Banca Etica in Brianza

Il risparmiatore decide la destinazione dei soldi

Parla Fabio Silva, di Seregno, della Cooperativa Editoriale Etica

 

E’ una rivoluzione silenziosa che si basa su tante “buone” azioni. Le azioni della Banca Etica, una bella e positiva anomalia in un sistema creditizio che, ovviamente, è condizionato dalla feroce necessità di accumulare utili e macinare profitti. Anche Banca Etica, comunque, può presentare dei conti in nero: ha infatti chiuso il bilancio 2002 con 150.000 euro di utile. Al momento, però, non viene distribuito alcun dividendo agli azionisti.

Perché la Banca Etica si basa su tutta un’altra filosofia.

“I nostri obiettivi — precisa il consigliere d’amministrazione Fabio Silva, 45 anni, nato a Seregno, ex segretario Cisl Brianza, presidente della Cooperativa Editoriale Etica — sono sostanzialmente due: tentare di finanziare i soggetti deboli o non bancabili. Quelli, cioè, che non di spongono di garanzie tali da convincere le banche. Poi, vogliamo permettere ai risparmiatori di decidere la destinazione dei propri soldi”.

Un’eccezione in un’economia dominata dalla globalizzazione e, sempre più spesso, condizionata dagli interessi di pochissimi a svantaggio del bene collettivo. Banca Etica si interessa così di cooperazione sociale a livello nazionale e internazionale, di associazionismo, di difesa e tutela dell’ambiente. Sostiene programmi a favore dell’agricoltura biologica e dello sviluppo eco sostenibile. Interviene per aiutare le fasce più deboli ed emarginate della popolazione. Ma ha anche in testa l’ambiziosa idea di creare una Banca Centrale Europea Etica. Banca Etica, comunque, offre i servizi al pari di un normale istituto di credito, come il conto corrente, il bancomat e la carta di credito. Non offre invece la possibilità di emettere assegni. Ma rende partecipi di un progetto che ha in mente un’economia decisamente alternativa, più attenta ai bisogni delle persone e non succube dei voleri di un mercato dispotico e schizofrenico. Nel continuo rispetto di una solidarietà efficace e operativa.

“Di fronte a 9 “vecchie” lire raccolte al Sud - aggiunge Silva - 14 tornano al Sud sotto forma di prestiti. Il nostro è un meccanismo di solidarietà non pelosa, ma economica.

Sergio Gianni
Monza. 31 maggio 2003
da "Il Cittadino"