A proposito del "Patto per lo sviluppo" di Formigoni
Lettera aperta del PRC
a Legambiente, WWF, Italia Nostra.

Siamo esterrefatti nel vedere le vostre firme apposte in calce al Patto per lo sviluppo di Formigoni.
Avete sottoscritto un Patto che conferma le linee politico-elettorali del programma della Giunta di Formigoni in tutti i settori: scuola, sanità, ambiente e territorio!
Vi siete dimenticati che la Lombardia è al primo posto in Italia per la produzione di rifiuti (con oltre 4 milioni di tonnellate all'anno) e che le attività industriali provocano l'esistenza di oltre 2700 siti inquinati da bonificare?
Non ritenete grave che la Lombardia sia la regione d'Europa con i più alti consumi di acqua potabile e la regione d'Italia con la quantità di scarichi civili non depurati superiore alla media nazionale?
Sapete che la Lombardia è anche la Regione che meno di tutte rispetta gli accordi Kyoto: consuma il 30% della produzione energetica nazionale ed emette quantità notevoli di gas climalteranti responsabili dell'effetto serra?
Avete stretto un accordo con chi si vanta di avere portato la regione ad avere il 20% del territorio protetto, ben sapendo che si tratta di un dato puramente fittizio e propagandistico: nel 70% dei parchi lombardi è aperta la caccia e in vaste aree sono previsti grossi insediamenti industriali e viabilistici: basta pensare all'ampliamento della Malpensa all'interno del parco del Ticino, alla Pedemontana stradale che sventrerà 5 parchi regionali, agli insediamenti commerciali nella zona di Lacchiarella nel Parco Agricolo Sud Milano, all'impatto che avranno la Bre.Be.Mi e l'Alta Capacità!
Ma con la vostra firma avete dato un ulteriore spinta alla realizzazione di questi scempi ambientali, avete avvallato le inefficienze in campo ambientale di questa maggioranza, avete dato la patente di ambientalista a Formigoni!
Il Patto per lo sviluppo prevede anche che con un atto regolamentare venga istituito un organismo (gli "Stati Generali") che verrà utilizzato da Formigoni per delegittimare ulteriormente il Consiglio Regionale.
In campo ambientale la maggioranza ha già spossessato l'assemblea legislativa di numerose competenze (l'approvazione dei Piani territoriali dei parchi, i regolamenti attuativi per l'elettrosmog); quindi il Patto si rivela molto pericoloso anche sul piano della democrazia, nel merito e nel metodo.
E' per noi del tutto incomprensibile come abbiate potuto sottoscrivere lo stravolgimento di un sistema di diritti alle persone e all'ambiente - altro che "un altro mondo è possibile"!

Il Patto di Formigoni è un programma totalmente imperniato sulla logica d'impresa, sull'eccellenza e sull'efficienza competitiva in cui l'interesse pubblico, la sostenibilità ambientale ed il rispetto della natura sono variabili dipendenti e subordinate del mercato.
Noi ci opporremo con tutte le nostre forze a quanto previsto nel Patto, per rilanciare la politica come strumento di protagonismo democratico, di solidarietà sociale, di rispetto dell'ambiente, e vi chiediamo di ripensare attentamente a quanto avete sottoscritto.

Gianni Confalonieri Capogruppo regionale Rifondazione Comunista
Simona Colzani Responsabile Ambiente-Territorio Segreteria regionale di Rifondazione Comunista
Milano, 20 settembre 2001

Dichiarazione congiunta di Ezio Locatelli, segretario regionale del PRC e di Gianni Confalonieri, capogruppo del PRC al Pirellone
FORMIGONI E LE PARTI SOCIALI SOTTOSCRIVONO UN PATTO PER LO SVILUPPO LIBERISTICO E CORPORATIVO Il PRC regionale: "Necessario un contro-patto delle forze che si oppongono al liberismo, per una società pi=F9 democratica e egualitaria" "Al Patto per lo Sviluppo liberistico e corporativo voluto dalla Giunta Regionale ci opporremo lavorando alla costruzione di un contro-patto tra tutte le forze politiche e sociali che si battono per costruire un modello di sviluppo a forte vocazione sociale". Cos=EC il segretario regionale Ezio Locatelli ed il capogruppo del PRC al Pirellone Gianni Confalonieri commentano l'intesa firmata oggi da Roberto Formigoni e dalle parti sociali al Pirellone. "Il Patto nonE8 altro che il programma edulcorato di Forza Italia, edE8 inaccettabile nel metodo e nel merito. Nel metodo, perch=E9 non ha natura democratica. Non a caso il Consiglio Regionale nonE8 stato neppure consultato, esautorato cos=EC dalle funzioni di programmazione e controllo istituzionale: l'intesa delinea infatti un rapporto di concertazione diretta tra la Giunta e le organizzazioni economiche, tracciando itinerari decisionali in cui la politicaE8 relegata a un ruolo subordinato".20 "Il testo dell'intesaE8 poi da rigettare nel merito, perch=E9 fa dello sviluppo un feticcio fondato sulla logica d'impresa, sull'"eccellenza" e "l'efficienza competitiva". L'interesse pubblicoE8 abbandonato al mercato e al cosiddetto 'privato sociale'. Continua insomma lo smantellamento dei diritti universali di cittadinanza, in particolare nei settori della salute e dell'istruzione".=20 "Questa politica ha già dimostrato di portare al disseccamento della qualità sociale della nostra regione. Le astratte cifre del PIL collocano la Lombardia tra le prime cinque o sei aree europee, ma nella realtà quotidiana si accentuano le disparità sociali e il degrado delle città e dell'ambiente. E' un fatto che i cittadini lombardi vivono sempre pi=F9 insicuri per la precarietà del lavoro, per gli altissimi tassi di incidenza tumorale, di morti sulle strade e di incidenti sul lavoro".=20 "Anche la CGIL, pur con l'importante dissenso della sinistra di Lavoro Società-Cambiare Rotta, delle Camere del Lavoro di Milano e di Brescia, alla fine ha sottoscritto l'intesa. Il sindacato rischia quindi di rimanere subalterno alla logica del centrodestra, e non avanza proposte che diano prospettiva autonoma alle istanze dei lavoratori e dei ceti pi=F9 deboli". "Ma il sistema delle imprese e dei profitti non ha bisogno di ulteriori incrementi di produttività ed efficienza. Occorre invece dare produttività e efficienza a una nuova azione politica che riduca le disuguaglianze ed estenda i diritti democratici e di cittadinanza. Altrimenti non si potrà fermare il processo di impoverimento sociale e civile guidato dalle oligarchie liberistiche". "Per questo", concludono i due esponenti di Rifondazione, "riteniamo urgente la costruzione di un vasto schieramento di opposizione al governo delle destre, in Lombardia come nel Paese. Per rilanciare la politica come strumento di protagonismo democratico e di solidarietà sociale, capace di sottrarre il primato al denaro restituendolo alle persone. Per perseguire i grandi obiettivi del miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, che nella nostra società sono anche i presupposti indispensabili di ogni vera dignità e libertà personali". 20 Milano, 19 Settembre 2001 20 Roberto Porta - Ufficio Stampa del PRC Regionale
Milano, 1 febbraio 2001