Dopo la liberazione di Simona Pari, Simona Torretta, Manhaz e Aziz

LIBERATA LA PACE, LIBERATE L’IRAQ

Con la guerra non si esporta la democrazia e con il terrorismo, i sequestri e gli sgozzamenti non si libera il paese dagli occupanti e dagli invasori

E’ con questa determinazione che il movimento per la pace sta festeggiando la liberazione di Simona Pari, Simona Torretta, Manhaz e Aziz. Vi è la consapevolezza che non solo vi sono ancora molti ostaggi nelle mani di rapitori ma vi è un intero paese assediato e occupato.

La guerra, semmai ve ne fosse stato bisogno, ha mostrato il suo volto; ma quella irachena ha mostrato e sta mostrando che guerra e terrorismo sono le facce della stessa medaglia: con la guerra non si esporta la democrazia e con il terrorismo, i sequestri e gli sgozzamenti non si libera il paese dagli occupanti e dagli invasori. Paradossalmente proprio i sequestri dei cooperanti pacifisti e dei reporters francesi hanno avuto il sapore di una grave provocazione contro i paesi non allineati agli USA e contro il movimento pacifista italiano ed europeo.

Le parole insultanti e deliranti di Fini nei confronti dei pacifisti hanno segnalato questo stato preoccupante delle relazioni nella politica interna e in quella internazionale. Infatti senza scomodare le dichiarazioni preelettorali del gruppo Bush, gli Usa si trovano nel classico fondo del sacco: da un lato devono sostenere che hanno vinto, ma dall’altro, ogni giorno, devono contare morti e feriti, in un Iraq tutt’altro che normalizzato e pronto al voto. Per questo i sequestri più che segnali di “resistenza” sembrano destinati a destabilizzare le cancellerie estere ed in particolare quelle europee.

Ricordiamo che la UE. ha chiesto, con una risoluzione, il cessate il fuoco in Iraq. Così stop ai bombardamenti e all’occupazione, ritiro dei soldati italiani, diventano sempre di più le opzioni più credibili e realistiche invece di un’avventura militare, che se proseguirà, rischia di essere sempre più sanguinosa e di condurre il mondo a quella “guerra di civiltà” tanto auspicata dall’amministrazione Bush, ma anche dal governo Berlusconi.

IRAQ AGLI IRACHENI
FUORI L'ITALIA DALLA GUERRA

PRC - Monza
Monza, 29 settembre 2004