Grande successo a Milano dell'assemblea promossa, oltre che dal Prc, da un ampio arco di forze politiche, sociali, sindacali

Prove di sinistra alternativa

Milano, 12 dicembre, Camera del Lavoro

Ernst Bloch, il filosofo marxista del principio speranza e della utopia concreta, le due nozioni che animano e sostanziano il composito e vasto arcipelago intergenerazionale del movimento contro la globalizzazione neoliberista, amava caratterizzare il marxismo alla sua maniera, secondo l'immaginoso, metaforico suo peculiare modo di procedere.
Essere il marxismo la fusione tra "corrente calda", dell'insopprimibile desiderio di cambiamento degli esseri umani, il camminare eretti contro ogni sudditanza, e "corrente fredda", dell'esatta ricognizione dei condizionamenti oggettivi, delle leggi economiche, dei reali rapporti di forza.
Quando a Firenze, al Fse, questa immensa corrente calda ci ha investiti, molti di noi hanno avuto nell'immediato il senso di entusiasmo, ma al contempo un altrettanto immediato richiamo alla "responsabilità". Responsabilità nei confronti delle attese, dell'affidamento che masse di giovani e giovanissimi, persone meno giovani ecc. ci consegnano. La corrente fredda della consapevolezza di dover essere all'altezza del compito, di un movimento vivo, grande. Oltre le chiusure, le autoreferenzialità. Oltre il basso profilo politico e culturale.
Oltre la nostra insufficienza di contro a una strategia complessiva e coerente dei dominati su scala mondiale, Usa in primo luogo. La guerra come sintesi del modello sociale che i dominanti stanno imponendo all'umanità, la criminalizzazione-militarizzazione per fermare ogni opposizione a questo corso.
Essere all'altezza significa prendere sul serio la parola d'ordine dello spirito di Porto Alegre, quella "convergenza nella diversità", altro nome del lavoro necessario da condursi per creare la sinistra alternativa.

Un nuovo corso

I promotori della assemblea svoltasi a Milano giovedì sera 12 dicembre alla Camera del Lavoro lo avevano chiaro. Erano consapevoli che non si era all'anno zero, che materiale si era prodotto nel passato per perseguire con serietà e pazienza il lavoro di costruzione di un aggregato di pezzi di società civile, di associazioni, organismi di massa, sindacati, partiti ecc.

Ma oggi ci sono due condizioni che spingono potentemente in questa direzione. La sfida mortale dell'assalto neoliberista, attraverso guerra, privatizzazioni, cancellazione del diritto e delle norme, arbitrio premoderno e barbarico del più forte e ripresa di soggettività, protagonismo del movimento, della società civile mondiale. "Unità e radicalità": a ogni pie' sospinto hanno sottolineato gli interventi.
Il processo della convergenza, del creare ponti su contenuti non contrattabili, ragionevoli, all'altezza dei gravi problemi che ci stanno di fronte. Da Agostinelli (lavoro e diritti) e Del Roio (guerra e movimento mondiale) a Procacci (ambiente e acqua, e proprio a Milano è in via di costituzione un Comitato contro la privatizzazione dell'acqua, una delle articolazioni del lavoro di questa rete o forum che giovedì sera ha iniziato il percorso). Il passaggio della ricostruzione della politica come bene comune, come rifondazione della rappresentanza, oltre i due poli speculari del politicismo e dell'antipolitica, così come è espresso nella introduzione. Da Besostri (la sinistra è alternativa o non è), a Bonalumi (la massa critica necessaria per definire una sinistra alternativa non concepita come cintura di sicurezza attorno al Prc), a Farina (le forme di lotta e il movimento), a Bersani (la radicalità dei temi sui beni comuni, sul territorio e necessaria sedimentazione in forme politiche e organizzative del movimento), a Corradini (giovani e contenuti dell'agire solidale), Salinari (la centralità della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo), alle sollecitazioni dentro il sindacato storico (Lareno e Nicolosi), a Muhlbauer (Firenze come pietra miliare del nostro percorso e demarcazione tra sinistre sui contenuti). Ai rappresentanti dei gruppi tematici (Petrini, Ceratti, Portugalli). Ad Agnoletto che ha indicato nel modello del Genoa Social Forum l'esempio paradigmatico del lavoro in comune svolto da tante forze eterogenee oltre le dinamiche egemoniche di chi si autopercepisce "grande".

Occasione di rifondazione

La necessaria ridislocazione della sinistra è stata svolta in ultimo da Salvi e da Bertinotti.

Un pungolo nei confronti del centro-sinistra che lo obblighi al confronto oltre alla semplice considerazione dei numeri e degli accordi elettorali. Una sfida per il Prc. Il dare corso ed effettualità ai risultati del suo ultimo congresso. Una sfida, nello specifico di Milano, per la federazione milanese del Prc e per la sua nuova segreteria. Una sfida per le altre forze politiche, in Italia e a Milano. L'attitudine a non concepirsi monoliticamente, autoriformandosi anche, per poter corrispondere adeguatamente ai problemi e alle sollecitazioni del contesto più vasto.

Il proposito, così come espresso dall'introduzione, è di continuare in un percorso che vedrà prossime riunioni e scadenze. Ma soprattutto una costante attenzione all'allargamento di questo primo nucleo di forze che hanno promosso la partecipata e attenta assemblea di giovedì sera. Si è iniziato bene. Continuiamo non deludendo le attese.


I lavori

E' stata un'assemblea molto partecipata e intensa quella che ha raccolto l'invito di un numero significativamente alto di organizzazioni, reti e associazioni per discutere della possibilità di una "Rete della sinistra alternativa a Milano". La Camera del lavoro, sede dell'incontro, non è stata sufficiente ad accogliere la forte partecipazione per un'assemblea in cui i grandi temi del movimento dei movimenti, la lotta contro la guerra e il neoliberismo, contro le privatizzazioni, per la difesa dei beni comuni, dell'ambiente e dei diritti sociali, in primo luogo quelli del lavoro, per una città vivibile, per una democrazia reale e partecipata, sono stati posti come cardine di una riforma radicale della politica e una ridefinizione della sinistra.

I lavori sono stati introdotti da Mario Agostinelli, José Luiz Del Roio, Giovanna Procacci. Hanno preso poi la parola Vittorio Agnoletto, Marco Bersani (Attac Italia), Felice Besostri (Socialismo 2000), Edgardo Bonalumi (Convenzione per l'alternativa), Augusto Rocchi (Segretario Prc Milano), Paolo Cagna (Coord. Miracolo a Milano), Federico Ceratti (Acea Onlus), Giovanni Colombo (cons. com. Ds, pres. Rosa Bianca), Luca Corradini (Il cantiere), Daniele Farina (Disobbedienti), Letizia Girardelli (cons. com. Italia dei Valori), Antonio Lareno (Segreteria Camera del Lavoro-Milano), Luciano Muhlbauer (S. in. Cobas), Nicola Nicolosi (Segreteria Cgil Lombardia), Gianni Occhi (cons. com. Prc), Basilio Rizzo (cons. com. Miracolo a Milano), Raffaele Salinari (pres. Terre des Hommes), Claudio Portogalli (Rete di Lilliput), Cesare Salvi (Direzione Ds), Fausto Bertinotti (segr. naz. Prc)

Documento finale

Giorgio Riolo
Milano, 14 dicembre 2002
da "Liberazione"