Sciopero USB contro il governo Monti

Il 27 gennaio sciopera una parte rilevante del sindacalismo di base

L'appoggio del PRC della Brianza

USB

Manifesto della USB

Il 27 gennaio sciopera una parte rilevante del sindacalismo di base.

E’ uno sciopero inevitabile e importante; infatti tutte le misure delle varie manovre economiche dei governi stanno colpendo le condizioni sociali e di vita di chi lavora, che vede ridotti i propri redditi, mentre il futuro è ancor più minacciato dalla recessione in arrivo, causata anche dalle stesse manovre restrittive dei governi Monti e Berlusconi/Bossi.

La messa in discussione del contratto nazionale e l’attacco ai lavoratori sulla questione dell’articolo 18, che secondo Monti dovrebbe essere affrontato “senza tabù”, richiedono la presa di posizione di chi crede nei diritti, nella democrazia, nell’uguaglianza sociale, scendendo in lotta per non lasciare campo libero a una protesta populista, reazionaria, xenofoba.

Per questo Il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra (PRC-FdS) saluta con favore ed appoggia lo sciopero del 27 che è un primo segnale di una seria mobilitazione dei ceti poplari e invita tutti a parteciparvi. Poi seguirà la manifestazione della Fiom dell’11 febbraio e le iniziative proposte a tutti i movimenti di lotta per marzo dal movimento “No Debito”.

Si tratta di scendere tutti in piazza per affermare un’idea di uscita dalla crisi opposta, sia a quella del capitalismo delle multinazionali, di cui il governo è interprete, sia a quella del populismo reazionario, agitata in particolare dalla Lega Nord. Si tratta, cioè, di difendere il lavoro e la democrazia.

Stefano Forleo (Segretario provinciale Prc/Fds – Monza e Brianza)
Monza, 26 gennaio 2012