Legge Finanziaria 2004

Finanziaria per decreto

Scempi, bugie e inganni di una politica senza qualità

STIPENDI
Riscossi in lire, prezzi pagati in euro

Sono orami alcuni anni che, grazie alla fallimentare (per i lavoratori) politica della concertazione e all'imbroglio di Stato chiamato "inflazione programmata", salari e pensioni perdono costantemente potere di acquisto. Non è una notizia tratta da chi sa quale fonte sovversiva, basta leggere i dati della Banca d'Italia (dati del 2002): le retribuzioni reali nette sono diminuite in 10 anni del 7,6%. Al contrario la produttività è cresciuta (nell'industria, nel solo periodo 1996 - 2002 di ben il 7,5 %).

Inflazione reale e programmataI medesimi dati sulla povertà prodotti dall'ISTAT, anche se contraddittoriamente lo dimostrano. Dicono che diminuisce, anche se di poco (l'1%), la povertà relativa. Abbassandosi il livello dei consumi, diminuisce la percentuale di chi sta sotto la media. Un paradosso: ci sono meno poveri relativi perché tutti siamo sostanzialmente più poveri.

Nell'anno in corso le cose non sono andate meglio. Basta questo dato: l'inflazione programmata dal governo era l'1,4%, in realtà viaggiamo al doppio, un'altra batosta per i redditi popolari. Non basta, nel DPEF si prevede per il 2004, un'inflazione programmata dell' 1,7%: un altro imbroglio.

IL PAESE
Ridotto sul lastrico

Tassi di crescita del PIL 1999-2003Siamo alla recessione economica. Il governo ha sbagliato tutte le previsioni: crolla la produzione, è fermo il Prodotto Interno Lordo, l'unico indice che galoppa è quello dell'inflazione che è oltre il doppio di quanto il governo aveva previsto.

Ormai, la natura strutturale della crisi economica italiana non può sfuggire a nessuno.

Il black out dell'energia elettrica è la metafora del buio in cui le classi dirigenti della politica e dell'economia stanno trascinando il Paese.

PENSIONI
Contro gli anziani, contro i giovani

Questo governo è contro i giovani e i pensionati. Ai primi promette solo precarietà attraverso l'estremizzazione della flessibilità e con la cancellazione di qualsiasi diritto del lavoro.

Con le misure proposte in materia previdenziale, anche la vecchiaia diviene un futuro ancora più incerto e pieno di incognite.

Con la delega in materia pensionistica il governo:

Intanto, per fare cassa, il governo si rivale sui lavoratori esposti all'amianto. Con un semplice ritocco del coefficiente di moltiplicazione degli anni di esposizione, si allontana per questi lavoratori il diritto di andare in pensione.

Altro che le bugie dette in televisione dal Presidente del Consiglio sul fatto che non si toccano le condizioni dei pensionati!  

STATO SOCIALE
La bugia che in Italia si spende troppo

Non è vero che la spesa previdenziale in Italia è fuori controllo o superiore alla media dei principali Paesi europei, contemporaneamente è, invece, vero che la spesa sociale in Italia è inferiore alla media europea.

Spese per l'assistenza (maternità, disoccupazione, handicap, edilizia popolare)

I dati sono tratti dal dossier di Sbilanciamoci su dati Eurostat

BENI PUBBLICI
Patrimonio in svendita

Quella espressione significa: vendi e riaffitta. In pratica, vuol dire che lo Stato venderà tutti gli uffici pubblici (Ministeri e altro) per poi riprenderli in affitto. Il meccanismo è sempre il solito delle "cartolarizzazioni". Il governo campa sugli anticipi di cassa e poi, qualcun altro in futuro pagherà. Infatti, in cambio di un incasso previsto di circa 2 miliardi di euro, si dovrà d'ora in poi pagare un affitto, quindi si avrà un'uscita costante per il futuro. Il governo fa come il contadino che vende la propria gallina al mercato: qualcosa incassa ma dopo quel contadino dovrà andare tutti i giorni a comprare le uova.

E' come se lo Stato mettesse una gigantesca ipoteca sulle proprie case. Le conseguenze le pagheranno le generazioni future.

CONDONO EDILIZIO
Uno sfegio all'ambiente, un favore agli speculatori

Non hanno neanche avuto il coraggio di chiamarlo con il proprio nome "condono edilizio di tutti gli abusi, anche nelle aree demaniali e nel patrimonio indisponibile dello Stato". Infatti, l'articolo 32 del decreto legge, che, in realtà è la vera finanziaria del governo, recita: "Misure per la riqualificazione urbanistica, ambientale e paesaggistica…". Si vergognano anche loro dello sfregio che vogliono fare all'ambiente e al territorio.

Come per le pensioni, il condono edilizio è la maledizione del governo Berlusconi. Già nel 1994, infatti, proprio Berlusconi varò il condono, dicendo che sarebbe stato l'ultimo e che da quel momento tutti gli abusi non sarebbero più stati permessi.

