Una potenza di 15mila megawatt per un valore di 8,3 miliardi di euro

Cosa ha ceduto l'Enel

Il mercato dell'energia e delle multiutility si è aperto formalmente con la privatizzazione dell'Enel, con la sua segmentazione in produzione, trasporto, distribuzione e commercializzazione di elettricità, e con la costituzione di tre Genco a cui sono state "assegnate" le centrali che l'Enel aveva deciso di "dismettere". Ne sono nati tre "spezzoni" di varia potenza e grandezza, raggruppati nelle società Elettrogen, Eurogen e Interpower. Le tre Genco sono state messe sul mercato in tempi e a prezzi diversi, con il meccanismo delle gare a cui hanno partecipati dagli iniziali 25 concorrenti per la prima gara, ai 4 concorrenti finali per l'ultima. La prima Genco ad andarsene è stata Elettrogen, con 1.630 dipendenti e per 5.438 megawatt di potenza. Se l'è accaparrata il 20 settembre 2001 il consorzio guidato dal primo provider energetico spagnolo Endesa che, assieme a Banco Santander e Central Hispano (Bsch) e all'ex azienda municipalizzata Asm di Brescia, ha pagato 2,63 miliardi di euro. La seconda e la più grande Eurogen, con 2.000 dipendenti e 7.008 megawatt di potenza, è stata ceduta il 17 marzo 2002, per 3,7 miliardi di euro, al consorzio Edipower guidato da Italenergia, società costituita dalla famiglia Agnelli, dalla francese Edf e dal finanziere polacco Romain Zalewsky, e che detiene anche il controllo di gas e idrocarburi di Edison-Sondel. La terza e più piccola Genco è Interpower, con una potenza di 2.611 megawatt. E' andata meno di un mese fa, per 874 milioni di euro, alla cordata formata dalla prima compagnia belga di elettricità Electrabel, dall'ex municipalizzata di Roma Acea e da Energia, società di Carlo De Benedetti aggregata all'austriaca ElektroVerbund. Si è completato in questo modo il processo di dismissione delle centrali elettriche dell'Enel per una potenza erogata di 15.057 megawatt e con un incasso complessivo di 8, 214 miliardi di euro, pari a 15.905 miliardi di vecchie lire.

Gemma Contin
Roma, 3 dicembre 2002
da "Liberazione"