La delusione nei confronti della politica caratterizza la fase storica che stiamo vivendo. Da una parte si assiste ad un progressivo calo della partecipazione politica e associativa; dall’altra parte lo spostamento delle scelte elettorali verso il non voto o verso partiti populisti e di destra, va in direzione diametralmente opposta alle esigenze della popolazione impoverita, precaria, disoccupata, discriminata, abbandonata.
I sistemi elettorali maggioritari hanno contribuito non poco a creare questa situazione.
In Italia, a differenza del resto d’Europa, c’è una difficoltà in più: quella di considerare il PD partito di sinistra mentre invece è più correttamente un partito neo-liberista.
Ciò rende difficile organizzare una forza veramente di sinistra e che agisca in autonomia.
Questa situazione nazionale, condizionata da stereotipi, influisce molto anche sulle realtà locali e ha pesato anche a Monza.
In questi anni Rifondazione Comunista ha svolto il suo lavoro politico nelle lotte, nei conflitti, nelle piazze; a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, dei movimenti, delle associazioni che si battono contro il “pensiero unico”, contro il primato della logica di mercato, per una società a sviluppo eco-sostenibile, solidale tra i popoli e tra le persone, per una vera parità di genere, per la pace e contro ogni guerra.
Coerentemente con la linea scelta, Rifondazione Comunista di Monza e Brianza ha cercato di costruire una lista di sinistra per le elezioni del 12 giugno, per consentire la partecipazione diretta e autonoma – anche- alla vita amministrativa di Monza.
Una lista che supportasse un’idea di città che:
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non si conformi alla mera applicazione dei vincoli imposti agli enti locali dalle norme regionali e nazionali;
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non si appiattisca sugli indirizzi di una amministrazione a trazione PD;
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pratichi la laicità e dia spazio alle istanze di cambiamento sociale ed ambientale necessarie alle nuove generazioni;
A tale scopo abbiamo incontrato e dialogato con diverse realtà sociali e politiche presenti sul territorio che pensavamo interessate a condividere questo percorso.
Purtroppo, non siamo riusciti/e a raccogliere consensi significativi per la presentazione elettorale di una lista monzese di sinistra, non dipendente dal PD.
Questo ci motiva, sin da ora, a lavorare con più forza per dare vita ad un percorso di aggregazione del maggior numero di realtà per dare, anche a Monza, l’opportunità di avere idee, proposte, azioni e valori di una vera sinistra.
Valori per noi importanti e dirimenti che, in questo turno amministrativo, vengono lasciati cadere e dimenticati.
Un esempio vale per tutti: la presa di posizione sulla tragedia ucraina con il SI’ alle armi e alla guerra.
Noi, che invece siamo per l’intervento diplomatico e la pace, non cediamo a questi vergognosi compromessi e confermiamo le nostre parole d’ordine: NÉ CON PUTIN, NÉ CON LA NATO – No all’invio delle armi e al riarmo. NO a ulteriori spese militari.
In questo quadro di estrema debolezza delle forze che avrebbero potuto costruire un progetto di sinistra per il Comune, in assenza di una reale spinta verso il cambiamento, Rifondazione Comunista “salta un turno”.
Facciamo questo in coerenza con i nostri principi.
Siamo e saremo presenti nelle lotte e nelle battaglie politiche della città, disponibili a condividere la strada che porti verso il cambiamento reale.