Proposta di Ordine del giorno al Consiglio Comunale di Seregno
Interventi
per ottenere la liberazione di Leyla Zana, ancora in carcere in Turchia
per reati di opinione.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI SEREGNO
considerando:
- che sono sette anni che
l’Onorevole Leyla Zana, prima, e ultima, donna curda eletta al Parlamento
turco, nel 1991, è in carcere per reati di opinione
-
e cioè per aver pronunciato,
sia in turco che in curdo, lingua allora proibita dalla Costituzione della
Turchia, con alcuni colleghi del suo stesso partito, all’atto del
giuramento di fedeltà alla Repubblica Turca, obbligatorio per i parlamentari
di questo Paese all’inizio del loro mandato, le seguenti parole:
“sono stata obbligata ad adempiere alla formalità richiesta, io
lotto per la fraterna convivenza del popolo curdo e del popolo turco in
un quadro democratico”
- e per aver successivamente
denunciato, in un viaggio con altri membri del Parlamento della Turchia
in Europa e negli Stati Uniti d’America, la violazione dei diritti
umani in Turchia a danno del popolo curdo
- che per questi fatti Leyla
Zana e i suoi colleghi furono accusati di alto tradimento e di separatismo
- che al processo, nel dicembre
del 1994, la procura chiese per essi la pena di morte
- che il tribunale aggiunse
alle accuse anche quella di terrorismo
- e che la condanna fu a
quindici anni di carcere
considerando inoltre:
- che il Parlamento Europeo
ha insignito Leyla Zana nel dicembre del 1996 del Premio Zakharov per
la sua lotta a difesa dei diritti umani
- e che a luglio di quest’anno
a Strasburgo la Corte di Giustizia per i Diritti Umani, espressione del
Consiglio d’Europa, del quale la Turchia fa parte, ha condannato
la Turchia per quel processo, considerando illegittime le accuse, la composizione
del tribunale, le condizioni nelle quali vi poté operare la difesa, la
condanna
- non solo dunque condannando
la Turchia al pagamento dei danni alle vittime di quel processo ma anche
a ripristinare nella misura del possibile, secondo lo Statuto del Consiglio
d’Europa, le condizioni nelle quali esse erano, cioè a procedere
alla loro liberazione
considerando infine:
- che la Turchia ad oggi
si è limitata al pagamento dei danni ma non sta prendendo in considerazione
alcuna misura tesa, in una forma o nell’altra, alla liberazione
di Leyla Zana e dei suoi colleghi
- e che per questa ragione
il caso di Leyla Zana e dei suoi colleghi continua ad essere oggetto di
attenzione e di interventi sulla Turchia da parte della Corte di Giustizia
di Strasburgo
impegna la Giunta:
- a invitare il Governo e
il Parlamento italiani a farsi promotori di interventi presso la Presidenza
della Repubblica, il Governo e il Parlamento della Turchia finalizzati
all’ottenimento da parte della Turchia del rispetto della sentenza
della Corte di Strasburgo e dello Statuto del Consiglio d’Europa
a proposito caso di Leyla Zana e dei suoi colleghi
- e a direttamente dare conto
di quest’ordine del giorno alla Presidenza della Repubblica, al
Governo e al Parlamento della Turchia.
Giuseppina Minotti
(capogruppo
del PRC al comune di Seregno)
Seregno, 4 dicembre 2001