Manifestazione
del 25 ottobre a Roma
No a questa legge finanziaria
SU LA TESTA!
Chiediamo subito una svolta nella politica economica:
voltiamo pagina, finiamola una volta per tutte con i sacrifici di chi ha
già pagato; operiamo nelle strutture economiche e sociali del Paese
quelle riforme a favore dei lavoratori che per Rifondazione Comunista sono
la stessa ragion d'essere. Vogliamo un governo di progresso e di cambiamento!
Così mettiamo davvero l'Italia al passo con l'Europa: in Francia
la sinistra al Governo ha infatti dato vita ad un programma innovativo
che contempla 350mila nuovi posti di lavoro e la riduzione dell'orario
di lavoro.
Dopo l'imponente risanamento economico operato l'anno
scorso dal Governo con il concorso determinante di Rifondazione Comunista,
è ora di cambiare. Invece il Governo Prodi ha presentato una legge
finanziaria che peggiora le condizioni di vita dei ceti popolari e che
è sostenuta ed applaudita dai cosiddetti "poteri forti" del Paese,
a cominciare dalla Confindustria
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Non è previsto nessun atto legislativo per la riduzione
dell'orario di lavoro a parità di salario, che consentirebbe una
migliore qualità della vita, un minore sfruttamento, nuovi posti
di lavoro, e cioè un più alto livello di civiltà.
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Non c'è nessuna scelta efficace per dare vita subito
a nuovi posti di lavoro nel Mezzogiorno; ci sono invece i consueti sconti
fiscali alle aziende, proprio quando i profitti hanno cominciato fortemente
a risalire, come insegna la Fiat che registra quest'anno un vero e proprio
boom.
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Non c'è nessuna riforma dello Stato sociale che migliori
le tutele e i servizi ai cittadini, anzi si penalizza e si taglia ancora
la sanità, si colpisce la previdenza, si umilia la scuola pubblica.
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Non c'è nessun provvedimento serio contro l'evasione
fiscale e contributiva, che occorre invece colpire subito e con forza,
per trovare nuove risorse che servano a dare lavoro a chi non ce l'ha.
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Si è del tutto ignorata la proposta di Rifondazione
di rilanciare l'Iri attribuendo ad essa compiti di promozione dell'occupazione,
al fine di dare vita a decine di migliaia di posti di lavoro nel campo
della valorizzazione dei beni culturali, dell'ambiente, della riqualificazione
delle grandi aree urbane.
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Viene aumentata l'Iva su una serie di consumi, operando così
di fatto un ulteriore prelievo dai redditi dei ceti popolari; viene innalzata
la ritenuta d'acconto colpendo così quella parte del mondo del lavoro,
prevalentemente giovani e donne, che è costretta a lavorare a tempo
determinato e su commissione.
Invece di dare subito segnali di una grande svolta economica
sociale, il Governo ha proposto scelte meschine e sbagliate: per esempio
il taglio delle pensioni di anzianità, nessuna riduzione dei ticket
sanitari per i meno abbienti, l'umiliazione della scuola pubblica.
Per questi motivi i comunisti hanno deciso di votare contro
questa legge finanziaria iniqua e antipopolare. Su la testa! Rifondazione
Comunista invita i lavoratori, le donne, i giovani, i pensionati, tutte
le organizzazioni sociali, sindacali, del volontariato e della cooperazione
a dar vita ad un grande movimento di lotta per cambiare radicalmente la
Finanziaria ed imporre al Governo, alla Confindustria ed ai grandi potentati
economici e finanziari la svolta economica e sociale di cui il Paese ha
urgente bisogno.
PER IL LAVORO E LA GIUSTIZIA
SOCIALE
TUTTI A ROMA IL 25 OTTOBRE
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE
COMUNISTA