Desio: recupero area ex-Autobianchi

Una occasione perduta per l'innovazione

Palazzina degli uffici dell'ex-Autobianchi

E’ iniziato nei giorni scorsi il recupero dell’area ex Autobianchi con la posa della prima pietra e la costruzione dei primi capannoni con l’obiettivo di rendere di nuovo produttiva quest’area.
Mentre si avvia al recupero quest’area, molti lavoratori desiani dell’ex Autobianchi ora all’Alfa di Arese stanno rivivendo la chiusura della fabbrica, senza immediate prospettive di soluzione o alternative occupazionali.
Finalmente il progetto avviato Giunta Mariani è andato in porto ,anche se in modo molto diverso da come era previsto, per l’incapacità che ha avuto la Giunta Pugliese con il suo Direttore Generale, di comprendere il valore dell’innovazione tecnologica e produttiva, che il rapporto con l’università ci avrebbe dato. Costoro hanno privilegiato la costruzione dei capannoni rispetto al contenuto produttivo. Non interessa loro sapere cosa si produrrà. Importante è che i capannoni oggi si costruiscano, poi si vedrà. Per questi motivi, cioè per avere le mani libere, sono usciti dalla società Sviluppo Brianza.
Per questa Giunta Sviluppo Brianza era una sfida troppo pesante in rapporto alle loro deboli basi di cultura politica. Con Sviluppo Brianza avrebbero dovuto decidere quali attività privilegiare nell’insediamento, ragionare sul futuro produttivo della Brianza e ipotizzare quale sviluppo orientare, quali finanziamenti attivare.
Contemporaneamente sviluppare il rapporto con l’Università per avere quel contributo di supporto all'innovazione tecnologica sul campo che il nostro sistema produttivo dimostra di avere bisogno, come la crisi della Fiat insegna.
Ma questa giunta, in due anni e mezzo, ha fatto finire con un nulla di fatto il rapporto che si era instaurato con le Università interessate.
In questi giorni il Sindaco ha parlato di 3000 posti di lavoro che verranno a crearsi, ha citato l’esperienza della Delphi.
Ma non sa nemmeno, che l’esperienza di cui parla non ha dato un buon risultato; che tra gli ex lavoratori della Delphi, pochissimi hanno avuto il posto di lavoro fisso(alcuni lo hanno trovato da soli) alcuni hanno lavorato per pochi mesi, la maggior parte sono in mobilità.
Di fronte ad un fatto positivo come quello di un recupero produttivo di un’area cittadina importante, resta l’amarezza di chi è cosciente che si poteva fare di meglio e che tutto era pronto per poterlo fare.

DS - Desio
Desio, 13 novembre 2002
da "Il filo rosso"