L’XI Congresso regionale del Partito della Rifondazione Comunista della Lombardia si svolge in un momento di pesanti difficoltà per il mondo del lavoro, i ceti popolari, i giovani e le donne del nostro Paese gravemente colpiti dall’offensiva neoliberista sul piano del reddito e dei diritti.
Aumentano le disuguaglianze, in una sempre più crescente polarizzazione sociale, si intensificano le discriminazioni di classe, territoriali, di genere e generazionali, la precarietà si estende e pervade l’esistenza tutta, aumentano le povertà ed aumentano i lavoratori poveri, specie le lavoratrici che hanno salari molto più bassi degli uomini mentre sono costrette al doppio o triplo lavoro.
Una situazione destinata a perpetuarsi e peggiorare se prevarrà il progetto del Governo Draghi volto a completare la trasformazione in senso neoliberista di tutto il sistema economico e sociale asservendo tutto il “pubblico” (scuola, sanità, pubblica amministrazione) agli interessi delle imprese.
Questo progetto potrà essere contrastato o vinto solo se si realizzeranno due condizioni:
Un progetto di cui il PRC sia parte attiva che coinvolga quante e quanti in questi anni si sono battuti contro le politiche neoliberiste nei luoghi di lavoro, nei territori in difesa dell’ambiente, nei movimenti per i diritti e l’autodeterminazione delle donne, per il diritto alla casa, per la scuola e la sanità pubbliche, contro il razzismo, il fascismo e il revisionismo storico, contro l’omolesbobitransfobia,
Una proposta che abbia come orizzonte lungo la costruzione, nel rilancio e nell’unificazione delle lotte contro il neoliberismo, del “blocco sociale” per l’alternativa al capitalismo ma sappia cimentarsi in maniera credibile e non testimoniale anche nella scadenza elettorale; cosa tanto più urgente per noi in vista della concomitanza delle elezioni regionali lombarde che ci devono vedere rapidamente impegnate/i a costruire le necessarie interlocuzioni in coerenza col percorso nazionale e in grado di essere condivise dalle aree sociali e politiche che in questi anni si sono opposti alle politiche neoliberiste delle destre al governo della nostra regione. Ogni ulteriore ritardo sarebbe imperdonabile.