A seguito della diffida presentata da Oriana Fallaci e da
RCS Editori S.p.A. è stata inviata la seguente lettera agli avvocati Francesco Brizzi ed Andrea
Ghisolfi.
Oggetto:
Risposta all'atto di diffida della sig.ra Oriana Fallaci e della RCS Editori S.p.A.
Ricevo in data odierna una vostra diffida a togliere dal sito www.brianzapopolare.it ogni riferimento
all'articolo "La rabbia e l'orgoglio" della signora Oriana Fallaci.
Non sono abituato a ricevere diffide di tipo legale e nemmeno a farne ritenendo che il dibattito
politico anche aspro debba rimanere sul piano politico e non trasferirsi su quello legale.
Nel caso in questione osservo quanto segue:
- Nel pubblicare il testo de "La rabbia e l'orgoglio" l'intenzione era quella non
già di usurpare un diritto ma quello di fornire la documentazione originale necessaria a chi, leggendo
gli interventi di critica, avesse voluto conoscere l'oggetto della critica.
- Si potrebbe obiettare che sarebbe bastato riportare alcuni stralci del testo ma questi tagli avrebbero
potuto comportare o indotto i visitatori a pensare ad una ricostruzione non corretta del pensiero
della sig.ra Fallaci.
- Come ho osservato nella premessa ho ritenuto che l'intervento della sig.ra Fallaci, tra l'altro
sotto forma di lettera aperta al direttore, fosse da intendersi non già opera di contenuto letterario
ma piuttosto opera politica ancorché scritta da una persona nota in campo letterario. Perciò, mentre
non mi permetterei mai di ripubblicare opere letterarie coperte da copyright, ho creduto, nel caso
specifico, di pubblicare una opinione politica utile al dibattito politico.
È normale che, nel dibattito politico, si citino le affermazioni degli interessati altrimenti come
si fa a dibattere?
Il testo riportava comunque ogni riferimento relativo alla fonte primaria ("Corriere della
Sera") ed all'autrice.
Credevo in definitiva di aver agito correttamente ma evidentemente così non è nell'opinione della
sig.ra Fallaci e della RCS Editori S.p.A.. Naturalmente sono opinioni che rispetto ma che non condivido
essendo certo del fatto che negare le informazioni sia sempre una cosa negativa.
Tuttavia, non avendo nessuna voglia né possibilità di intraprendere dispute legali, ho provveduto
a togliere dal sito l'articolo della signora Fallaci.
Seregno, 27 maggio 2002
Romeo Cerri