Norbert Schultze conquistò il cuore dei soldati di tutti gli eserciti impegnati nella seconda guerra mondiale

Scomparso l'autore della musica di Lili Marlene

Hans Leip la scrisse e Lale Andersen la cantò e la rese celebre

Nella quasi generale indifferenza dei media di tutto il mondo è morto il 16 ottobre di quest'anno a Monaco il novantunenne Norbert Schultze, l'autore della musica di "Lili Marlene", un brano capace di conquistare il cuore dei soldati di tutti gli eserciti impegnati nella seconda guerra mondiale. Diffusa quasi per caso il 18 agosto 1941 da Radio Belgrado, la stazione radiofonica messa in piedi dai nazisti nella Jugoslavia occupata, fa il giro del mondo e viene tradotta in quasi tutte le lingue parlate dai paesi in guerra.

Composta nel 1937 da Schultze su un testo pieno di nostalgia scritto tredici anni prima dal poeta Hans Leip mentre stava partendo per il fronte dei Carpazi (prima guerra mondiale), aveva fatto arrabbiare Goebbels, il ministro nazista della propaganda, che la riteneva inadatta per la sua tristezza a mantenere alto il morale della popolazione tedesca e delle truppe al fronte. Malinconica e carica di nostalgia mal si sposava con le velleità belliche del Terzo Reich. La versione diffusa da Radio Belgrado era quella registrata l'anno precedente in Germania dalla canzonettista Lale Andersen e accolta con freddezza dal pubblico tedesco. Proprio il boicottaggio nazista diventa la fortuna del brano. Il destino delle scorte invendute della produzione discografica tedesca era, infatti, quello di alimentare le emittenti radiofoniche nei paesi occupati dai nazisti o di arricchire i pacchi dono per gli ufficiali impegnati al fronte. "Lili Marlene", insieme ad altri dischi invenduti in Germania, era così finita a Radio Belgrado, una delle più potenti stazioni radiofoniche dell'epoca. La voce di Lale Andersen era arrivata ovunque e aveva conquistato il cuore dei soldati di tutte le bandiere. Oggi se n'è andato per sempre il suo autore, ma la sua musica nostalgica e decisamente poco marziale continuerà ad affascinare l'umanità regalando a Schultze un pezzetto di immortalità. Forse per questo gran parte dei media non ha neppure dato la notizia della sua morte.

LILI MARLEN

Melodia: Norbert Schultze, 1937
Testo italiano

Melodie: Norbert Schultze, 1937
Original text: Hans Leip, 1915

Tutte le sere, sotto quel fanal
presso la caserma ti stavo ad aspettar.
Anche stasera aspetterò
e tutto il mondo scorderò.
Con te, Lilì Marleen,
con te, Lilì Marleen.

Tu trombattiere stasera non suonar
una volta ancora la voglio salutar.
Addio piccina dolce amor,
ti porterò sempre in cuor
con me, Lilì Marleen,
con te, Lilì Marleen.

Dammi una rosa da tener sul cuor
legala col filo dei tuoi capelli d'or.
Forse domani piangerai
ma dopo tu sorriderai.
A chi, Lilì Marleen,
a chi, Lilì Marleen.

Quando nel fango debbo camminar
sotto il mio fardello mi sento vacillar.
Che cosa mai sarà di me?
Ma poi sorrido e penso a te.
A chi, Lilì Marleen,
a chi, Lilì Marleen.

Se chiudo gli occhi il viso tuo m' appar
come quella volta nel cerchio del fanal.
Tutte le notti sogno allor
di ritornar, di riposar.
Con te, Lilì Marleen,
con te, Lilì Marleen.

Vor der Kaserne bei dem großen Tor
Stand eine Lanterne und steht sie noch davor
So wollen wir uns wieder seh'n
Bei der Lanterne wollen wir steh'n
Wie einst Lili Marlen',
Wie einst Lili Marlen'.

Unsere beide Schatten sah'n wie einer aus
Daß wir so lieb uns hatten, das sah gleich man daraus
Und alle Leute soll'n es seh'n
Wenn wir bei der Laterne steh'n
Wie einst Lili Marlen',
Wie einst Lili Marlen'.

Schon rief der Posten, sie blasen Zapfenstreich
Es kann drei Tage kosten, Kam'rad, ich komm so gleich
Da sagten wir auf Wiedersehen
Wie gerne wollt ich mit dir geh'n
Mit dir Lili Marlen',
Mit dir Lili Marlen'.

Deine Schritte kennt sie, Deinen zieren Gang
Alle abend brennt sie, doch mich vergaß sie lang
Und sollten mir ein Leids gescheh'n
Wer wird bei der Lanterne stehen
Mit dir Lili Marlen',
Mit dir Lili Marlen'.

Aus dem stillen Raume, aus der Erden Grund
Küßt mich wie im Traume dein verliebter Mund
Wenn sich die späten Nebel drehn
Werd' ich bei der Lanterne steh'n
Wie einst Lili Marlen',
Wie einst Lili Marlen'.

Romeo Cerri
Seregno, 16 novembre 2002