Punti per il programma di una alternativa di governo e lo sviluppo dei movimenti

Riappropriamoci del futuro

Il programma di una alternativa di governo e lo sviluppo dei movimenti

Il documento uscito dalla assemblea di Roma del 4 settembre 2003, “i punti per il programma di una alternativa di governo e lo sviluppo dei movimenti” promosso da alcuni esponenti del mondo sindacale e politico è un contributo di idee che si propone all’insieme della sinistra per avviare un dibattito politico sui diritti civili, la Costituzione, il lavoro e per una alternativa solidale alle politiche liberiste. Questo appello si inserisce con efficacia dentro la “crisi” della rappresentanza politica, soprattutto dentro una crisi di rappresentanza del mondo del lavoro.

Oggi urge comporre e costruire un ampio schieramento che metta assieme e in rete partiti e movimenti che partendo da alcune discriminanti programmatiche come il no alla guerra, alle politiche neoliberiste del WTO e del FMI, al pensiero unico e al modello della competizione globale e del mercato, e sappia costruire un pensiero critico della società moderna, con l’ambizione di vincere e prevalere contro il Governo della destra. Spesso si parla di diritto al lavoro, ma ai più sfugge la centralità del lavoro nella società. Se il lavoro a livello europeo ha vissuto una stagione in chiaroscuro, si pensi agli impegni di Lisbona, alla carta di Nizza o alla Convenzione europea che dovrebbe scrivere la Costituzione, in Italia si è consumata la più grave frattura sociale ed economica tra la ricchezza prodotta e il lavoro, come se il lavoro, in particolare il reddito da lavoro dipendente, fosse estraneo alla creazione della ricchezza. Esso non è solo attaccato duramente dal governo di centrodestra (art.18 e previdenza), ma sembra del tutto ininfluente, per non dire di impiccio, alle sorti del Paese.

Riappropriarsi del “lavoro” come tema del dibattito politico non significa discutere del ruolo dei partiti o dei sindacati, piuttosto riconsegnare alla società nel suo insieme i tratti solidaristici che hanno caratterizzato le società moderne. Non è in discussione solo il reddito da lavoro, ma anche il reddito differito. Non può sfuggire che l’attacco al lavoro, concretizzato con la legge 30 e l’istituzionalizzazione del precariato, non è solo un attacco ai diritti conquistati dopo importanti lotte del movimento operaio e delle donne, ma anche un attacco allo stato sociale che passa attraverso un incomprensibile svuotamento delle istituzioni pubbliche preposte a questo ruolo. Il nesso storico tra stato sociale e sviluppo viene rovesciato. Lo stato sociale invece di essere la risposta ai problemi della disoccupazione e delle nuove povertà insorti proprio dai fallimenti del mercato, finisce con l’essere considerato la causa dei problemi odierni di disoccupazione.

Rimettere al centro del dibattito il lavoro, il diritto e la libertà, significa riaprire un orizzonte che la società nel suo insieme sembra avere smarrito.

E’ giunto il tempo di raccogliere le spinte unitarie, senza particolarismi egoistici e scetticismo, affermando la necessità di un “luogo” di confronto che metta assieme rappresentanza politica e rappresentanza sociale. A questo fine, un gruppo di uomini e donne di Milano realizzerà una prima iniziativa pubblica per il 2 ottobre, presso la Cdl di Milano (ore 20.30), tesa a costruire i presupposti di un progetto culturale, politico e raccogliere la centralità del lavoro e dei movimenti per riaffermare un modello politico di riferimento antiliberista, democratico e solidale.

Punti per il programma di una alternativa di governo e lo sviluppo dei movimenti

Su questi argomenti viene promosso un dibattito e un confronto con le forze politiche e i movimenti a Milano:

“Il programma di una alternativa di governo
e lo sviluppo dei movimenti”

2 ottobre 2003, ore 20.30
presso la Camera del Lavoro di Milano
Corso di Porta Vittoria

Saranno presenti e intervengono:

Giampaolo Patta, Gianni Rinaldini, Giuseppe Vanacore, Gianni Confalonieri, Vittorio Agnoletto, Augusto Rocchi, Francesca Corso, Carlo Monguzzi, Mario Agostinelli, Felice Besostri, Edgardo Bonalumi, Emilio Molinari, Josè Luiz del Roio, Giorgio Riolo, Marco Cipriano, Paolo Cagna Ninchi, Sergio Silvotti, Sergio Segio, Don Alberto Vitali

Nicola Nicolosi, Antonio Lareno, Graziella Galli, Nerina Benuzzi, Dora Maffezzoli, Merida Madeo, Corrado Mandreoli, Domenico Bonometti
Milano, 2 ottobre 2003