Signor sindaco,
come ogni anno sono costretta a segnalare l'inefficienza dell'amministrazione comunale di Seregno circa il problema della diffusione dell'ambrosia nel territorio comunale.
E' ben vero che il comune ha emesso un'ordinanza al riguardo ma è altrettanto vero che questa non ha sortito alcun effetto come si vede dalle fotografie scattate al parco 2 Giugno.
L'assessore Sambruni dichiara attraverso il sito comunale (il 25 giugno 2010):
«Invito perciò tutti i proprietari di aree incolte, i gestori di cantieri edili, gli agricoltori e gli amministratori di condominio al rispetto dell'ordinanza, e a organizzare gli interventi di sfalcio almeno nei tre periodi indicati ». «da parte dell'Assessorato il lavoro è continuo durante tutto l'anno le aree in cui cresce l' ambrosia sono continuamente aggiornate: variano di anno in anno e a quelle note si sommano quelle individuate grazie a un monitoraggio costante. Finora abbiamo già provveduto ad inviare a una decina di privati una lettera con la richiesta di intervenire immediatamente. Se non rispetteranno l'ordinanza sindacale a loro, come a tutti i proprietari di aree su cui si trovano piante di ambrosia, sarà applicata una sanzione amministrativa che va da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro ».
In questi giorni si è proceduto al periodico taglio dell'erba nel Parco 2 Giugno ma i campi di ambrosia rimangono.
Perché non si è provveduto al loro taglio in luogo dei privati addebitanto loro le spese?
Se si fosse trattato, invece che di ambrosia, di qualche pianta di canapa indiana l'amministrazione l'avrebbe forse lasciata crescere senza intervenire?
L'ambrosia è ritenuta molto più dannosa per la salute pubblica ma se ne lasciano crescere milioni di piante in un parco pubblico.
Non è un comportamento accettabile.
Chiedo perciò che l'Amministrazione provveda, come suo dovere, agli sfalci necessari al fine di proteggere la salute pubblica.