Congresso della CGIL

Per un sindacato di classe

Il PRC deve prendere posizione e stare con chi anima le lotte in tutto il paese,contro i contratti separati, per la difesa degli stabilimenti rifiutando come la Fiom compromessi contrattuali che ripropongono i contenuti dell'accordo separato.

Nei prossimi giorni inizieranno i Congressi della CGIL nei luoghi di lavoro e nelle leghe dei pensionati. Nella CGIL si confronteranno idee, proposte e progetti molto differenti fra di loro ed i risultati di questa partecipazione, discussione e scelte segneranno per un periodo non certo breve i destini non solo della più grande organizzazione sindacale italiana ma, soprattutto, dell’intera classe lavoratrice, di milioni di pensionati e disoccupati, dell’intera società e del Paese.

Per questo noi, lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, disoccupati e disoccupate, precari e precarie, dirigenti sindacali iscritti sia alla CGIL sia al PRC, nello schierarci con il documento che ha fra i suoi firmatari i segretari generali dei metalmeccanici, della funzione pubblica e di altre importanti categorie e strutture territoriali della CGIL, chiediamo al nostro Partito di non rimanere indifferente ed equidistante rispetto al confronto, alla lotta politica che vi è nella CGIL. Il partito deve stare per coerenza con chi anima le lotte in tutto il paese,contro i contratti separati,per la difesa degli stabilimenti rifiutando come la Fiom compromessi contrattuali che ripropongono i contenuti dell'accordo separato.

Non è in discussione l’autonomia del sindacato, ma in questa fase ove si prendono le decisioni da parte degli iscritti e delle iscritte è altrettanto importante l’autonomia del Partito nel saper orientare i propri iscritti.

Rimanere indifferenti, invece, significherebbe lasciare nell’isolamento politico decine di migliaia di iscritti alla CGIL che parteciperanno ai congressi di base della CGIL.

Così come per le alleanze politiche quello che ci contraddistingue sono e saranno i contenuti programmatici, anche per la costruzione di rapporti e interlocuzioni sociali deve valere il medesimo metodo.

Un orientamento del Partito in questa direzione favorirebbe senza dubbio una ripresa dei rapporti fra il nostro Partito e settori decisivi che a sinistra e nel movimento sindacale conducono e condurranno le lotte per la difesa e il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita e che vedono nel PRC un interlocutore indispensabile e decisivo nella battaglia per la difesa della pace, della democrazia, della crescita di un movimento di lotta per la costruzione dell’alternativa anticapitalista nel nostro Paese.

Walter Tanzi, Ortelli Fausto, Enzo Jorfida, Bruna Pronzato, Lavecchia Francesco, Simone Pulici, Danilo Cernari, Andreina Muretti, Luigi Signorile, Carlo Busca, Rolando Marrandino, Marco Verga, Dino Mensi, Arturo Geromini, Marco Dal Toso, Dafne Iriti, Luciano Barraco, Giuseppe Iriti, Aurelio Crippa, Jolanda Mei, Sandra Mantovani, Elio Della Frera, Ivan Xamo, Luigi Del Cont, Alfredo Novarini, Michele Tedesco, Graziella Soresini, Achille Zasso, Valerio Tradardi, Gian Carlo Bandinelli, Giuseppe Abba, Giacomo Feltrin, Francesco Cacioppo, Dina Cenderelli, Elisa Milanato, Alain Perretto, Renato Comelli, Carlo Amodeo, Luciano Accalai, Maria Carbone, Jone Bagnoli, Alberto Larghi, Enzo Mambretti, Maria Antonia Agostino, Giuseppe Ferricchio, Achille Pelucchetti, Guzzi Antonio, PierFranco Arrigoni, Francesco Vaia, Paola Reina, Roberto Cocevari, Antonio Lama, Giuseppina Bertoli, Walter Polionato
Walter Tanzi, Ortelli Fausto, Enzo Jorfida e altri
Milano, 26 novembre 2009