Interpellanza a risposta scritta avente per oggetto:

Aumento dei costi delle attività  del centro sportivo

Egregio signor Sindaco,

un gruppo di frequentatori della piscina ha inviato la seguente lettera circa l'eccessivo aumento dei costi dei corsi di nuoto.

OGGETTO: Aumenti dei costi delle attività  del centro sportivo

Siamo un gruppo d'utenti di Seregno e non, iscritti da anni ai corsi di nuoto-adulti al Centro Sportivo "Trabattoni" alla Porada e abituati agli aumenti dei costi che la direzione del Centro effettua ogni anno ad inizio stagione generalmente nel mese di settembre.

Quest'anno però gli aumenti sono stati due: a settembre da 108 euro bimestre a 112 euro e a giugno per l'ultimo bimestre il costo è salito a 118 euro.

Tali aumenti riguardano tutte le attività  del centro sportivo.

A settembre la direzione della piscina ha diminuito e reso più caro persino i corsi ai disabili, aumentando il numero dei ragazzi per corso e sopprimendo il corso del sabato

Stranamente però non è aumentato il personale, anzi ci sono stati dei licenziamenti.

Ci risulta, infatti, che la maggior parte degli istruttori e degli assistenti bagnanti ha contratti di lavoro precario e a tempo determinato.

Noi frequentiamo la piscina da molti anni da settembre a luglio e abbiamo imparato ad apprezzare gli interventi degli istruttori che operano con competenza e dedizione, così, nonostante l'apertura d'altri centri sportivi in tutti i paesi limitrofi a costi inferiori, abbiamo continuato ad iscriverci a Seregno.

La riduzione del numero di istruttori però ha portato all'accorpamento dei corsi quindi, paradossalmente, corsisti del terzo livello devono entrare anche nella piscina-bambini perché sono stati accorpati al secondo livello con un unico istruttore o viceversa, corsisti del secondo livello devono mantenere ritmo ed esercizi in vasca profonda dei corsisti del terzo livello.

Ci affermano che il disagio è solo per questo bimestre. Allora perché aumentare il costo?

Siamo al paradosso: aumentano i costi, si licenziano lavoratori professionalmente preparati e diminuiscono qualità  e servizi, si risparmia (o forse dovremmo dire si guadagna?) anche sui disabili.

Solo da qualche anno è stata tolta la validità  di sole tre ore del biglietto d'ingresso estivo per ampliarla all'intera giornata (escluso sabato e domenica) mentre in altre piscine non c'è mai stata questa restrizione.

Abbiamo dovuto protestare parecchio per avere un intervento di pulizia interna negli spogliatoi fra la fine dei corsi bambini e l'inizio dei corsi adulti.

Mentre a Seregno succedono queste cose, in altri Centri sportivi privati e non, favoriscono gli utenti con sconti e agevolazioni.

Un solo esempio: a Giussano vengono regalati 10 ingressi alle vasche esterne agli utenti che si iscrivono ai corsi per tutto l'anno.

In altri comuni ci sono tariffe differenziate fra residenti e non residenti, agevolazioni a gruppi e a famiglie per non parlare dell'attenzione agli utenti nei paesi europei.

Non è accettabile che un centro sportivo Municipale (l'AEB non è a gestione e capitale pubblico? non è infondo dei Seregnesi che l'hanno fatta diventare grande?) persegua una politica così spregiudicata di aumento di costi e di disattenzione agli utenti che cercano benessere nelle attività  sportive.

Abbiamo ritenuto necessario con questa lettera, far emergere lo scontento di molti utenti, nella speranza che la Direzione del Centro si dimostri più attenta alle esigenze degli utenti che desiderano solo veder aumentare la qualità  del servizio importante per la qualità  della vita dei cittadini.

Seregno 13/06/07

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Nella lettera si fa anche riferimento a esperienze di gestione diverse, alla diminuzione numerica del personale della piscina ed alla fortissima, direi eccessiva, precarizzazione dello stesso.

Sulle questioni sollevate dal gruppo di utenti mi sembra doveroso chiedere che l'Amministrazione illustri il suo punto di vista e come intende intervenire.

Distinti saluti.

Giuseppina Minotti
(capogruppo del PRC)
Seregno, 19 giugno 2007
Consiglio Comunale di Seregno
(prov. Monza e Brianza - Italia)