Ulivo e Prc promuovono una
petizione popolare per ottenere il ritiro del
provvedimento

NO AI TICKET SULLA SALUTE!

Abbiate cura di voi… firmate contro il ticket! E’ con questo slogan che oggi i partiti dell’Ulivo e Rifondazione Comunista hanno presentato alla stampa la campagna di raccolta firme per ottenere l’abolizione della nuova tassa sulla salute, introdotta lo scorso mese dalla Giunta Formigoni.

L’iniziativa, che sarà anche promossa attraverso spot radiofonici, andrà avanti per oltre un mese e mezzo: fino a fine febbraio nella piazze delle principali città saranno allestiti banchetti per raccogliere le firme dei cittadini. Soltanto la spinta di una forte petizione popolare - strumento previsto dallo stesso Statuto regionale - può indurre la Regione a tornare sui suoi passi, ottenendo la revoca del provvedimento o una sua radicale modifica.

Alla conferenza stampa erano presenti Chicco Crippa (coordinatore regionale dell’Ulivo) Pierangelo Ferrari (Capogruppo DS), Paolo Danuvola (Consigliere regionale Margherita), Roberto Biscardini (Capogruppo SDI), Carlo Monguzzi (Capogruppo Verdi) e Gianni Confalonieri (Capogruppo PRC).

Per Chicco Crippa, coordinatore regionale dell’Ulivo, “i ticket non sono altro che odiose gabelle sulla salute che Formigoni e il centrodestra hanno voluto reintrodurre per colmare un deficit sanitario ormai in caduta libera (300 milioni di euro nel 2002), accumulato grazie alle politiche compiacenti verso le strutture private. L'Ulivo chiama tutti i cittadini lombardi ad una prova di responsabilità e di forza, mettendo in campo la coalizione più ampia possibile dei partiti e dei movimenti di centrosinistra e di opposizione. Sarà anche una prova generale della nostra capacità di costruire l'alternativa democratica al governo regionale delle destre e alle loro politiche sociali devastanti".

“Il provvedimento di Formigoni – ha affermato Pierangelo Ferrari, capogruppo Ds - va fatto ritirare non solo per la singolare iniquità che lo caratterizza (nessuna esenzione per le categorie più deboli), ma anche perché è il primo, necessario passo per un’inversione nelle politiche sanitarie dalla Regione Lombardia. Prima un aumento dell’IRPEF, spacciato per una tantum, poi i tagli dei posti letto, il nuovo ricorso all’aumento dell’IRPEF e l’introduzione generalizzata dei ticket. Tutto questo per non fare i conti con un sistema sanitario fuori controllo dal punto di vista dei costi e dell’incremento delle prestazioni non appropriate. La vera emergenza – ha spiegato Ferrari - è la legge 31, che va rapidamente riformata per le distorsioni che ha introdotto e i costi che comporta. Nelle regioni in cui la sanità non è stata esposta alle logiche di mercato, ai cittadini è stato garantito un sistema efficiente e solidaristico, senza incrementi di imposte e balzelli sui farmaci. Vedi l’Emilia e la Toscana!”.

Secondo il consigliere regionale della Margherita Paolo Danuvola “le promesse di Formigoni non sono state mantenute. Formigoni era partito dicendo che avrebbe portato efficienza a minor costo: mentre l’efficienza è ancora da vedere, i costi per i cittadini non c’è dubbio sono aumentati. Formigoni - ha proseguito Danuvola - ha toccato tre record di aumenti in un anno: nel dicembre scorso ha aumentato l’addizionale Irpef, in primavera ha passato dalla fascia gratuita a quella a pagamento numerosi farmaci come gli antistaminici e i gastrointestinali e ora mette il ticket su farmaci e prestazioni del pronto soccorso. Formigoni si dice preoccupato per i cittadini lombardi che prendono troppi farmaci? Tale politica sarebbe ridicola se non fosse anche purtroppo pericolosa. Non è vero che la destra ha riportato la situazione come era prima dell’abolizione del ticket da parte del Governo dell’Ulivo. La situazione attuale è molto diversa da quella di allora: è peggiorata sia per i redditi bassi che per le patologie croniche”.

“L’introduzione dei ticket in Lombardia - secondo Roberto Biscardini, capogruppo Sdi - rappresenta l’ultimo atto di una politica sbagliata e deficitaria iniziata con l’accreditamento delle cliniche private nel 1997. Oggi - prosegue Biscardini - chiedere la revoca di quella delibera, per senso di giustizia nei confronti delle face più deboli, significa anche rimettere in discussione tutto l’impianto della politica sanitaria della regione Lombardia.

Per i Verdi ha parlato Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi: “La reintroduzione di questa tassa è tanto più odiosa in quanto colpisce le fasce più deboli e bisognose. Ci riesce difficile pensare che i cittadini lombardi provino un particolare piacere ad assumere più farmaci di quelli di cui hanno bisogno. E’ probabile invece che la gratuità delle medicine possa spingere qualche medico a prescriverne in eccesso, ma allora il problema è controllare i medici di base, non penalizzare i pazienti! A chi accusa il Governo dell’Ulivo di demagogia per aver tolto i ticket – ha poi stigmatizzato Monguzzi - è necessario rispondere con chiarezza che noi difendiamo i cittadini e i loro bisogni e che anzi chiediamo coerenza al centro destra che in campagna elettorale promise meno tasse per tutti, ed ora pratica l’esatto contrario”.

Per Gianni Confalonieri, capogruppo Prc, “il fallimento del modello di sanità lombarda voluto da Formigoni viene sempre più fatto pagare ai cittadini con nuove tasse e oggi con i ticket su farmaci e pronto soccorso. Questi ultimi sono particolarmente dissennati perché colpiscono duramente le categorie più deboli dei cittadini non escludendo neppure i farmaci salvavita di fascia A. I cittadini pagano. La spesa sanitaria è fuori controllo. La sanità pubblica è pesantemente messa in difficoltà. Questi dati incontestabili – ha concluso Confalonieri - spengono le luci della ribalta mediatica con cui Formigoni ha imbonito la Lombardia, chiamando “libertà di scelta” un modello di sanità che ad oggi ha prodotto solo grandi affari per i privati. La società lombarda deve reagire, far sentire il proprio dissenso con migliaia di firme per chiedere l’abolizione dei ticket sulla salute e il cambio di questo modello di sanità”.

Il primo banchetto sarà allestito sabato 18 gennaio in piazza San Babila per tutta la giornata. In quell’occasione saranno presenti alcuni esponenti dei partiti promotori.

Il modulo della petizione è scaricabile da internet agli indirizzi: www.prclombardia.it e www.prclombardia.it; oppure può essere richiesto ai Gruppi consiliari in Regione Lombardia: DS, Margherita, SDI, Verdi e PRC.

PRC - Lombardia, Centro Sinistra - Lombardia
Milano, 15 gennaio 2003