FINITA LA TELENOVELA DEL REFERENDUM.
FORMIGONI RESTA COL CERINO IN MANO.
"Prendiamo atto con soddisfazione dei pareri dei Presidenti delle
Corti d'Appello, che mettono la parola fine, con argomentazioni
inappuntabili sul piano tecnico-giuridico, al tentativo di Formigoni di
abbinare il referendum regionale sulla devolution alla elezioni del 13 maggio.
Riconfermiamo il nostro giudizio fortemente negativo su questo referendum
demagogico, privo di incidenza immediata ed utile unicamente per dare
visibilitą al disegno politico di Formigoni e della Lega Nord, che puntano ad
un federalismo dei ricchi che sconfina in un vero e proprio separatismo.
Non poter sfruttare l'effetto trainante dell'abbinamento alle elezioni
rappresenta per Formigoni una cocente sconfitta politica ed un oggettivo
impedimento al dispiegarsi del suo disegno antisociale.
Si pongono ora due obiettivi prioritari:
- ottenere che il referendum si svolga dopo la pronuncia di merito da
parte della Corte Costituzionale, evitando in tal modo che la Giunta
regionale ponga a carico della collettivitą le spese per questa
consultazione prima di sapere se la stessa č ammissibile o meno;
- nel caso di pronuncia di ammissibilitą, lanciare una campagna politica
di boicottaggio del referendum: una astensione attiva che miri a
depotenziarne l'effetto attraverso una bassa partecipazione al voto, ma
che sia accompagnata da una capillare informazione sul grande imbroglio
nei confronti dei cittadini lombardi, ai quali si tenta di contrabbandare
per libertą ed autodeterminazione quella che nei fatti č una politica
ultraliberista, determinata dai poteri forti di questa regione".