Proposta di mozione avente per oggetto:

Osservazioni in merito al DL 14.03.2013 n° 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”

Il Consiglio Comunale di Seregno

1. Premesso

che, in data 05.04.2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 14.03.2013 n° 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.

2. Constatato

che tale DL riguarda anche i Consiglieri Comunali e loro parenti fino al secondo grado.

3. Presa visione delle osservazioni del Garante per la privacy (7 febbraio 2013)

il quale rileva:

  1. che sia necessario introdurre maggiori garanzie per evitare una diffusione sproporzionata di informazioni lesive dei diritti dei cittadini;
  2. che per quanto riguarda i dati personali, non devono mai essere diffusi sui siti web delle pubbliche amministrazioni dati supersensibili, idonei cioè a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale;
  3. che i dati identificativi dei destinatari di provvedimenti relativi ad esempio a benefici per persone disabili o prestazioni sociali collegate al reddito oppure ancora contributi per vittime di violenza sessuale devono pertanto essere esclusi dalla pubblicazione on line;
  4. che vale in ogni caso per qualsiasi dato personale contenuto in atti o documenti da pubblicare on line, il principio di pertinenza e non eccedenza rispetto alle finalità per le quali i dati sono raccolti e successivamente trattati, stabilito dall’art. 11, comma 1, lettera d), del D.Lgs. n. 196/2003 cd. Codice privacy;
  5. che informazioni quali l’indirizzo di casa, il codice fiscale o la ripartizione degli assegnatari secondo le fasce ISEE, se non pertinenti rispetto alle finalità perseguite, non devono essere diffuse;
  6. che  per quanto riguarda i titolari di incarichi politici e cariche elettive, sia necessario che il contenuto delle dichiarazioni dei redditi da pubblicare fosse circoscritto alle sole notizie risultanti dal quadro riepilogativo delle dichiarazioni stesse, evitando così la diffusione di dati anche sensibili, come ad esempio la scelta del contribuente sulla destinazione del 5 per mille;
  7. che relativamente ai soggetti “terzi” (coniuge e figli conviventi), estranei cioè all’incarico pubblico, poiché il consenso che deve essere richiesto prima della pubblicazione dei dati reddituali deve essere libero e reso in assenza di condizionamenti, deve conseguentemente essere soppressa la disposizione in base alla quale viene data evidenza al mancato consenso, condizione peraltro nemmeno prevista dalla Legge n. 190 del 2012 recante disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.

4. Constatato

che nessuna delle osservazioni del Garante per la privacy è stata accolta nel DL approvato e che anzi vengono estesi anche ai parenti "non conviventi" (!) gli obblighi contenuti nella bozza del DL presentata al Garante.

5. Constatato

che il DL obbliga di fatto i Consiglieri Comunali a trasformarsi in inquisitori col richiedere e ottenere consensi (o non consensi) ai parenti non avendone alcuna autorità e ad esporre gli stessi, attraverso la pubblicazione di dati anagrafici, a problemi anche seri nella loro vita sociale e lavorativa.

Ritiene perciò

che l'applicazione di tale DL presenti notevoli criticità riguardanti numerosi aspetti giuridici  generali ed in particolare quelli inerenti al diritto alla privacy delle persone terze rispetto ai Consiglieri Comunali.

Decide pertanto

  1. di assumere le osservazioni elencate ai punti, 3, 4, 5;
  2. di dar loro adeguata pubblicità anche sul sito del Comune;
  3. di ricorrere avverso l'applicazione del DL 14.03.2013 n° 33 nelle sedi opportune.
Giuseppina Minotti (Capogruppo della FdS)
Seregno, 25 Settembre 2013
Consiglio Comunale di Seregno
(prov. Monza e Brianza - Italia)