Liberazione degli ostaggi italiani in Iraq

Controcronaca non inverosimile

Non è importante se il sequestro avvenga davvero o no: molto più importante è la liberazione

Arrivano i tre maggi

Gli ostaggi vanno liberati in un momento ben preciso. "Liberati", si fa per dire: infatti, gli ostaggi possono anche non essere mai stati rapiti, o rapiti da un gruppo di terroristi amici, o di finti terroristi. Non è importante se il sequestro avvenga davvero o no: molto più importante è la liberazione (cfr. P. Ginsborg, "Il 25 aprile visto da vicino"), che va invece orchestrata con la massima cura.
Gli ostaggi devono essere messi al corrente della verità solo se ben addestrati, e a questo scopo è consigliabile l'uso di personale dei servizi segreti del Governo che "subisce" il rapimento. In mancanza di tale personale, gli ostaggi possono essere lasciati nel l'ignoranza della verità: e' anzi la soluzione migliore, poiché la sincerità aggiunge verosimiglianza alle eventuali dichiarazioni da rilasciare ai media.
Per i tempi, occorre considerare diversi fattori.

L'ORARIO

Gli ostaggi devono essere liberati nel primo pomeriggio. Molti quotidiani, infatti, "chiudono" il giornale nel tardo pomeriggio o all'inizio della sera, decidendo un'impaginazione di massima, la grafica e la gerarchia delle notizie. Inoltre, i giornali dei paesi limitrofi possono avere fusi orari diversi, per cui occorre considerare 1-2 ore di margine. Dalla liberazione alla chiusura dei giornali deve esserci il tempo per le dichiarazioni ufficiali del Governo e delle massime cariche dello Stato, ma non per troppe dichiarazioni ed analisi di senso politico opposto, che potrebbero evidenziare eventuali dettagli od errori dell'operazione.

Un esempio di scaletta e':

Si noti, che l'Opposizione, in prima battuta non puo' che rallegrarsi della liberazione, ed e' costretta a rimandare ogni eventuale critica all'indomani. Una tale scaletta permette ai giornalisti di chiudere la testata intorno alle 19, in perfetto orario.

LA DATA

Per la scelta della data, occorre fare un discorso a ritroso a partire dalle scadenze politiche. Se ci si trova sotto elezioni (che si svolgono tradizionalmente di domenica) occorre tener conto che:

Perciò, con un ragionamento a ritroso, la liberazione degli ostaggi deve avvenire di martedi, a cinque giorni dalle votazioni, per avere il suo massimo effetto sull'elettorato.

Anonimo, vignetta di Bimbo99 (mail: africaafrica@genie.it)
Internet, 8 giugno 2004
da: italy.indymedia.org