottoposta ad una operazione di maquillage, non permetta il necessario distacco da un passato politico da noi in larga parte avversato (a partire dal nuovo palazzo comunale e da diversi altri errori ed omissioni), costringa ad una campagna elettorale rivolta al passato e porti con sé il germe di inevitabili contrasti.

In questo caso poi la riedizione di Seregno Democratica ci sembra nasca già ingabbiata da un accordo di spartizione tra DS e Margherita piuttosto che da un confronto vero tra le forze politiche della Gad e la società civile.

Una nuova coalizione invece permetterebbe di discutere e progettare per il futuro dei Seregnesi senza il peso di responsabilità precedenti.

A questa proposta c’è stata da parte dei DS una netta chiusura poiché da parte loro si ritiene che una coalizione nei termini da noi proposti non rappresenti un valore aggiunto ma addirittura un impedimento ad una eventuale vittoria del centrosinistra a Seregno.

L'atteggiamento dei DS ci sembra, ancora una volta, tendere ad erigere nei nostri confronti barriere che pensavamo superate visto che in questi anni in diverse cittadine della zona (Monza, Arcore, Nova Milanese, Muggiò, ecc) si sono attuate alleanze programmatiche e di governo cittadino tra il centrosinistra e Rifondazione Comunista. Vorremmo ricordare che la vittoria di Penati alla provincia si è ottenuta dopo un’ampia discussione sui metodi e sul programma e nel rispetto delle identità dei partiti mentre a Seregno tutto questo è tabù, improponibile e persino dannoso a meno che l’unità non avvenga dopo essersi mimetizzati in una lista civica in cui chi ha più "amici" riesce poi a farsi eleggere.

Ci riproponiamo a questo punto di verificare tramite altri incontri con i partiti del centrosinistra se questa posizione di chiusura nei confronti della nostra proposta di coalizione sia effettivamente condivisa. Se così fosse la considereremmo una occasione persa perché prima ancora di parlare dei programmi (partecipazione democratica, privatizzazioni, Azienda, autonomie locali, realtà del lavoro a partire dal precariato, ambiente, cultura, accoglienza degli immigrati, assistenza, ...) si saranno piantati dei paletti nei nostri confronti.

Rifondazione Comunista ha proposte e idee sul programma ed anche sulle eventuali candidature a sindaco ed è disponibile, lo ripetiamo, ad un confronto con il centrosinistra seregnese e la società civile per discutere di cosa fare e come governare la nostra città nei prossimi cinque anni.

Carmelo Martirani, segretario del PRC di Seregno
Seregno, 17 novembre 2004