Questione morale, alla base ci sono il consociativismo e lo strapotere degli esecutivi.

Il re è nudo: qualcuno lo dica a Penati che mena il can per l’aia chiedendo nuove leggi.

Dichiarazione di Ugo Boghetta, segretario regionale del Prc Lombardia

Bisogna essere proprio dei campioni di arrampicata sugli specchi per affermare, come fa oggi Penati, che occorre legiferare contro la corruzione.

Sappiamo tutti benissimo che le leggi e il codice penale esistenti bastano e avanzano, ma manca soprattutto la volontà politica di farli valere senza sconti e zone franche.

Perché la corsa al centro imboccata dal Pd, con annesso tentativo di emarginazione della Sinistra, non solo ha liquidato l’idea di alternativa, ma è sfociata nell’omologazione politica ingigantendo il cancro ademocratico e le complicità interessate del consociativismo.

Questo processo di involuzione è andato di pari passo con l’accentramento del potere nelle mani degli esecutivi - dei Presidenti, delle giunte, degli assessori - mentre alle assemblee elettive – dal Consiglio regionale, a quello comunale, fino al Parlamento - è tolta ogni reale funzione di controllo.

E tanto per cambiare anche su questo Penati e Formigoni, Pd e Pdl, sono in grande sintonia.

Che dopo gli arresti bipartisan di Trezzano e altre vicende non solo lombarde, Penati oggi meni il can per l’aia, purtroppo non stupisce. Nessuno gli ha ancora detto che il re è nudo?

Roberto Porta, 23 febbraio 2010
Milano, 23 febbraio 2010