Sciopero dei metalmeccanici del 28 gennaio 2011

Solidarietà alla FIOM

Se le varie categorie della CGIL e le singole rappresentanze aziendali aderiranno allo sciopero della FIOM, se l’impegno di noi studenti porterà a un risultato significativo di unità delle nostre lotte, di fronte a un paese bloccato, a un dissenso esteso, a una solidarietà diffusa, il potere economico e politico non potrà più ignorare le nostre rivendicazioni.

Gli studenti di Monza hanno garantito in questi ultimi mesi, sul territorio della nostra città, un presidio permanente in difesa della scuola e dell’università pubblica: manifestazioni, lezioni in piazza, assemblee.

In tutta Italia universitari e medi hanno preso una forte posizione per difendere il proprio diritto alla cultura ma non solo. Questo movimento non è un’onda. Non sono manifestazioni stagionali, non sono ricorrenze studentesche. Abbiamo posto davanti agli occhi di questo paese e di chi lo governa tutta l’inquietudine di noi giovani riguardo al nostro futuro, condannato alla precarietà, nella conoscenza, nel lavoro, nella vita.

Questo sforzo in difesa della nostra dignità è stato totalmente ignorato e inascoltato dall’arroganza del potere. Il 22 dicembre, giorno dell’approvazione della riforma dell’Università , abbiamo assistito alla separazione di due mondi.

Nelle vie della città, nelle periferie questi enormi cortei degli studenti accolti, come in trionfo, dalla gente affacciata alle finestre, persino dagli stessi automobilisti  che ne venivano bloccati. Poi, al di là dei blindati, i palazzi del potere “abbandonati alla solitudine della loro miseria”, per citare i comunicati degli studenti romani. Oggi vediamo questa stessa divisione quando sentiamo imprenditori, politici incoscienti e sindacalisti asserviti che predicano la svendita dei diritti in cambio  del posto di lavoro, in nome della produttività, di una competizione fatta a scapito dei diritti e delle condizioni di lavoro, invece che fondata sullo sviluppo e sulla ricerca.

Poi, d’altra parte, il coraggioso NO dei lavoratori.

A Mirafiori chi sperava nella via del ricatto per ottenere un plebiscito a favore del contratto separato, chi pensava di essere forte e di non dover fronteggiare nessuno, che voleva escludere le rappresentanze del dissenso per ignorarlo ancora una volta, si è scontrato col coraggio degli operai di Mirafiori che, se non fosse stato per il voto delle gerarchie aziendali, avrebbe portato alla vittoria del NO!

Noi studenti, coi ricercatori e i precari, fino ad oggi abbiamo lottato contro quegli stratagemmi (contratti a termine, contratti atipici, partite IVA) che nell’ultimo decennio sono stati adottati per aggirare le garanzie e i diritti conquistati dai lavoratori in decenni di lotte, condannandoci a un futuro incerto.

Con Pomigliano prima e Mirafiori poi si sancisce da parte del mondo delle imprese la volontà di strappare alla radice le garanzie acquisite.

L’onda d’urto di Mirafiori non tarderà a propagarsi in tutto il mondo del lavoro ed è- ancor di più- il nostro futuro che ne andrà di mezzo. Crediamo convintamente che sia giunto il momento di unire le piazze degli studenti allo sforzo degli operai per la difesa del futuro di tutti.

La giornata del 28 gennaio sarà dirimente per il futuro di questo paese. Sarà la giornata della solidarietà. E se le varie categorie della CGIL e le singole rappresentanze aziendali aderiranno allo sciopero della FIOM, se l’impegno di noi studenti porterà a un risultato significativo di unità delle nostre lotte, di fronte a un paese bloccato, a un dissenso esteso, a una solidarietà diffusa, il potere economico e politico non potrà più ignorare le nostre rivendicazioni.

Per questi motivi il 28 gennaio i Collettivi Studenteschi Monzesi e l’Unione degli Studenti parteciperanno con la più folta delegazione possibile alle iniziative di protesta dei metalmeccanici brianzoli, invitando la FIOM-Monza e Brianza a sostenere le future iniziative locali degli studenti in difesa di un’istruzione pubblica, laica e democratica.

Collettivi Studenteschi Monzesi, Unione degli Studenti
Monza, 17 gennaio 2011