Elezioni 2022 - Antimafia

Luigi De Magistris rende omaggio a Lea Garofalo

Appuntamento al cimitero di San Fruttuoso alle ore 10:00 Domenica 11 settembre

Lea Garofalo

Luigi De Magistris rende omaggio a Lea Garofalo

Photo by Unione Popolare - Monza

Lea Garofalo nata a Petilia Policastro il 24 aprile 1974 viene sequestrata ed uccisa a Milano il 24 novembre 2009.
Sposata con Carlo Cosco, boss dell’omonima ‘ndrina, decide di testimoniare in un processo contro il marito, allo scopo di affrancarsi dalla famiglia mafiosa e per dare un futuro migliore alla figlia Denise. Per questo motivo verrà ordinato il suo sequestro e l’eliminazione di una testimone scomoda.
Dopo essere stata uccisa, il corpo di Lea Garofalo viene portato in un cantiere a Monza in via Marelli nel quartiere San Fruttuoso, per farlo scomparire bruciandolo. Sarà un “pentito” del commando che porterà gli inquirenti sul luogo del delitto.
Dal novembre 2010 ad oggi, ogni 24 novembre la città di Monza ricorda Lea Garofalo con tante iniziative. Fuori dal cimitero di San Fruttuoso c’è una targa che la ricorda in maniera permanente. Dentro il cimitero, grazie all’artista di quartiere Ernesto Galimberti, recentemente scomparso, è stata installata, il 24 novembre 2013, una scultura denominata “La porta del dolore” che ricorda Lea Garofalo per il suo coraggio e la sua forza nel non piegarsi alla violenza e alla sopraffazione della 'ndrangheta.
Nel maggio 2016 nel parco della “Boscherona”, sempre nel quartiere, viene inaugurato “L'orto e il giardino didattico” dedicato a Lea Garofalo. Luogo per "le giovani generazioni che lo frequenteranno, occasione per ricordare la sua storia esemplare di coraggio civile”, come recita il cartello che accoglie i visitatori.
Il 14 marzo del 2018 a Lea Garofalo viene conferita ad memoriam, dalla Presidenza della Repubblica, la Medaglia d’oro al Merito Civile.
Luigi De Magistris e i candidati e le candidate di UNIONE POPOLARE saranno presenti in questi luoghi con l’impegno per la lotta alla criminalità organizzata e alla borghesia mafiosa troppo spesso collusa con la politica nel nord e nella Brianza, territori che non vogliamo più colonizzati dalla ndrangheta, per far prevalere i valori della legalità e della antimafia sociale.
Unione Popolare
Monza, 8 settembre 2022