Elezioni amministrative 2017

La destra omofoba, xenofoba e razzista alla competizione elettorale a Monza

Chi si candida al governo della nostra città deve essere consapevole che il fascismo non è qualcosa di ascrivibile al passato. Si declina oggi - come ieri, anche se con modalità diverse - attraverso l'omofobia e il razzismo.

ll candidato sindaco per il “centro-destra” Dario Allevi ha incontrato lo scorso 18 maggio i neo-nazifascisti di Lealtà Azione nella loro sede di Monza in Via Dante. Moderatore della serata Fausto Marchetti di Lealtà Azione Monza, capo degli ultras di destra delle Sab (Sempre al bar) della squadra di calcio del Monza e responsabile delle attività sociali di Lealtà Azione.

Tra gli intervenuti anche Andrea Arbizzoni, ex assessore allo sport dal 2009 al 2012 nella giunta a guida leghista e ora candidato per il consiglio comunale di Monza nella Lista Fratelli d'Italia che, con Forza Italia, Lega Nord, Noi con Dario Allevi, Monza Futura (Anna Mancuso) e Rivoluzione Cristiana (partito fondato da Gianfranco Rotondi nel 2015) sostiene appunto il candidato sindaco Dario Allevi.

Una “Serata importante per Monza” secondo Stefano Del Miglio (condannato nel 2005 per l'aggressione ad antifascisti del centro sociale di Milano Cox18) presidente di Lealtà Azione.

Così Lealtà Azione sulla sua pagina Facebook:

“RIGENERARE MONZA - Cultura, Cittadinanza, Legalità una nuova stagione per Monza” ne abbiamo parlato questa sera a Valinor con relatori legati al territorio come Dario Allevi candidato sindaco di Monza e Andrea Arbizzoni candidato al consiglio comunale. Presenti anche l'on Paola Frassinetti e l'on. Fabio Granata che, a livello nazionale, continuano a portare avanti le battaglie di territorialità e sovranità".

Cosa avrà promesso il candidato sindaco Allevi agli hammerskin di Lealtà Azione?

Parata fascista il 25 aprile, giorno della Liberazione dalla dittatura nazifascista, al cimitero urbano di Monza con sventolio di bandiere di Salò?
Raduni e convegni di stampo omofobo e razzista (cose peraltro andate in scena anche in questi anni di giunta di centro-sinistra), magari anche concerti con i peggio gruppi musicali inneggianti antisemitismo e xenofobia?
Targhe commemorative per repubblichini e fascisti?
Giorno del ricordo all'insegna di “comunisti assassini”...?
Ma questo è solo il minimo sindacale per un'organizzazione quale Lealtà Azione, i cui riferimenti sono Leon Degrelle, ufficiale nazista del contingente vallone delle Waffen SS e Cordelio Zelea Codreanu, collaboratore dei nazisti e fondatore della Guardia di Ferro Rumena i cui “legionari” compirono nel 1941 una strage di civili ebrei a Bucarest.

A Monza si presenta per la prima volta “Il popolo della famiglia”, il movimento ultra cattolico fondato da Mario Adinolfi, con la candidata sindaco Manuela Ponti. A sponsorizzare la candidatura Gianfranco Amato, segretario nazionale del partito e presidente dell'associazione omofoba “Giuristi per la vita”, protagonista di una conferenza a Monza nel 2014 con Lega Nord e Lealtà Azione dal significativo titolo “Omofobia o eterofobia?”. La lista è sostenuta da Forza Nuova con due candidati e Fiamma Nazionale con sei candidati tra i quali il vice segretario Mirco Radicula.

“Famiglia, Patria e Dio. Questi i tre pilastri di riferimento sui quali si fonderà la campagna elettorale”, Omofobia (“una battaglia contro le associazioni LGBT”), razzismo e intolleranza religiosa (“Le abitazioni verranno assegnate ai nati in Italia con genitori italiani e, possibilmente, cristiani”).

Il patto tra queste forze è considerato un interessante esperimento a Monza.

Poco importa che la Quinta sezione penale della Corte di Cassazione, con sentenza emessa l’8 giugno 2010, definisce gli aderenti di Forza Nuova neofascisi e neonazisti. Ci chiediamo per l'ennesima volta come sia possibile che le istituzioni preposte consentano ancora a questa organizzazione di esistere e candidarsi alle elezioni come a Cesano Maderno con il candidato sindaco Luca Giugno!

Di certo Allevi saprà su chi contare ad un possibile ballottaggio con Scanagatti.

Chi si candida al governo della nostra città deve essere consapevole che il fascismo non è qualcosa di ascrivibile al passato. Si declina oggi - come ieri, anche se con modalità diverse - attraverso l'omofobia e il razzismo. Sinistra Alternativa Monza ha ben chiaro che atteggiamenti di indifferenza o superficialità aprono ulteriori e pericolosi spazi al proliferare di concetti inaccettabili per una comunità che voglia definirsi civile, solidale e democratica.

Rossana Valtorta (Candidata per la lista Sinistra Alternativa Monza)
Monza, 27 maggio 2017
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