Con il condono edilizio il governo invade le competenze di Regioni e Comuni sulla pianificazione del territorio e scarica su di loro i costi futuri di questa operazione dissennata.

Infatti, in cambio di un'entrata presunta di 3 miliardi di euro per lo Stato, gli enti locali, dopo le sanatorie, spenderanno molto di più per i costi di urbanizzazione.

Nel precedente condono del 1994, a fronte di un incasso di quasi 4 miliardi di euro, i costi complessivi sostenuti dai comuni negli anni successivi per le opere di urbanizzazione sono ammontati a quasi 9 miliardi di euro.

La cosa ancora più grave è l'effetto annuncio. Con l'annuncio del condono, l'abusivismo ha avuto un'impennata e il messaggio che viene dato per il futuro è altrettanto inquietante: continuate così, tanto poi arriverà un'altra sanatoria. Si favoriscono, così, i furbi e la speculazione.

C'è ancora di peggio, per la prima volta sarà possibile sanare gli abusi nelle aree demaniali: edifici costruiti sulle spiagge e lungo le coste potranno essere sanati.

E poi… i vari ministri saranno pronti a piangere sulle vittime dei cosiddetti "disastri naturali" che in realtà sono causati dal dissesto del territorio provocato dalla speculazione e da chi aveva il dovere di controllare e ha chiuso un occhio.

Con il condono, il governo fa ancora meglio: gli occhi li chiude tutti e due. 

FISCO
Chi ci guadagna sono sempre i soliti

Questa passerà alla storia come il governo delle sanatorie e dei condoni per le imprese, la speculazione finanziaria e i grandi patrimoni.

E' un governo letteralmente criminogeno, ovvero che incentiva, in campo patrimoniale, i comportamenti irregolari e le vere e proprie violazioni delle leggi in materia.

Basta mettere in fila, i principali provvedimenti in questo campo presi dal governo Berlusconi:

Oggi si aggiunge il cosiddetto "concordato preventivo". Ovvero, in tal modo, chi aderirà a questa misura sarà sicuro che, nei prossimi due anni, non avrà controlli e, addirittura, potrà non emettere più gli scontrini fiscali.

Se il messaggio è che "i furbi" sono premiati e a non pagare ci si guadagna, perché tanto poi si potrà sanare a prezzi stracciati, ci si può meravigliare che le entrate fiscali ordinarie siano crollate nel 2003 di oltre 17 miliardi di euro (dati DPEF)?

E' uno scandalo: gli unici che non possono sfuggire al fisco e pagano sicuramente le tasse fino all'ultima lira sono i lavoratori e i pensionati!

Intanto, l'Italia rimane la maglia nera in Europa per l'evasione e l'elusione fiscale: oltre il 17% del Prodotto Interno Lordo è sottratto al fisco( contro una oscillazione che va dal 5 al 10% negli altri Paesi europei), una voragine che basterebbe raschiare un po' alla volta per avere risorse che bastano per decine di finanziarie future.

REGIONI
Una scure sugli enti locali

Tra le tante bugie del governo Belrusconi, una di quelle più smaccate è quella di essere un governo che vuole favorire il conferimento di competenze e poteri alle Regioni e agli Enti locali.

In realtà, è proprio sulle Regioni e gli Enti locali che si abbatte la scure del governo.

Il governo compie questa operazione sia scaricando sugli enti locali i costi delle proprie scellerate scelte di fare cassa (vedi il caso del condono edilizio), sia tagliando i finanziamenti: mancato adeguamento dei trasferimenti all'inflazione, riduzione dei fondi per investimenti, mancato rinnovo degli stanziamenti per i piccoli comuni, tagli dei trasferimenti anche per le spese sociali già destinate da precedenti provvedimenti (come per il caso clamoroso per il fondo sociale per il sostegno all'affitto per le famiglie meno abbienti).

Agli enti locali, mancheranno sostanzialmente risorse per almeno 1 miliardo e 800 mila euro.

Le Regioni, infine, denunciano, che per la spesa sanitaria sostenuta mancano all'appello 5000 miliardi di euro.

A tutto ciò si aggiungono, il blocco delle assunzioni e la riduzione del personale della pubblica amministrazione.

Il tutto rende chiaro un quadro drammatico per la sostenibilità della spesa per i servizi e per la spesa sociale che sempre più ricadono nelle competenze delle Regioni e degli Enti locali.

Alla fine a pagare saranno sempre i cittadini per l'aumento delle tariffe o con la diminuzione delle prestazioni pubbliche (dovendo, quindi, ricorrere al mercato privato).

L'ipocrisia di questo governo è senza limiti: in cambio di entrate immediate da bruciare nel calderone del debito pubblico dissipa il patrimonio pubblico, con i suoi provvedimenti incentiva i comportamenti di chi evade ed elude il fisco, scarica sulle Regioni e gli Enti locali i costi delle misure immorali per fare cassa (il condono edilizio) e nel contempo taglia le risorse per i trasferimenti per la spesa sanitaria e quella sociale. 

PRC - Nazionale
Roma, 24 ottobre 2003
da "Liberazione"