La marina militare israeliana ha attaccato la Freedom Flotilla

2 Giugno, festa della Repubblica. L’Italia ripudia la guerra. Ma il movimento pacifista è sotto attacco.

È necessario che anche a Carate Brianza le forze democratiche tutte facciano sentire con vigore la solidarietà alle vittime del sanguinoso attacco israeliano e chiedano a gran voce che la guerra e la violenza non assurgano MAI a soluzione delle criticità internazionali.

La notte scorsa la marina militare israeliana ha intrapreso una sanguinosa azione contro la nave Freedom Flotilla, che si stava dirigendo verso la Striscia di Gaza per portare aiuti umanitari. Decine di morti nell’assalto che ha visto coinvolti militari israeliani e civili pacifisti.

Che cosa può giustificare un assalto di questo tipo?

L’intera popolazione palestinese ghettizzata in un fazzoletto di terra è a rischio di sfinimento per carenze di ogni tipo. Le recenti colonizzazioni in Cisgiordania sono state fortemente stigmatizzate dalle democrazie internazionali. Ma la spirale di violenza pare non aver fine: dall’operazione “Piombo fuso” del 2009 all'attacco della scorsa notte. La criticità della situazione non può e non deve essere affrontata con la guerra, la violenza e la sopraffazione dei diritti.

Gli aspetti di inumanità, di cui Gaza, con la sofferenza dei suoi abitanti, parla, cominciano a toccare le sensibilità di molti, sollevano interrogativi e preoccupazione non solo tra pacifisti, donne e uomini di buona volontà, ong e quant’altro, ma anche presso governi e cancellerie. E’ necessario trovare la strada dell’assunzione di responsabilità in tutte le sedi istituzionali internazionali, affinché si tenti tutto ciò che è tentabile, per rompere subito l’inumano assedio alla Striscia di Gaza, per ristabilire un contesto di obblighi internazionali con cui il governo di Israele debba misurarsi.

Significative le parole del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che esprime “sgomento e allarme” per “il tragico bilancio dell'azione israeliana di questa notte nelle acque del Mediterraneo Orientale”. Nel rivolgere il suo omaggio alla memoria delle vittime, ha auspicato che le ragioni del dialogo prevalgano sulla violenza e che si scongiuri così una ancora più grave spirale di tensioni e di scontri che avrebbe conseguenze esiziali sul travagliato e fragile processo di pace in Medio Oriente.

Il 2 giugno si terrà la Festa della Repubblica, legata in modo indissolubile alla Carta Costituzionale, base della nostra libertà. In essa sono scolpiti i pilastri della nostra democrazia: i diritti umani, l’uguaglianza, la partecipazione alla vita sociale e politica, la solidarietà…

L’Italia ripudia la guerra. E’ scritto.

Tuttavia il movimento pacifista è sotto attacco.

Ecco perché riteniamo necessario che anche a Carate Brianza le forze democratiche tutte facciano sentire con vigore la solidarietà alle vittime del sanguinoso attacco israeliano e chiedano a gran voce che la guerra e la violenza non assurgano MAI a soluzione delle criticità internazionali.

Si invita la cittadinanza tutta a partecipare al presidio unitario di pace e solidarietà che si terrà mercoledì 2 giugno dalle ore 10,00 alle ore 12,00 in piazza Cesare Battisti a Carate Brianza.

Appello unitario delle forze democratiche del territorio
Carate Brianza, 1 giugno 2010