Dopo il grande successo dello sciopero di venerdì 25

PROSSIMA FERMATA: SCIOPERO GENERALE!

E' CIÒ CHE HANNO CHIESTO CENTINAIA DI RSU, CENTINAIA DI MIGLIAIA DI LAVRATORI, PENSIONATI E GIOVANI PRECARI; COSÌ SI E' ESPRESSO IL RECENTE CONGRESSO DELLA CGIL LOMBARDA, DELLA FIOM NAZIONALE E DI ALTRE GROSSE CATEGORIE SINDACALI.

UNA NECESSITÀ NON PIÙ RINVIABILE!

Il Partito della Rifondazione Comunista ha partecipato alla giornata di lotta regionale del 29 gennaio e alle manifestazioni che si sono svolte in tutte le città lombarde nella piena convinzione che lo scontro aperto da questo governo con i lavoratori, i pensionati, le loro organizzazioni sindacali, con la democrazia, con il paese e la sua stessa costituzione, richiede certo la necessità di azioni durevoli, ma anche risposte forti e unificanti.

Unificanti del disagio che milioni di lavoratori, di precari, di pensionati, di disoccupati, di studenti, stanno vivendo per quelle politiche neoliberiste che, dal governo nazionale a molti altri governi regionali, (quello lombardo ne è prova e paradigma), si stanno imponendo, anche con atti di prepotenza.

Va respinto prima di tutto e con forza l'attacco ai diritti e alle tutele dei lavoratori e dei pensionati, contenuto nel libro bianco del ministro Maroni, nella finanziaria per l'anno in corso e nella legge delega che il governo si appresta a varare sulle pensioni; così come occorre respingere il progetto di riforma scolastica del ministro Moratti.

Ma soprattutto riteniamo che vada costruita, dal sindacato e con tutti i lavoratori, i precari e i pensionati, una piattaforma rivendicativa che, superando in modo ineludibile la perdente fase concertativa, sia capace di unificare necessità, richieste e le lotte che in questi giorni si stanno esprimendo con successo, intercettando anche tutto quel disagio e movimento di giovani che da tempo è diventato soggetto sociale conflittuale della globalizzazione come questa oggi si esprime.

Aumento dei salari; salario sociale; riduzione degli orari di lavoro; sicurezza; estensione dei diritti; legge sulla rappresentanza sindacale; elevamento di tutte le pensioni minime; difesa e qualificazione della scuola pubblica; prevenzione e assistenza socio sanitaria devono rappresentare l'impianto generale di una azione rivendicativa generale capace di promuovere una reale difesa e avanzamento delle condizioni di milioni di lavoratori, di precari, pensionati e giovani.

Per tutto ciò le proposte di Rifondazione Comunista non sono mancate e la nostra opposizione non è debole, forse troppo isolata perché la sola.

Per questo abbiamo sostenutoo oggi questa azione di lotta, di cui ci sentiamo parte, ma chiediamo per domani lo sciopero generale e la costruzione di una piattaforma che affermi la possibilità di un'altra globalizzazione: quella sociale, dei diritti e della ridistribuzione della ricchezza.

Per questo diciamo no a ogni atto terroristico all’uso della guerra, si alla indipendenza, libertà e sicurezza di ogni popolo, quali condizioni di sviluppo equo e sociale e per un mondo diverso.

PRC - Lombardia - Dipartimento lavoro
Milano, 26 gennaio 2002