Roma, 2 giugno 2004 - Festa della Repubblica o della Guerra?

DUE GIUGNO, PARATA DI GUERRA!

Non c’era solo l’attualità della Campagna Irachena nella sfilata di oggi,
c’era anche la GUERRA FUTURA,GLOBALE, CIVILE, PERMANENTE.

contro la guerra

Quella di quest’anno , a detta di tutti i commentatori è stata una parata totalmente diversa, sulla quale il peso dell’impegno militare sul teatro di guerra iracheno si è fatto sentire .

Lo si è visto come la commemorazione dei caduti su quel fronte sia è stata sapientemente rappresentata con lo sfilare dei reparti di appartenenza: i lagunari, la Brigata Sassari, i Carabinieri dell’MSU , ma anche con il passaggio per i Fori Imperiali dei nuovi mezzi che stanno andando a rafforzare il nostro contingente a Nassirya.

Ai blindo Centauro che hanno sostenuto il ruolo di " cannoniere" negli scontri dei mesi scorsi, si sta aggiungendo, a difesa della Brigata Pozzuolo del Friuli, una generazione di mezzi che non lascia scampo a possibili sofismi sul ruolo delle Forze Armate Italiane in Iraq: GUERRA (senza nessun aggettivo di abbellimento)

I mezzi corazzati IFV DARDO , i Carri da Combattimento ARIETE, ai quali al bisogno si aggiungeranno (se la situazione dovesse volgere al peggio come lo scorso mese alla Base Libeccio) gli elicotteri d’assalto A-129 Mangusta( l’arma forse più micidiale in campo aperto che abbia l’Esercito Italiano), con questa parata hanno ricevuto la benedizione di tutto il ceto politico rinsaldando i legami tra esso e quella parte di Stato Maggiore che ha mal digerito la condotta ambigua del governo italiano nel dare sin qui direttive e mezzi per la Missione Antica Babilonia.

Missione umanitaria o forza di occupazione?

donne in nero

Quello che ha sfilato oggi e che si sta mandando sul fronte iracheno è il fior fiore di armamento pesante che le nostre Forze Armate hanno attualmente, progettato e costruito tra la fine degli anni 80 e 90 , capace di competere e combattere contro la potente nemica ( di allora )Armata Rossa.

Carri da 23 tonnellate come il Dardo, dotati di cannoncini e mitragliatrici pesanti e capaci di correre su cingoli a 70 km/h, capaci di trasportare su campi di battaglia ad alta intensità, squadre di 7 fucilieri, carri di 55 tonnellate come l’ARIETE, capaci di competere con i T-72 russi, con cannoni da 120mm, dotati di proiettili guidati ed ad alta penetrazione , elicotteri d’assalto come i Mangusta armati di missili e cannoni a fuoco rapido, per una singolarità solamente italiana, sono inviati in Iraq con la definizione di "mezzi di supporto all’aiuto umanitario"!

Mezzi costosucci ma che, facendosi onore su quel teatro di guerra, permetteranno alle industrie costruttrici di guadagnarsi nuove commesse o semplicemente confermare quelle attualmente bloccate per mancanza di fondi.

Un esempio è il caso dei cingolati Dardo per la cui prima tranche di 200 mezzi che si doveva concludere nel 2004 sono stati stanziati nel Bilancio Difesa di quest’anno solo 36,7 milioni di euro, nonostante che l’Esercito ne reclamasse l’acquisto di altri 360 e per i quali non vi era nessun finanziamento in vista.

Con una bella figura a Nassirya,l’Esercito e le aziende collegate potrebbero far la voce grossa in Parlamento e ricevere un bel po’ di soldi , anche se questo dovesse venire a costare un po’ di morti iracheni, comprese le vittime di "danni collaterali.

L’Augusta, il cui parco elicotteristico vuole sfondare sul mercato americano e non solo , (ricordiamo che è in lizza per una commessa di 4 Elicotteri Number One, ovvero addetti al trasporto di BUSH) sta facendo i salti mortali per vedere il suo miglior prodotto inviato nel deserto iracheno, in competizione con gli APACHE statunitensi.

Immagini di quartieri zeppi di terroristi spianati a suon di missili TOW e razzi da 81 mm, riprodotte dalle tv di tutto il mondo , sarebbero un messaggio promozionale (a costo zero!)veramente convincente per emirati e "governi arabi moderati" pronti a spendere un bel po’ di proventi petroliferi in "sicurezza"!

Ma non c’era solo l’attualità della Campagna Irachena nella sfilata di oggi, c’era anche la GUERRA FUTURA,GLOBALE, CIVILE, PERMANENTE.

La sua immantinenza è stata annunciata dai commentatori con il termine di ammodernamento tecnologico dcl SISTEMA SOLDATO

Un soldato che entro il 2025 dovrà rispettare gli standard statunitensi: visiera con funzioni di schermo olografico, protezione balistica del capo e dell’elettonica inserita nel casco, visione binoculare IL per la visione notturna, microcamera per riprese,GPS,IFF e apparati radio infrasquadra ed extrasquadra, display per visualizzazione di dati (cartografia, ordini digitalizzati, ecc), apparati per acquisizione obbiettivi, telemetri laser, microcamere IR e TV, ottica di puntamento, , protezione balistica modulare del torso a "schermi differenziati", arma bicalibro con proiettili letali e non letali (antismmossa), vestiario in tessuto ad attenuazione emissioni IR e policromie diverse per i differenti ambienti, ecc…

In poche parole un mare di spese militari in commesse per la trasformazione dell’uomo in divisa in una specie di ROBOCOP capace di amministrare la giustizia a mano armata nelle Megalopoli malfamate e ribelli del Futuro prossimo.

Un mare di spese militari che si affronteranno con leggi di guerra, facendo scomparire del tutto quel che resta del sistema pensionistico, azzerando quel che resta della sanità o della scuola pubblica, giustificando tutto con la parola magica SICUREZZA.

Una parola che sappiamo invece che non può nascere sulla bocca di un fucile ma può vivere con la coesistenza con altre due: GIUSTIZIA e RISPETTO DELLA DIGNITA’ UMANA, tutto il resto (bomba atomica compresa) è solo un illusione!

Antonio Camuso (Osservatorio sui Balcani di Brindisi)
Brindisi, 2 giugno 2004
osservatoriobrindisi@libero.it