MANIFESTAZIONE
Venerdì 18 ottobre, ore 9:30 C.so Milano
MONZA

IL 18 SCIOPERIAMO TUTTI

Il 18 ottobre si terrà lo sciopero generale proclamato dalla CGIL e dalle organizzazioni sindacali di base. Invitiamo tutti a scioperare per fermare l'offensiva contro i lavoratori che governo e Confindustria stanno conducendo

Ancora tagli, ancora precarietà

Dopo anni in cui la politica della concertazione ha già notevolmente ridotto i salari e allargato le maglie della precarietà, questo governo guerrafondaio e la Confindustria hanno deciso un salto di qualità con l'attacco all'articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Questa offensiva, che si accompagna al disegno della Confindustria di abolire i contratti nazionali di lavoro, ha avuto una prima concretizzazione nello sciagurato Patto per l'Italia firmato da CISL e UIL, ed è poi proseguita con la finanziaria, che prevede:

L'imbroglio della finanziaria

Berlusconi, da buon piazzista, cerca di coprire questo vergognoso attacco ai lavoratori e allo stato sociale con la favola della riduzione delle tasse, piccolissima per i lavoratori ed enorme per i ricchi, accompagnata dall'ennesimo condono a favore dei grandi evasori. Come se non bastasse, il governo ci ha già informato che dopo la finanziaria metterà mano nuovamente alle pensioni.

POSSIAMO FERMARLI ADESSO

Una nuova stagione di lotte

Decisiva è la riuscita dello sciopero generale.

Poi si tratterà di proseguire la lotta a partire dai rinnovi contrattuali, primo fra tutti quello dei metalmeccanici, che - come ha già deciso la Fiom-Cgil - dovranno avere al centro forti aumenti salariali e lotta alla precarietà.

Un percorso di mobilitazione che arriverà fino alla primavera in cui si voterà sui referendum, a partire da quello per estendere le tutele dell'art. 18 a tutti i lavoratori e che potrà essere lo strumento concreto per far saltare lo sciagurato “Patto per l'Italia”.

I diritti si difendono solo garantendoli a tutti.

Di fronte all'attacco di governo e Confindustria non si può stare a guardare. Servono le lotte per imporre una diversa politica economica basata sulla difesa del potere d'acquisto dei salari, sulla lotta alla precarietà e sui diritti dei lavoratori.

La ricchezza di questo Paese non la producono i padroni ma i lavoratori.

PRC - Brianza
Monza, 8 ottobre 2002