Presidio dei lavoratori e delle lavoratrici della CEME industria metalmeccanica davanti alla Assolombarda Confindustria di Monza e Brianza

Come ridurre i costi a spese dei lavoratori

L’azienda ha dichiarato che sono i lavoratori che si devono trasferire dove c’è il lavoro. Altrimenti…

Presidio della Ceme a Monza

Presidio della Ceme a Monza

Photo by Albino Casati

Presidio dei lavoratori e delle lavoratrici della CEME di Brugherio davanti alla Assolombarda Confindustria di Monza e Brianza, contro i trasferimenti mascherati finalizzati, successivamente, al licenziamento.

L’azienda (valvole per le pompe) ha annunciato la chiusura dell’attuale sede di Brugherio e il trasferimento dei lavoratori: 12 a Carugate e 36 a Trivolzio, in quel di Pavia. In maggior parte sono donne, con tutte le complicazioni che ne verrebbero (anche perché la lavorazione è a turni). L’azienda si giustifica con la necessità di ridurre i costi. Ma perché sono sempre i lavoratori a dovere pagare? I problemi sorgono anche per l’indotto che ruota attorno all’attuale sede.

L’azienda ha dichiarato che sono i lavoratori che si devono trasferire dove c’è il lavoro. Altrimenti…

I titolari dell'Azienda si rifiutano di presentare un Piano Industriale di rilancio del sito di Brugherio ed hanno pensato di mettere al bando la forza lavoro, in maggioranza fatta da lavoratrici. Il mese scorso i dirigenti dell'Azienda hanno annunciato la chiusura dell'attività nel sito di Brugherio entro febbraio con la messa in libertà della forza lavoro, mascherando il loro licenziamento con trasferimenti in altre sedi del gruppo.

Le lavoratrici ed i lavoratori hanno già espresso le loro intenzioni con assemblee e con scioperi.

Oggi, martedì 9 febbraio si sono recati in massa a presidiare l'Assolombarda dove si è tenuto un incontro tra i Responsabili della CEME ed i delegati sindacali di Fiom e Fim.

All'esterno, le lavoratrici ed i lavoratori facevano un gran bel baccano con trombe, fischietti, campanelli e slogan,... rivendicando il posto di lavoro (che non manca non essendo, la Ceme, un'azienda in crisi), il rispetto dei diritti acquisiti e della dignità come classe lavoratrice.

Nel caso non andasse in porto la trattativa la richiesta delle maestranza è quella di andare al tavolo della Prefettura così da costringere gli imprenditori a sviscerare un Piano Industriale per Brugherio.

Alcuni/e dei presenti hanno notato l'assenza degli Amministratori del Comune e l'assenza di delegazioni di altre fabbriche del settore metalmeccanico (forse una scelta voluta dalle Organizzazioni Sindacali). Hanno altresì espresso la volontà di andare a bloccare la produzione e le merci là dove c'è,... nel sito di Carugate.

Presenti al Presidio anche militanti dei circoli di Brugherio e Carnate e dei Giovani Comunisti della Federazione del PRC di Monza e Brianza.

Albino Casati
Monza, 9 Febbraio 2016