Una buona notizia

“Il Giornale” del Berluska condannato a risarcire 450 sindacalisti Cgil

“Il Giornale” aveva organizzato una campagna di stampa definendoli titolari di “doppie pensioni”

Il Tribunale di Monza - sezione distaccata di Desio - ha condannato, con 20 sentenze, l’editore, il direttore Maurizio Belpietro, nonché alcuni giornalisti de Il Giornale, al risarcimento dei danni a favore di oltre 450 sindacalisti della Cgil nazionale, della Camera del lavoro di Milano e della Fiom.

I fatti si riferiscono all’estate 2002, quando, per oltre un mese, Il Giornale ha pubblicato una serie di articoli in cui erano definiti come titolari di “doppie pensioni”, e quindi “privilegiati”, sindacalisti e dirigenti sindacali.

Nei giorni scorsi, il 16 dicembre 2005, i rappresentanti della Cgil e de Il Giornale hanno sottoscritto un accordo transattivo relativo alle vertenze legali promosse da sindacalisti della Cgil, difesi dagli avvocati della confederazione, dopo la campagna scandalistica falsa e denigratoria portata avanti dallo stesso quotidiano, vertenze che in sede civile e in primo grado hanno avuto tutte esito positivo per i sindacalisti coinvolti.

L’accordo transattivo prevede: la pubblicazione su il Giornale, per due volte e a distanza di 20 giorni, di un comunicato di riparazione comprensivo del dispositivo di condanna delle sentenze;il riconoscimento del danno per una somma complessivamente congrua; la rifusione delle spese legali così come previsto dalle sentenze.

“Le somme previste per il risarcimento del danno - affermano in una nota congiunta Paolo Nerozzi, segretario confederale Cgil e Giovanni Naccari dell’Ufficio giuridico Cgil, saranno devolute dalle rispettive organizzazioni di appartenenza dei sindacalisti agli enti morali dalle stesse individuate, così come previsto dalla Confederazione fin dall’inizio delle vertenze in questione. Si evidenzia infine la piena riuscita della reazione politica e giudiziaria della nostra organizzazione che vede in tempi rapidi il riconoscimento delle proprie ragioni, rispetto al prosieguo delle vertenze nei successivi gradi di giudizio, dai tempi lunghi e dagli esiti comunque incerti”.


Scheda

Gli articoli pubblicati erano: «Pensione aumentata per legge a Cofferati» (titolo del 13.8.2002, sulla prima pagina); «Pensioni, migliaia i sindacalisti privilegiati» (titolo del 15.8.2002); «La doppia pensione per legge spetta anche al distaccato» (titolo del 18. 8.2002); «Doppie pensioni sindacali, l'Inps secreta i nomi» (titolo del 20.8.2002); «Pensioni doppie per 1.400 sindacalisti» (titolo del 21.8.2002); «Pensioni doppie, sindacalisti esclusi in rivolta» (titolo del 22.8.2002); «Regali confederali» (titolo del 24.8.2002); «Polo chiede a Cgil, Cisl e Uil di rompere il lungo silenzio» (titolo del 25.8.2002); «Doppia pensione, privilegio per altri 2.700» (titolo del 26.8.2002); «Pensioni doppie: l'Inps non tira fuori i nomi» (titolo del 27.8.2002); «Doppie pensioni, una leggina made in Cgil» (titolo dell'1.9.2002), «I guardiani del privilegio» (titolo del 3.9.2002); «La Cgil vuole insabbiare le liste dei privilegiati» (titolo del 5.9.2002).

In tali articoli si parlava tra l'altro di: «decreto salvapensione dei sindacalisti: una marchetta»: «pensioni fantasma»; «pensioni, migliaia i sindacalisti privilegiati»; «migliaia di sindacalisti si aumentano la pensione»; «doppia pensione solo alla nomenklatura confederale»; «regali confederali»; «i vertici del sindacato si sono tartufescamente aumentati le pensioni in modo da non farlo sapere a nessuno»; «taccheggio di denaro pubblico».

I nominativi dei singoli sindacalisti e dirigenti sindacali, con i dati atti a renderne univoca l'identificazione e conosciuta la organizzazione sindacale di appartenenza, venivano poi pubblicati in appositi elenchi, esplicitamente definiti come elenchi di «titolari di doppie pensioni», di «privilegiati» e di «guardiani dei privilegi».

Molti di questi sindacalisti hanno promosso azioni civili e penali per il risarcimento dei danni.

L'editore, il direttore Maurizio Belpietro, nonché alcuni giornalisti de il Giornale sono stati condannati da n. 20 sentenze del Tribunale di Monza, sezione distaccata di Desio, al risarcimento dei danni a favore di oltre 450 sindacalisti della Cgil nonché della Cgil Nazionale, della Camera del Lavoro di Milano e della Fiom.

Testo del dispositivo della sentenza n. 225 del 2005

Il Tribunale di Monza, sezione di Desio, definitivamente pronunciando, ogni contraria domanda ad eccezione rigettata, così provvede:

  1. dichiara lesiva dell'onore e della reputazione dei Sig. ri Cofferati Sergio e Guglielmo Epifani e della Cgil - Confederazione Generale Italiana del Lavoro - la campagna stampa condotta dai Sig.ri Pierangelo Maurizio, Emanuela Fontana, Giordano Bruno Guerri sul quotidiano il Giornale dal 13.8.2002 al 17.9.2002 e per l'effetto;
  2. condanna i Sig.ri... (omissis)... Maurizio Belpietro e la Società Europea di Edizioni Spa in solido tra loro al pagamento in favore di ciascun attore della somma di euro 33.000,00, oltre interessi legali del 16.3.2005 al saldo; ... (omissis)...
  3. ordina ai convenuti condannati di far pubblicare a proprie spese un estratto della presente sentenza, composto dall'epigrafe e dal dispositivo, nei quotidiani Il Sole 24 Ore e La Repubblica per due volte consecutive, ad intervallo di dieci giorni l'una dall'altra entro e non oltre il termine di mesi due dall'avvenuta notifica della sentenza; con la pubblicazione del dispositivo di tale sentenza le parti convengono deve ritenersi esaurito l'ordine di pubblicazione ivi conte nuto.
CGIL
Desio, 29 dicembre 2005
www.cgil.it