Desio: intervista a Gigi Mariani capogruppo DS

«E' ora di presentare alla città un nostro progetto di governo»

il centrosinistra deve fare una volta tanto quello che gli elettori chiedono da tempo: proporre un progetto politico serio

Da tre anni, alle sedute del Consiglio, come pubblico, si resta sconcertati dalla superficialità, dall'arroganza, spesso anche dalla maleducazione degli attuali amministratori. Come minoranza...

Purtroppo il pubblico ai Consigli comunali è scarso. I cittadini dovrebbero venirci per rendersi conto di quello che avviene: le regole della democrazia spesso sono un optional, i comportamenti di chi ha cariche istituzionali sono a dir poco inadeguati, gli argomenti trattati sfuggono anche a chi deve decidere, e così via. Noi abbiamo più volte denunciato questa situazione, ci siamo perfino astenuti per un certo tempo dalle sedute e continuiamo con fermezza la nostra battaglia. Ma l'aria non cambia e bisogna vederli all'opera per rendersi conto davvero. E' il loro stile arrogante, bisognava provarlo.

Prima dimissioni della Cremonini e rottura degli Indipendenti per Desio con G.P. Mariani, poi le bizze della Lega sulla "moschea", le dimissioni di un altro assessore, la Tilane ferma: un male oscuro corrode la maggioranza?

Non mi pare un male tanto oscuro: sono ormai allo sfascio, come si legge anche sui giornali. In questi anni non hanno combinato niente: nessuna opera pubblica, nessun progetto (intendo progetti per la Città). Hanno perso consiglieri per strada. Assessori che vanno e vengono (meglio quando vanno), disaccordo su tutto, dalla moschea alla pace. Fanno solo proclami e promesse, sempre disattesi. Se avessero un po' di dignità, se ne sarebbero già andati da un pezzo. Il guaio è che intanto Desio è senza guida. E si prepara un'altra bella litigata, come sempre all'insaputa dei cittadini: trasferiranno l'Esselunga nel capannone Mauri (da 2400 a 5000 mq) o qualcuno di loro riuscirà ad opporsi?

Solo sulla Piazza sembrano determinati, nonostante l'opposizione di tanti cittadini. Perché questa cocciutaggine di Pugliese & C?

Non credo che siano tutti così d'accordo. Forse qualcuno ha dovuto abbozzare, di fronte a un progetto inutile e megalomane. Il fatto è che si sono infilati in un vicolo cieco, anche per incapacità politica. Credono che, perchè sono eletti, possono fare quello che vogliono fino alle prossime elezioni, in barba ai cittadini. Se qualcuno protesta, allora è comunista: è il ritornello nazionale. Non si rendono conto che i cittadini esistono anche dopo che hanno votato e possono dissentire anche fortemente su cose che non condividono, senza per questo essere iscritti a qualche partito. E' la loro solita incapacità ad ascoltare.

A Cesano c'è una Università, sia pure privata (e costosa). Ma c'è Cacciari che 'illumina', tiene conferenze, ecc. A Desio invece...

A Desio invece l'illuminazione è scadente... Hanno affossato il progetto Università, che poteva riqualificare Desio. Ma i progetti, per condividerli, bisogna capirli. E bisogna privilegiare gli interessi pubblici rispetto a quelli privati. Due cose troppo lontane dalla loro prospettiva.

Se si votasse fra sei mesi il centro-sinistra sarebbe pronto per guidare la città? Quale sarebbe secondo te il primo provvedimento?

Per essere pronto, il centrosinistra deve fare una volta tanto quello che gli elettori chiedono da tempo: proporre un progetto politico serio, come lo era la volta scorsa; e accantonare beghe e discussioni che non riguardino programmi e prospettive. Non ci sono altre parole da dire in proposito: c'è solo da fare. Dobbiamo dare, tutti insieme, una risposta concreta ai problemi di Desio, che con questa Amministrazione si sono soltanto aggravati. Un minuto dopo che si avrà un Sindaco - titolare e non supplente - il primo provvedimento da prendere sarà quello di riorganizzare da capo l'apparato comunale, ricreando stimoli e fiducia, sottraendolo alla soggezione e all'oppressione creata negli ultimi anni. Noi ci battiamo per una Città accogliente. Ma anche per una Città democraticamente amministrata. Nessuno è padrone di Desio, politico o funzionario che sia. La Città appartiene a tutti i suoi abitanti e non ha bisogno nè di deliri di onnipotenza, nè di sudditi.

DS - Desio
Desio, 6 aprile 2003
da "Il filorosso"