Interpellanza a risposta scritta avente per oggetto:

Giro di vite sugli affitti agli stranieri oppure sugli stranieri “tout court”?

Egregio signor Sindaco,

leggo su “Il Giornale di Seregno” dell'8 Maggio, ma immagino che la stessa notizia sarà apparsa anche su altri giornali locali,.un articolo, corredato dalla faccia sorridente del vicesindaco, dal titolo “Giro di vite sugli affitti agli stranieri”.

Attilio Gavazzi

Attilio Gavazzi

Photo by Provincia di Milanoinfo

In sostanza allo straniero (beninteso a prescindere dal colore della pelle) che vorrebbe abitare a Seregno sarà richiesta la seguente serie di documenti:

Il vice sindaco sostiene che questo è necessario per “evitare lo sfruttamento di situazioni di bisogno e per salvaguardare tutti i cittadini che intendono risiedere in Seregno” e per garantire che “Chi prende in affitto un alloggio deve trovare una casa che sia degna di questo nome”

Naturalmente sulle dichiarazioni di principio non si può che essere d'accordo salvo il sospetto che la motivazione principale sia in realtà quella di rendere difficoltosa, per gli stranieri, la residenza nella nostra città. Del resto non è una novità l'uso di norme tecniche per ottenere scopi politici mi basta, a questo proposito, citare la legge regionale sui “phone center”.

Infatti, sembrerebbe che la stessa documentazione non sia necessaria per chi straniero non è e per le affittanze in corso.

Si verrebbe così a determinare una disparità di trattamento difficile da giustificare e che pertanto chiedo all'Amministrazione di spiegare.

Già che ci sono mi piacerebbe anche sapere se l'Amministrazione possiede una qualche statistica circa la conformità delle abitazioni di Seregno alle diverse normative relative alla sicurezza ed all'igiene.

Distinti saluti.

Giuseppina Minotti
(capogruppo del PRC)
Seregno, 15 maggio 2007
Consiglio Comunale di Seregno
(prov. Monza e Brianza - Italia)