Desio: maggioranza sfilacciata, litigiosa ed inconcludente

Una destra sempre più lontana dai bisogni civici e sociali provoca guasti per la città.

Accade spesso nella storia che la società, i cittadini, la gente (scegliete l'espressione che più vi piace) non si sentano più rappresentati dalle Istituzioni.
E accade anche quando le Istituzioni sono state scelte dai cittadini. Si dice, in questi casi, che il Paese legale non coincide con quello reale.
Di solito, questa situazione provoca poi, per reazione, radicali cambiamenti, ma dopo aver prodotto grandi danni.
Purtroppo anche oggi il panorama è questo, in Italia come a Desio.
Da noi ormai siamo al collasso.
La maggioranza di centrodestra perde i pezzi.
Avevano cominciato in ventuno, anzichè diciotto, scippando consiglieri che erano stati eletti all'opposizione. Ora sono in diciassette.
Ne sono usciti un consigliere di Forza Italia e i tre della lista Desio 2000. I quali, però, diventati indipendenti, non sono passati all'opposizione, ma restano lì, dove non si sa bene, dal momento che in Consiglio comunale (come in tutti gli organi di rappresentanza) o si è in maggioranza, o si è all'opposizione: è una questione di logica, più che di politica.
D'altra parte, queste tentazioni di stare nel mezzo - come fosse la massima virtù - sono sempre forti.
Eppure la considerazione politica che ricevono dalla maggioranza è pari o inferiore a zero.
E non si è votato in un sistema bipolare, nel quale i cittadini sceglievano tra centrodestra e centrosinistra? Del resto, il progetto ipotizzato non è proprio l'esempio di recupero esemplare.
Al confine con Lissone e Muggiò si profila un ennesimo centro commerciale (dal nome raffinato di shopping center, ma sempre quello è), che - pure - fa litigare il centrodestra.
L'Azienda municipale è ormai nel limbo: l'accordo con Lissone, urgentissimo a luglio 2001, non c'è ancora e gli altri Comuni intanto si associano in una società importante dalla quale noi rimaniamo fuori.
Dal canto suo, la vera maggioranza continua a litigare e non combina nulla.
I progetti importanti erano stati avviati dall' Amministrazione di centro-sinistra , e ora, anche se snaturati come quello dell'Autobianchi, sono gli unici che vanno avanti.
Si butteranno fior di quattrini nel rifacimento della piazza, proprio come i cittadini non vogliono.
L'area ex-Tilane continua a rimanere un rudere, nonostante i proclami del Sindaco, perchè nella maggioranza non c'è l'accordo.
Con tutto questo, i Consigli comunali sono ormai delle rarità: non più di uno al mese, quando va bene.
Per non mettere in piazza i panni sporchi.
Ma quali cittadini rappresenta un quadro del genere? Quello che non manca sono le chiacchiere e l e dichiarazioni , dimenticando il vecchio adagio: "meglio tacere e dare l'impressione di non essere all'altezza, che aprire bocca e togliere ogni dubbio".

DS - Desio
Desio, 13 novembre 2002
da "Il filo rosso"