Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, otto operai vengono coinvolti in un drammatico incidente. Sette di questi operai moriranno. Il 13 ottobre 2008, il procuratore Raffaele Guariniello chiede il rinvio a giudizio per omicidio volontario con dolo eventuale per Harald Espenhahn, amministratore delegato della ThyssenKrupp.
L’accusa è di omicidio colposo per altri cinque manager della multinazionale tedesca. Per tutti, l’accusa è di omissione delle cautele antinfortunistiche.
“Riteniamo che il reato sia stato commesso nell’interesse e a vantaggio della società”, ha spiegato Guariniello, aggiungendo che “l’indagine ha permesso di rilevare che questo infortunio mortale non è il risultato di una scelta individuale ma di una politica aziendale”. Una tesi pienamente condivisa dai sindacati, che sono stati ammessi come parte civile insieme a Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino, 46 lavoratori e l’associazione Medicina Democratica.
La prossima udienza sarà il 15 gennaio 2009 in Corte d’Assise, dove per la prima volta approda un processo per “morti bianche”.
Per la prima volta, i nomi di queste vittime potranno essere associati a quelli dei colpevoli.
A seguito di questa tragedia, come prima iniziativa, il Consiglio Comunale di Torino ha organizzato la mostra fotografica sulla tragedia della Thyssenkrupp “Chi muore al lavoro” con il patrocinio dalla Presidenza della Repubblica,
La mostra si compone di 75 fotografie, selezionate tra le migliaia inviate da fotografi professionisti, fotoamatori, familiari, amici e colleghi di lavoro delle vittime, cittadini comuni.
Sono parte integrante della mostra l’opera video “Come l’acciaio” dei fratelli De Serio e i filmati “Morire di lavoro”, appositamente realizzati dalla RAI di Torino e dal TG3 Piemonte.
Nel corso del mese di gennaio 2009, i circoli di Rifondazione Comunista della Brianza ripropongono questa mostra nel nostro territorio (Merate, Bernaregggio, Cornate , Agliate, Carnate) accompagnandola ad iniziative di denuncia riflessione e dibattito.
Nei locali in cui sarà esposta la mostra, si potranno acquistare il catalogo fotografico e il DVD dell’opera video “Come l’acciaio”.
Il ricavato andrà al Fondo per le vittime del lavoro istituito dal Comune di Torino.
Esposizione mostra: sabato 10 Gennaio - domenica 11 gennaio 2009 ore 10-19
DOMENICA 11 gennaio 2009 ore 15.00
Proiezione del film ‘LA FABBRICA DEI TEDESCHI’ di M. Calopresti.
Introduce JURIJ RAZZA - critico cinematografico.
Al termine della proiezione ne parliamo con: Nicola NICOLOSI - Segreteria Nazionale CGIL e le R.S.U. delle aziende del Meratese.
Esposizione mostra: da mercoledì 14 a venerdì 16 gennaio ore 21- 23
sabato 17 gennaio ore 10 - 18
MERCOLEDÌ 14 gennaio ore 21.00 apertura mostra.
La COMPAGNIA DEGLI STRACCI legge:
‘GLI OPERAI DI TORINO DIVENTATI INVISIBILIa’ di E.Mauro -‘La repubblica’
Interviene: Michele GIANDINOTO Segreteria CGIL Monza e Brianza
Esposizione mostra: domenica 18 - lunedi 19 gennaio ore 17-22
martedì 20 - mercoledi 21 gennaio ore 10-12 20-22
DOMENICA 18 gennaio 2009 ore 18.00 apertura mostra.
L’attrice Lilli VALCEPINA legge
‘GLI OPERAI DI TORINO DIVENTATI INVISIBILI’di E.Mauro - ‘La repubblica’
Interviene: Bruno CASATI Assessore Lavoro e Sicurezza Provincia di Milano.
Esposizione mostra: venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 gennaio 2009
Orari di esposizione: ore 10.00-13.00 15.00-17.00
Esposizione mostra: venerdì 30 gennaio 2009 ore 14-19
sabato 31 e domenica 1 febbraio ore 10-12 e 14-19
SABATO 31 gennaio 2009 ore 21.00
Incontro pubblico: LAVORARE PER VIVERE, NON PER MORIRE.
Intervengono:
Città di Torino, Consiglio Comunale | Rivista del Consiglio Comunale di Torino | Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana |