Referendum sociali: raggiunto l'obiettivo delle 500.000 firme

L'autunno di lotta è già cominciato

il 28 settembre manifestazione a Roma

Con la consegna alla Cassazione delle firme per il referendum per l'estensione a tutti i lavoratori delle garanzie dell'articolo 18 e degli altri diritti sindacali e, assieme a questi, dei referendum contro il finanziamento pubblico della scuola privata e di quelli per la difesa della salute e dell'ambiente già siamo dentro il cuore del conflitto sociale che occuperà il centro della vita politica dei prossimi mesi.
Con una differenza fondamentale.
Possiamo rovesciare il segno di classe che il governo delle destre sta cercando di imporre.
All'attacco che vuole determinare uno sfondamento sociale dei diritti si risponde, cioè, non solo con la difesa di quello che ancora c'è ma, al contrario, si propone una offensiva sociale per estendere diritti e garanzie.
Possiamo vincere veramente: il re è nudo.
Il neoliberismo è in crisi, avanza la recessione che smentisce le promesse dei profeti delle magnifiche sorti della cosiddetta modernizzazione, c'è l'irruzione nella scena politica e sociale di un nuovo movimento di contestazione della globalizzazione neoliberista, c'è la ripresa forte e consapevole del conflitto di classe.
Cresce l'esigenza di una discontinuità rispetto alle politiche portate avanti in questi ultimi decenni.

Una discontinuità che il governo delle destre cerca di intrappolare dentro una radicalizzazione in direzione di politiche neoautoritarie e di dispregio dei valori di civiltà giuridica e di convivenza civile.
Una discontinuità che va, invece, cercata nella direzione di una liberazione dalla camicia di forza che si è voluta imporre sulle condizioni di vita e di lavoro. Tutti dovranno confrontarsi con i referendum sociali che oggi consegniamo alla Cassazione, a partire dal centro sinistra.
Abbiamo realizzato una grande impresa, svolto decine di migliaia di banchetti, abbiamo preso contatto con centinaia di migliaia di lavoratori, di giovani, di pensionati, abbiamo condotto una campagna unitaria assieme ad altre forze politiche, sindacali, sociali, associazioni e comitati. E' stata una grande prova che dimostra la capacità dei militanti di Rifondazione Comunista e la forza e la capillarità della sua organizzazione. Una grande prova che è il trampolino di lancio per gli appuntamenti del prossimo autunno, a cominciare dalla manifestazione nazionale del 28 settembre, allo sciopero generale della CGIL, alle altre manifestazioni che si intrecceranno a queste sui temi caldi della giustizia.
Oggi abbiamo fatto un grande balzo verso quegli appuntamenti decisivi. Per questo un grande e sincero grazie a tutte le militanti e i militanti del partito che sono stati i protagonisti di questo impegno.

Fausto Bertinotti
Roma, 8 agosto 2002
da "Liberazione"