PRC Lombardia

Alfio Nicotra eletto segretario regionale del PRC della Lombardia

Con l’elezione di Nicotra si chiude un periodo di difficoltà per il partito lombardo nella ricerca di un ricambio condiviso della direzione politica ragionale di Rifondazione.

Alfio Nicotra

Alfio Nicotra

Da ieri il nuovo segretario del Prc Lombardia è Alfio Nicotra, già responsabile nazionale Pace e Movimenti altermondialisti del Partito. Lo ha eletto il Comitato Politico Regionale lombardo, in sostituzione di Ezio Locatelli, già segretario regionale per oltre sei anni, divenuto deputato nel giugno 2006 in sostituzione di Alfonso Gianni (sottosegretario al ministero dello sviluppo economico).

Su 72 votanti, Nicotra ha ottenuto 56 voti, otto i no, quattro gli astenutie e quattro le schede bianche.

Su proposta del neosegretario è stata successivamente designata la nuova segreteria regionale, composta da Alfredo Novarini, Nicoletta Pirotta, Carlo Rutigliano già precedentemente membri dell’organismo con incarichi rispettivamente agli Enti locali, alle Politiche sociali, Precarietà, Movimenti e a Lavoro e politiche sindacali.

Con l’elezione di Nicotra si chiude un periodo di difficoltà per il partito lombardo nella ricerca di un ricambio condiviso della direzione politica ragionale di Rifondazione.

La sua prima dichiarazione da segretario lombardo: «Credo che in Lombardia ci siano forze e intelligenze per ridare spazio e visibilità all’iniziativa del partito e dei movimenti, di cui vogliamo continuare a essere parte significativa.
Il Nord in generale ha bisogno di una Rifondazione unita e in ascolto dei territori, ci sono davvero tanti temi e tante questioni da affrontare con l’aiuto dei compagni e delle compagne. Siamo già al lavoro».

Scheda

Nasce a Firenze il 26 Dicembre 1961 ma č aretino per adozione nella cui cittą č nato e vive il figlio Giovanni.
Giornalista professionista Nicotra č un esponente del movimento pacifista italiano.
Impegnato nei primi anni '80 nel grande movimento contro il dispiegamento dei missili Cruise a Comiso, ha animato il Coordinamento Nazionale dei Comitati per la pace partecipando attivamente ai blocchi non violenti della base nucleare siciliana.
In quel periodo elabora una ricerca sull'industria bellica toscana, denuncia il ruolo del porto di Talamone (controllata dalla P2) nella triangolazione di armamenti con paesi in guerra (Iran ed Iraq in particolare), si batte insieme al "Comitato contro i mercanti di morte", per una legge che regolamenti e limiti il commercio delle armi che vedrą positivamente la luce nel 1990. Sempre negli anni '80 č attivo nella raccolta di informazioni e denunce sulla base Usa di Camp Darby e sul suo ruolo nella strategia della tensione.
Nel 1988/89 č ad Isola Capo Rizzuto (Crotone) dove con i braccianti organizza la resistenza all'esproprio delle terre agricole per costruire la base aerea per i cacciabombardieri F-16 degli Stati Uniti che erano stati sfrattati dalla Spagna.
Impegnato nel movimento antinucleare toscano, manifestazioni e blocchi al reattore atomico del Brasimene sull'appennino tosco-emiliano, č componente della dirczione nazionale di Democrazia Proletaria fino al suo scioglimento e confluenza nel Partito della Rifondazione Comunista. Con Democrazia Proletaria č stato a Firenze consigliere della circoscrizione XIII (Campo di Marte 1985/7) e della circoscrizione II (Sorgane- Gavinana 1989/90). Per due legislature consecutive (1985-90; 1990-95) č risultato per DP primo dei non eletti al consiglio regionale della Toscana.
Tra i fondatori dell'Associazione antirazzista "Senzaconfģne" č attualmente Consigliere Nazionale dell'Associazione per la Pace.
Alla Badia Fiesolana con padre Emesto Balducci č tra i promotori del Comitato per la veritą sulla Guerra del Golfo, mentre come giornalista e pacifista percorre i luoghi della guerra , da Sarajevo assediata al bombardamento del parlamento russo a Mosca, dai territori occupati in Palestina al Chiapas degli indigeni zapatisti (Messico).
E' osservatore intenazionale per conto dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale nel dialogo tra la guerriglia e il governo.
Organizza e partecipa all'incontro nella Selva Lacandona tra Fausto Bertinotti ed il subcomandante Marcos. E' promotore della campagna "Una penna per la Pace" che per tutto il conflitto in Croazia e Bosnia raccoglie fondi per sostenere i mass-media indipendenti ed antinazionalisti nella ex-Jugoslavia. Nel Luglio del 98 č a Belgrado e Pristina con una delegazione del Prc dove incontrano tra l'altro il leader non violento kosovaro Ibrahim Rugova, e propongono l'assunzione di una iniziativa di pace da parte dell'Italia e dell'Unione Europea per evitare il bagno di sangue e l'ennesima guerra etnica nei Balcani. Nel Settembre 1998 č in Siria dove incontra ed intervista il presidente del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) Abdullah Ocalan. Delegato al 1° ed al 11° Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre nel 2001, su incarico della segreteria nazionale del Prc, ha fatto parte del consiglio degli speakers del Genoa Social Forum che ha animato la contestazione al G8 .

Dal 1996 è responsabile nazionale del settore Pace, diventato negli ultimi tempi Pace e Movimenti altermondialisti del Prc.
E’ tra gli autori del libro "Un altro mondo č in costruzione" della Baldini & Castaldi, definita dalla critica "l’antologia del movimento no global italiano".
Nel 1999 č candidato a Sindaco di Arezzo per Rifondazione Comunista dove viene votato da 3.454 elettori pari a 6,5 % dei voti validi. Nel 2004 viene rieletto in consiglio comunale č capogruppo del Prc.

Redazione di Liberazione
Milano, 25 febbraio 2007
da "Liberazione"