Proposta di mozione avente per oggetto
NO all'introduzione del prestito a pagamento nelle biblioteche pubbliche.
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
Premesso che
- Le biblioteche, tanto per la loro attività principale che per le loro
molteplici attività complementari - organizzazione di gruppi di lettura,
seminari, presentazioni, conferenze, mostre, incontri con gli autori, ecc.
- favoriscono e sostengono al massimo grado l’interesse per la lettura,
fornendo un servizio pubblico essenziale per la più ampia diffusione delle
conoscenze e della cultura soprattutto fra gli strati meno abbienti della
popolazione
- Le biblioteche pubbliche e quelle che appartengono a istituzioni di interesse
collettivo di carattere culturale, scientifico o educativo, operando per
garantire ai cittadini l’accesso libero e senza limiti allo studio,
alla cultura e all’informazione, e quindi permettendo l’accesso
a tutti ad una pluralità di pensieri, idee e opinioni, esercitano una funzione
importantissima nel mantenimento e nello sviluppo di una società democratica
PREMESSO INOLTRE CHE
- Il 16 gennaio 2004 la Commissione Europea ha avviato un procedimento di
infrazione contro Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Lussemburgo e Irlanda
affinché siano modificate le legislazioni e i regolamenti attuativi di questi
paesi che prevedono la gratuità del prestito pubblico effettuato da biblioteche
e altri enti pubblici
CONSTATATO CHE
- La conseguente eventuale introduzione anche in Italia di norme per cui
siano percepiti diritti economici dai prestiti di libri effettuati nelle
biblioteche pubbliche snaturerebbe un presidio fondamentale della libera
circolazione della conoscenza e della cultura
- Costringere
le biblioteche a riservare parte del loro budget al pagamento dei “diritti
di prestito” ricadrebbe sui bilanci delle biblioteche, già in grande
difficoltà per i tagli alla spesa pubblica nel settore, e comporterebbe
di conseguenza la riduzione degli stanziamenti - già insufficienti - per
l’acquisto di libri o per organizzare altri importanti servizi offerti
al cittadino
CONSTATATO INOLTRE CHE
- E’ del tutto priva di fondamento l’affermazione che gli autori
perdono acquirenti per il fatto che i loro libri si possono leggere gratuitamente
nelle biblioteche, dato che quando una biblioteca compera dei libri - per
i quali corrisponde i relativi diritti di autore - li fa conoscere, li promuove
investendo risorse proprie e permette che rimangano in circolazione per anni,
quando nelle librerie sono presenti di solito solo per alcuni mesi, mantenendo
viva la presenza di molti testi e autori che altrimenti diventerebbero di
difficile accesso
Nella prospettiva di assicurare il giusto equilibrio fra gli interessi di
autori ed editori e quelli della società in generale
IMPEGNA LA GIUNTA
- ad intervenire - per quanto di propria competenza - presso le Istituzioni comunitarie al fine di non imporre ai Paesi membri il pagamento del prestito effettuato nelle biblioteche e nelle istituzioni pubbliche e di ricerca, lasciando invariata la possibilità per ogni Stato Membro di esimere determinate istituzioni dal pagamento di questa remunerazione (art. 5 della Direttiva 92/100/CEE sul prestito), come anche previsto dalle normative sul diritto di autore
- a sollecitare il Governo affinché intervenga nella stessa direzione
Gianni Confalonieri (Prc), Giovanni Martina (Prc), Ezio
Locatelli (Prc), Mirko Lombardi (Prc), Maria Chiara Bisogni (Ds), Luciano Pizzetti
(Ds), Pierangelo Ferrari (Ds), Marco Tam (Ds), Giuseppe Benigni (Ds), Paolo Danuvola
(Margherita), Carlo Monguzzi (Verdi), Roberto Biscardini (Sdi)
Milanono, 17 marzo 2004
Consiglio Regionale della Lombardia
Milano - Italia