Molti tagli, nuove tasse e un’infinità di promesse non mantenute

ECCO LA FINANZIARIA DI FORMIGONI

La maggioranza sbandiera ottimismo, ma la realtà è un'altra:
la sanità va a rotoli, il lavoro è a rischio, i trasporti sono un disastro.

Dichiarazione di Gianni Confalonieri, capogruppo regionale Prc:

Il bilancio di previsione per il 2003 presentato dalla Giunta è il bilancio di una Regione che non esiste, se non sulla carta: Formigoni sembra convinto del fatto che fare annunci sia sufficiente perché le cose accadano davvero. La realtà, invece, è molto, molto lontana dall’ottimismo sbandierato di questa finanziaria.

La locomotiva lombarda si è fermata da almeno due anni: il Pil regionale è aumentato dello 0,9% in meno rispetto a quello nazionale, ci sono 40 mila posti di lavoro a rischio (Alfa esclusa) in tutta la regione e, rispetto a questo scenario, in bilancio non si prevede alcun intervento.

Di fronte al completo fallimento del modello sanitario lombardo, anziché cambiare rotta si introducono i ticket  penalizzando le fasce più deboli.

Lo stanziamento, ripetutamente annunciato da parte della maggioranza, di risorse a difesa del territorio e per la prevenzione del rischio idrogeologico non si è visto.

Alla voce trasporto pubblico locale si legge, da nove anni a questa parte, la stessa cifra: 500 milioni di euro. Le tariffe per i pendolari aumentano, ma la Regione, nonostante le promesse, non stanzia un euro in più per migliorare la qualità dei servizi, che nella maggior parte dei casi versano in condizioni disastrose.

Si mettono a disposizione 36 milioni di Euro per il buono scuola e si costringono i Comuni a scegliere, per mancanza di risorse nell’ambito del diritto allo studio, tra un contributo per il trasporto o un contributo per i portatori di handicap.

E’ indecente. Contro questa finanziaria ci batteremo in aula con la presentazione di emendamenti e ordini del giorno per il ritiro dei ticket, per la riqualificazione delle linee ferroviarie e per lo stanziamento di risorse a favore delle piccole aziende in crisi, dei lavoratori che rischiano di perdere il posto e di quelli atipici e precari.

Manuela Della Nave
Milano, 16 dicembre 2002