Dal 13 dicembre 2010 alla Yamaha di Gerno di Lesmo è attivo un presidio permanente organizzato e gestito dai lavoratori e dalle lavoratrici in cassa integrazione. Centinaia di giorni e notti. Sotte le tende. E’ una protesta durissima che stanno conducendo i lavoratori, le lavoratrici, le loro famiglie e la RSU in difesa del lavoro, dei propri diritti, della propria dignità e delle proprie prospettive di vita.
Non sono ascoltati dalla Azienda che, nonostante abbia usufruito di incentivi, di aiuti diretti ed indiretti e nonostante non viva difficoltà economiche e produttive, e’ rimasta sorda ed insensibile alle richieste dei lavoratori.
Il mondo del lavoro, in tutte le sue articolazioni vive una drammaticità senza precedenti a causa di Crisi Aziendali, chiusure, trasferimenti di produzione.
Ne conseguono pesanti costi umani e sociali: licenziamenti, casse integrazione, nelle diverse forme e durate, mobilità.
Una situazione generalizzata all'intero territorio nazionale ed a tutti i diversi comparti produttivi che vede la Brianza particolarmente colpita.
Non rimaniamo silenziosi di fronte alla distruzione del lavoro.
Chiediamo che le Istituzioni, a tutti i livelli, insieme alla Direzione Aziendale di Yamaha Motor Italia ed alle RSU ricerchino e trovino la soluzione al problema dei lavoratori e delle lavoratrici Yamaha.
I lavoratori non possono sopportare ulteriori inutili ritardi e logoranti attese. Noi siamo con le lavoratrici ed i lavoratori cassintegrati Yamaha che stanno ancora protestando sotto le tende e con tutta la forza lavoro in Brianza che sta lottando per la difesa del posto di lavoro, per la dignità ed il loro futuro.
A loro esprimiamo la nostra massima solidarietà politica ed impegno concreto e convinto alla loro lotta.