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Un altro infortunio mortale sul lavoro a Seregno, ancora nell'edilizia.
Sulla vicenda il senatore Gianni Confalonieri ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Sono profondamente costernato e amareggiato di fronte all’ennesimo incidente mortale in un cantiere, verificatosi a Seregno.
E’ intollerabile che ancora oggi, nonostante le tecnologie a disposizione e nonostante normative finalizzate a contrastare seriamente il problema, comprese le ultime che abbiamo approvato nei mesi scorsi in Senato, sui luoghi di lavoro si continui a morire.
La voragine sta in un combinato disposto tra scarsa applicazione delle leggi, controlli insufficienti, limitati investimenti sulla prevenzione e una cultura della sicurezza che purtroppo rimane molto al di sotto delle necessità.
E così ci troviamo con numeri che fanno rabbrividire: oltre 200 vittime in Lombardia nel 2006 e più di 158 mila casi di infortunio registrati in un anno. Un bilancio tragico che va di pari passo con l’aumento della precarietà e del lavoro irregolare e con la diminuzione delle tutele e che coinvolge pesantemente la Brianza, dove già otto persone sono morte dall’inizio del 2007.
Mi pare quindi necessario e anche urgente che tutte le istituzioni, dal Governo nazionale, alle amministrazioni locali, alle parti sociali, si impegnino a formalizzare uno strumento di monitoraggio costante della sicurezza nei luoghi di lavoro sul nostro territorio”.
Ricordiamo i fatti (da un articolo di Mario Galimberti su “Il Giorno” del 14/09/2007):