Proposta di ordine del giorno avente per oggetto:

Adesione alla manifestazione nazionale contro la precarietà di “sabato 4 novembre” - Roma.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI SEREGNO

PREMESSO CHE

Il lavoro precario si estende rapidamente in tutti i settori produttivi del Paese. La precarietà del lavoro e delle condizioni di vita segna oggi donne e uomini, occupati e disoccupati, nativi e migranti.

Le donne sono le più colpite dai processi di precarizzazione del lavoro, dallo sgretolamento e dalla privatizzazione dei sistemi pubblici di servizio alla persona. La lotta contro la precarietà è parte della lotta per l'autodeterminazione.

La condizione migrante concentra su di sé tutti gli aspetti della vita precaria, per le lavoratrici, per i lavoratori e per le loro famiglie.

La lotta contro la precarietà oggi si svolge in tutto il mondo, dalla Francia agli Stati Uniti, al Nord come al Sud, e percorre la società, la cultura, la politica con conflitti sempre più diffusi ed estesi. Sabato 4 novembre a Roma si svolgerà la manifestazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori precari, per combattere il lavoro nero e sottopagato, per contrastare la caduta dei salari, la flessibilità selvaggia negli orari, il peggioramento delle condizioni di lavoro.

RITIENE CHE

Per contrastare questo fenomeno degenerativo della società sia necessario che il lavoro a termine torni ad essere solo un’eccezione e debba in ogni caso garantire salari e contributi più alti del lavoro a tempo indeterminato.

Sia necessario sbloccare le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e l'assunzione a tempo indeterminato, con contratto di lavoro pubblico, dei precari che lavorano nei servizi pubblici, nelle pubbliche amministrazioni, nella scuola, nella sanità, nelle università e negli enti di ricerca. Senza un lavoro stabile non vi può essere un servizio pubblico adeguato che garantisca a tutti i diritti di cittadinanza.

Siano indispensabili nuove norme contro le imprese pubbliche e private, che si “smontano”' (tramite appalti, trasferimenti di ramo d'azienda, esternalizzazioni) con il solo scopo di ridurre diritti e salari. Occorra affermare il principio di responsabilità dell’impresa su tutta la filiera del lavoro e riassorbire all'interno delle strutture pubbliche il lavoro esternalizzato che garantisce diritti tutelati dalla Costituzione.

Sia garantita la redistribuzione della ricchezza, per aumentare le retribuzioni e per conquistare la garanzia del reddito e della contribuzione pensionistica in ogni periodo della vita, anche attraverso il ripristino di una pensione pubblica adeguata e sufficiente. La lotta contro la precarietà nel lavoro e nella vita delle persone (e, in primo luogo, delle giovani e dei giovani), impone la necessità di estendere e qualificare la tutela dei diritti sociali per tutte e tutti, nativi e migranti.

Siano estesi a tutti i lavoratori i diritti sindacali, il diritto ad essere reintegrati nel posto di lavoro a seguito di licenziamento senza giusta causa, il diritto di sciopero, il diritto alla rappresentanza sindacale. Siano estesi i diritti di democrazia, di decisione e di partecipazione, a tutti gli aspetti e momenti della vita sociale e lavorativa delle persone, a partire da una legge che garantisca una piena e reale democrazia nei luoghi di lavoro.

Debbano essere messe in discussione le politiche liberiste a livello europeo. In particolare occorra cancellare la direttiva Bolkestein e quella sugli orari di lavoro e contrastare alla radice ogni tentativo di mercificazione dei beni comuni, di privatizzazione dei servizi pubblici, di concorrenza al ribasso tra aree e paesi sui diritti sociali e del lavoro.

Sia nell’interesse di ogni istituzione locale salvaguardare il lavoro e il benessere dei propri cittadini.

DECIDE

Di aderire alla manifestazione del 4 novembre contribuendo secondo le proprie disponibilità finanziarie alle spese di trasporto in autobus o in treno per consentire alle lavoratrici ed ai lavoratori precari della città (o della provincia) di raggiungere la capitale per partecipare all’iniziativa.

Giuseppina Minotti (Capogruppo del PRC); Francesco Mandarano (Consigliere comunale del PRC)
Seregno, 17 ottobre 2006
Consiglio Comunale di Seregno
(prov. Monza e Brianza - Italia)