La lunga corsa della famiglia Agnelli dalla produzione di auto alle multiutility

Chi controlla Italenergia

Il gruppo che fa capo agli Agnelli si articola nella "cassaforte" di famiglia "Giovanni Agnelli Sapa" e in due finanziarie: la "Ifi" (partecipazioni in Fiat, Iveco, Cnh, Exxor, Teksid, Magneti Marelli, Comau, Fiat Avio, Business Solutions, SanPaolo-Imi, Toro assicurazioni, Juventus, La Stampa, Publikompass), e la "Ifil" (partecipazioni in Rinascente, Wiggings, Appleton, Worms, Alpitour, ClubMed, Sifalberghi, SanPaolo-Imi, Atlanet, CiaoWeb). Il gruppo che, come è noto, si sta "liberando" delle attività industriali legate all'auto, ha acquisito il controllo di Montedison attraverso Italenergia, la "newco" costituita in partnership con la società pubblica francese Edf, a cui il gruppo torinese partecipa attraverso Business Solutions che ne ha il 21,11 e Fiat Avio che possiede il 25,06, per una partecipazione complessiva del 46,17% del capitale ordinario. Italenergia, da ieri quotata in Borsa, ha acquisito il 52,769% di Montedison lanciando poi un'Opa totalitaria sulla holding che controlla a sua volta due società energetiche: Edison, con il 61,47 e Sondel, con il 98,11%. In questo modo è diventata seconda in Italia dopo l'Enel nella produzione e nella commercializzazione di elettricità, e seconda dopo l'Eni anche nel gas naturale e negli idrocarburi. Gli altri soci di Italenergia sono Electricité de France, gigante elettrico pubblico d'Oltralpe che partecipa con il 2% del capitale ordinario e il 100% di azioni privilegiate; Romain Zalewsky che possiede il 23,92; le tre banche "salvatrici" SanPaolo-Imi che ne ha il 9,34, Intesa-Bci con il 7,16, Capitalia-Banca di Roma che copre il restante 11,41%.

Gemma Contin
Roma, 3 dicembre 2002
da "Liberazione"